Madalina Ghenea: “La mia lotta contro le molestie online”

Madalina Ghenea ha incontrato per la prima volta la donna presumibilmente colpevole di stalking e minacce virtuali ai suoi danni, e non solo

Pubblicato: 17 Dicembre 2024 18:31

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

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Madalina Ghenea per tanto tempo è stata vittima di stalking e di molestie virtuali (e non solo), contro le quali ha deciso di sporgere denuncia due anni or sono. Soltanto adesso, nel dicembre 2024, ha potuto vedere per la prima volta la donna che presumibilmente ha più volte vessato e minacciato sia lei che la famiglia, persino colleghi e collaboratori. Una situazione insostenibile, oltre che pericolosa, che l’ha spinta a reagire: oggi per la Ghenea lottare contro tutto questo è una battaglia personale, ma anche per tutte le altre vittime che vivono la medesima sofferenza.

Madalina Ghenea faccia a faccia con la sua stalker

Che sia la “presunta” colpevole è d’obbligo precisarlo, dal momento in cui la donna è stata identificata solo di recente e il processo è soltanto agli inizi. Assistita dall’avvocato Michele Morenghi, l’attrice ha incontrato per la prima volta la persona che avrebbe reso la sua vita e quella delle persone a lei vicine un vero incubo. Anni e anni di vessazioni a mezzo social, di minacce di morte, di cattiverie gratuite e di molestie di ogni tipo.

Tutto online, com’è diventata abitudine: dietro a uno schermo si pensa di essere invincibili, ma così non è. Madalina Ghenea aveva sporto denuncia contro ignoti proprio perché era impossibile all’identità del “persecutore” senza i mezzi necessari. E scoprire che si trattasse di una donna per lei è stato un altro duro colpo: “Io non sapevo se stavo denunciando una donna o un uomo, e mi sconvolge il fatto che si tratti di una donna, io poi sono anche mamma, penso che tra noi donne ci debba essere supporto”, ha detto all’arrivo al Palazzo di Giustizia la mattina del 17 dicembre.

“Non è stato piacevole, ho provato un vuoto nello stomaco. Non mi ha nemmeno guardato in faccia. Aveva in parte il volto coperto da un cappello, gli occhiali, e la sciarpa in modo da non farsi riconoscere”, ha spiegato all’uscita dall’aula. Nessuna parola di scuse da parte della donna.

Anni di stalking, molestie e minacce

È una lotta non solo mia, è una lotta che porto avanti anche per le altre vittime“, ha tenuto a precisare Madalina Ghenea, dimostrando molto coraggio in un contesto che spesso porta le vittime di reati come lo stalking e le molestie – virtuali e non – a chiudersi a riccio, a non chiedere aiuto. Cosa che, invece, è fondamentale per rompere un circolo vizioso che durerebbe all’infinito.

Sono stati lunghi anni molto difficili per l’attrice come per i suoi familiari, per gli amici, persino per i colleghi. Dal materiale raccolto per la denuncia risulta che la presunta persecutrice abbia mandato delle email persino a Paolo Sorrentino e Ridley Scott, entrambi registi con cui la Ghenea ha lavorato. Messaggi con pochi, terribili elementi comuni: commenti denigratori sull’aspetto fisico, la volontà di sminuirla come donna e come professionista, anche le minacce di morte.

Ma tutto si è spinto ben oltre il virtuale. Come ricostruisce il Corriere, Madalina Ghenea ha subito il furto di un trolley contenente i suoi gioielli all’aeroporto di Fiumicino, a Roma, le è stato hackerato il profilo iCloud, è stata anche vittima di un’intrusione nel suo domicilio a Milano. Episodi separati che hanno fatto nascere il “sospetto che la donna sia solo l’anello finale di una catena molto più grande e strutturata”.

La sua è “una lotta contro queste molestie online, anche per le altre persone”. “Quello che vorrei tanto è contribuire a un cambiamento sui social, quanto meno per mettere un freno al fenomeno, oramai dilagante, chiamato shitstorm, perché questo ricevere continue minacce anche di morte e valanghe di insulti, sebbene viaggino nel mondo virtuale, è come se qualcuno bussasse alla tua porta ed entrasse in casa tua e ogni giorno ti dicesse che devi morire. Non è normale vivere così“, ha ribadito la Ghenea.

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