È uno dei film più iconici degli anni Novanta, che ha fatto sognare e commuovere intere generazioni. Ghost è una delle pellicole più romantiche della storia del cinema, che ha portato sul grande schermo una storia d’amore che attraversa il tempo e lo spazio, che va oltre la morte.
La love story tra Molly (Demi Moore) e Sam (Patrick Swayze), divenuto fantasma dopo essere stato ucciso durante una tentata rapina, ha fatto piangere milioni e milioni di spettatori. Il film ebbe grande successo anche grazie alla straordinaria interpretazione di Whoopi Goldberg, che infatti vinse l’Oscar e il Golden Globe come miglior attrice non protagonista. La pellicola, inoltre, vinse l’Oscar anche per la migliore sceneggiatura originale.
Del resto fu un vero e proprio successo al botteghino: incassò circa 506 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di produzione di appena 22 milioni, è stato il film di maggiore incasso globale del 1990.
Forse non tutti lo sanno, ma Demi Moore non fu la prima scelta del regista: candidate per il ruolo da protagonista erano anche Nicole Kidmane e Meg Ryan, ma alla fine venne scritturata lei perché perfettamente in grado di piangere a comando da entrambi gli occhi. Tra l’altro, la Moore – che aveva fatto il provino con i capelli molto lunghi – non aveva avvertito il regista che aveva intenzione di farsi un caschetto corto: quando Jerry Zucker la vide rimase sconvolto, poco dopo però lui stesso ammise che il taglio era perfetto per il personaggio.
Anche per il ruolo di Sam Wheat vennero provinati numerosi attori già famosi: Kevin Bacon, Tom Cruise, Johnny Depp, Harrison Ford, ma rifiutarono quasi tutti. Nessuno di loro accettò e il ruolo fu assegnato a Patrick Swayze, che convinse del tutto il regista quando vide una sua precedente intervista in cui l’attore si era commosso parlando del padre.
La scena nella quale Molly modella il vaso d’argilla è una delle scene più note dell’intera cinematografia. Swayze ha dichiarato che fu la cosa più sexy che avesse mai fatto in un film. Il “crollo” del vaso tra l’altro non era previsto dalla sceneggiatura. Accadde per caso e quando gli attori se ne resero conto continuarono a recitare spontaneamente, improvvisando la sequenza che poi è stata utilizzata nel montaggio finale della pellicola.
La scena divenne così iconica che fu oggetto di parodia in diverse pellicole: quella più famosa è sicuramente nel film Una pallottola spuntata 1 e 1/2; l’odore della paura con Leslie Nielsen: il regista David Zucker volle omaggiare in modo divertente il fratello Jerry, inserendola nella commedia.
Durante le riprese per girare le scene in cui è un fantasma, Patrick Swayze fu costretto a masticare del ghiaccio, in modo che il suo fiato risultasse invisibile. L’appartamento in cui si svolge buona parte della storia esiste davvero: si trova a Soho, New York, su Prince Street, all’angolo tra Greene e Mercer Street. Nel 2015 è stato messo in vendita per 10 milioni di dollari.
Un’altra curiosità riguarda la canzone simbolo di Ghost, Unchained melody: venne scritta nel 1965 dai Righteous Brothers e dopo 25 anni, grazie all’uscita del film, tornò in classifica posizionandosi in prima posizione.