Vittoria Schisano è nata due volte: la prima a Pomigliano d’Arco nel novembre 1977, e la seconda nella primavera 2014 in una clinica di Barcellona, dove ha completato il suo percorso di transizione. L'attrice non si è mai nascosta, portando sullo schermo, e non solo, la sua vita e la sua missione: "Un personaggio pubblico, nel mio caso un’attrice, ha il dovere di essere d’aiuto agli altri, altrimenti siamo solo belle facce che sorridono", ha dichiarato a Vanity Fair.
Classe 1983, originaria di Pomigliano d’Arco, Vittoria nasce come Giuseppe Schisano. Sin da subito coltiva la passione per la recitazione: nel 1998 si trasferisce a Roma per studiare, e dopo avere calcato i palchi di diversi teatri, nel 2005 esordisce in televisione con la miniserie Mio figlio al fianco di Lando Buzzanca, Caterina Vertova e Giovanni Scifoni.
La carriera televisiva procede a gonfie vele per Giuseppe: nel 2009 vince il premio come migliore attore esordiente per la sezione fiction e televisione, e l'anno dopo riceve in Campidoglio il premio come attore rivelazione alla 40ª edizione di "Giornata d'Europa".
Se da un lato c'erano le soddisfazioni sul lavoro, dall'altro un grande cambiamento stava avvenendo nella sua vita: sul finire del 2011 rivela di avere intrapreso il percorso di transizione di genere, iniziato in realtà molti anni prima. Fin da quando aveva cinque anni sapeva di essere nata nel corpo sbagliato.
Il coming out arriva quando annuncia di aver intrapreso il percorso di transizione di genere: diventa così il primo personaggio dello spettacolo, che già famoso, cambia sesso. La sua carriera continua così con il nome di Vittoria, apparendo in film come Tutto tutto niente niente e Outing - Fidanzati per sbaglio.
Non è stato facile per lei affrontare questa trasformazione, anche perché non tutti hanno saputo accettare fin dal primo istante il suo cambiamento: il padre riuscì a vederla per la prima volta come donna poco prima di morire e con la madre i rapporti sono migliorati dopo diversi anni.
Il suo agente le diceva che si sarebbe giocata la carriera, ma Vittoria ha dimostrato che il talento va ben oltre i pregiudizi e gli stereotipi: è finita sulla copertina di Playboy come prima donna trasgender italiana, poi è stata madrina di Ciao Darwin e protagonista del late show di Matrix Chiambretti su Canale 5.
Sul piccolo schermo viene accolta con grande affetto nella soap Un posto al sole, dove interpreta il ruolo di Carla Parisi, che le permette di essere "una qualunque con un problema qualunque da risolvere". Nel 2020 prende parte alla quindicesima edizione di Ballando con le stelle, in coppia con il ballerino Marco De Angelis.
Nel 2024 approda su Netflix ne La vita che volevi, serie diretta da Ivan Cotroneo su sceneggiatura di Monca Rametta che la vedrà per la prima volta protagonista nei panni di Gloria, una donna transgender non relegata ai margini, ma libera e indipendente. Vittoria è anche scrittrice: il suo primo romanzo, Siamo stelle che brillano, scritto con Alessio Piccirillo ripercorre la storia Crilù, un ragazzino che deve imparare a scoprire chi è davvero sullo sfondo degli anni ’80 e all’alba dei movimenti LGBTQIA+.
Oggi Vittoria è felice al fianco di Donato Scardi, il suo compagno, primo e unico uomo che ha mai amato, con cui sogna un matrimonio. Dal suo intervento in Spagna sono passati tanti anni, consapevole di essere diventata un esempio per tanti: "Dal 2014 non passa giorno senza che mi arrivi un messaggio da parte di giovani donne che si trovano nella mia stessa situazione o da parte dei loro genitori", ha dichiarato a Vanity Fair.