Il mondo della musica internazionale piange la scomparsa di Chris Rea, cantautore britannico amatissimo per classici intramontabili come On The Beach e l’inno natalizio Driving Home For Christmas. Rea è morto all’età di 74 anni, come annunciato lunedì dalla sua famiglia, dopo una “breve malattia”, circondato dall’affetto dei suoi cari, la moglie e i due figli.
Chi era Chris Rea e come è morto
“È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Chris. È mancato serenamente in ospedale, circondato dalla sua famiglia”, con questo breve testo è stata annunciata la morte di Chris Rea.
Un musicista, un chitarrista, un uomo che ha fatto della sua esistenza e delle sue canzoni un viaggio senza tempo. La vita di Chris Rea è sempre stata segnata da sfide personali significative.
Nel 2000 gli fu diagnosticato un cancro al pancreas e l’anno successivo subì un’operazione che lo tenne lontano dai riflettori per un periodo. Nel 2016 fu colpito da un ictus, ma nonostante tutto continuò a dedicarsi alla musica, dimostrando una resilienza straordinaria e un amore profondo per la sua arte.
Nato a Middlesbrough, nel Nord dell’Inghilterra, nel 1951, da padre italiano e madre irlandese, Christopher Anton Rea era il maggiore di sette fratelli. Trascorse l’adolescenza nella gelateria di famiglia, dove imparò il valore del lavoro e della dedizione.
Fu proprio in quel contesto che, con il furgone dei gelati del padre Camillo, ottenne la sua prima patente di guida: già allora, si intuiva quanto il tema del viaggio avrebbe segnato la sua musica.
Le canzoni più famose di Chris Rea
La passione per la chitarra nacque in gioventù, quando acquistò il suo primo strumento, un Hofner V3 del 1961. La musica divenne per lui un mezzo per raccontare storie, emozioni e luoghi, influenzato dal piacere di guidare e scoprire il mondo.
Il suo debutto ufficiale arrivò nel 1978 con Whatever Happened to Benny Santini?, e il singolo Fool (If You Think It’s Over) fu nominato per un Grammy, segnando l’inizio di una carriera che avrebbe attraversato decenni e generazioni.
Chris Rea divenne famoso per la sua voce profonda e il suo stile unico alla chitarra, conquistando il pubblico negli anni Settanta e Ottanta con brani iconici come il già citato Fool (If You Think It’s Over) (che è entrato nella prestigiosa classifica Billboard) ma anche Let’s Dance, Josephine e The Road to Hell.
Nel corso della sua carriera, Rea ha pubblicato 25 album da solista, due dei quali raggiunsero la vetta delle classifiche britanniche: The Road to Hell (1989) e Auberge (1991). La sua musica, a metà tra rock, blues e melodie malinconiche, è stata capace di trasportare l’ascoltatore in viaggi interiori, strade illuminate dal sole e notti silenziose di città lontane.
Il successo della canzone Driving Home For Christmas
Pubblicata nel 1986, la canzone Driving Home For Christmas di Chris Rea rimane ancora oggi un classico natalizio, sia nel Regno Unito che all’estero.
Pure quest’anno è apparsa nelle classifiche delle festività natalizie, raggiungendo la posizione numero 30 la scorsa settimana, ed è stato inserito anche nella campagna pubblicitaria natalizia del noto grande magazzino britannico M&S.
Questa canzone, concepita mentre viaggiava in macchina con la moglie, racconta “la storia di un viaggiatore stanco che torna a casa, un momento di calore, umorismo e spirito festoso che ha mantenuto il suo fascino nel corso degli anni”.
All’inizio non voleva che la sua etichetta discografica la pubblicasse, poiché Chris stava cercando di costruirsi una reputazione per le sue abilità chitarristiche .
“A quel tempo, l’ultima cosa di cui avevo bisogno era che circolasse una canzone natalizia. Feci tutto il possibile per impedire che pubblicassero quell’album. Per fortuna, lo fecero!”, ammise in seguito.
Chris Rea lascia un’eredità musicale che trascende le generazioni. Le sue canzoni, così legate al viaggio, alla guida e alla nostalgia, continueranno a farci muovere lungo strade immaginarie, a sognare e a ricordare che la musica non è solo note, ma emozione, ricordo e anima.
Oggi, mentre il mondo saluta il chitarrista di Middlesbrough, resta viva la sua voce e il suo inconfondibile riff di chitarra, simboli di un’artista che ha saputo rendere universale ogni sua storia.
Resta sempre aggiornata: iscriviti al nostro canale WhatsApp!