Sessantasette anni e la forza di chi nella vita ne ha superate tante: Donatella Rettore è un pilastro della musica italiana ma non è solamente un’artista che ha rivoluzionato con le sue canzoni, è anche una donna che ha vissuto più vite in una riuscendo a dimostrare il suo carattere in tutte le occasioni, anche nella sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo.
Donatella Rettore, il tumore e la lotta per l’eutanasia
Non ha mai nascosto questa parte più buia della sua vita: Rettore, così preferisce farsi chiamare, ha parlato chiaramente della malattia con cui ha dovuto convivere, diagnosticata nel 2020 in pieno lockdown.
In occasione di una sua recente intervista a Verissimo, ai microfoni di Silvia Toffanin, ha rivelato alcuni dettagli della sua storia che ha messo a dura prova la sua tenacia e la sua forza apparentemente indistruttibili: “Ho fatto la mammografia e l’ecografia e dall’ecografia mi hanno fatto subito l’agoaspirato. Io non sentivo nulla, stavo benissimo. Quando mi dissero che mi dovevano ricoverare, chiesi perché. Non ho mai avuto paura, solo quando mi hanno telefonato e mi hanno detto: ‘Venga con suo marito’. Lì ti fai mille storie, mi sono fatta accompagnare, ma con il dottore ho voluto parlarci solo io”.
Un chiaro esempio di forza e di capacità di prendere la vita così com’è, il che vuol dire spesso anche difficile. E nel suo caso non è stata troppo clemente, perché Donatella Rettore ha conosciuto e conosce bene la sofferenza, nonostante la stia affrontando di pugno e dando spazio a quei cambiamenti naturali e inevitabili. E proprio perché la conosce in prima persona, ha una sua idea ben chiara.
Al Corriere della Sera ha infatti confessato di lottare per l’eutanasia, quindi per la scelta del singolo individuo di porre fine alla propria vita autonomamente: “Lotto per l’eutanasia. Mia mamma è stata per otto anni su una sedia a rotelle, nei momenti in cui si sentiva meglio mi chiedeva due cose: dammi una sigaretta e fammi morire”, ha spiegato, raccontando anche in questo caso una parte intima di sé.
Rettore, la talassemia e l’aborto
L’abbiamo vista piena di forze sul palco di Sanremo 2022 al fianco di Ditonellapiaga, ma non potrebbe essere altrimenti perché Donatella Rettore è una vera e propria forza della natura e non si abbatte mai.
Oltre quello stile sempre alternativo, ai capelli voluminosi e al make up altrettanto appariscente, si cela una donna che ha superato molte difficoltà. In occasione di un’intervista a Domenica In, la cantautrice aveva rivelato di aver subito un aborto molti anni fa: “Mio figlio oggi avrebbe 23 anni. Mi ero sottoposta a cure ormonali e mentre facevo Sanremo lo persi”.
Un sogno interrotto per lei e per suo marito, il musicista Claudio Rego, arresi da un destino che non si poteva cambiare: “Non ci è riuscito di fare un figlio per il semplice fatto che io sono talassemica e quando abbiamo sviscerato questa cosa abbiamo capito che era meglio non provarci più”, aveva rivelato. Donatella Rettore, infatti, soffre di talassemia, una malattia ereditaria del sangue che è caratterizzata da un’anemia cronica.
Le difficoltà, però, lei le supera con la solita grinta a cui ha abituato tutti nel corso degli anni, la stessa che mette nel suo mestiere e nelle sue canzoni.