Il 21 e il 28 giugno doppio appuntamento su Sky Cinema con il film in due parti che racconta il tragico episodio di cronaca avvenuto nel 1981 a Vermicino: Alfredino- Una Storia Italiana. Un docu film forte, drammatico, che riapre una ferita ancora non rimarginata, una tragedia mai dimenticata, la morte del piccolo Alfredino Rampi, caduto accidentalmente in un pozzo artesiano e per giorni rimasto in bilico tra la vita e la morte, con i soccorritori che tentavano invano di estrarlo e tutta l’Italia con fiato sospeso e l’angoscia nel cuore. E che proprio per questo motivo è stata criticata da molti. “Perché raccontare ancora un fatto così noto e doloroso? Cosa può aggiungere”
Anna Foglietta, l’attrice di Perfetti sconosciuti e Si vive una volta sola interpreta Franca Rampi, mamma di Alfredo, che aveva 37 anni al momento dell’incidente di Vermicino. In grado di stupire tutti con la sua dignità e forza d’animo, diverrà la fondatrice dell’associazione Centro Alfredo Rampi, fondamentale nella nascita della Protezione Civile. E proprio Anna, con un lungo post pubblicato sul suo account Instagram, ha cercato di spiegare l’intento del film.
“Comprendo chi non ha voglia di riaprire un tale dolore, perché tutti lo abbiamo addosso e dentro, potente, però nessun dolore si supera se non lo si elabora. La morte si supera con la forza della vita”
Quando impaurita non sapevo se accettare o meno il ruolo della Signora Franca Rampi, madre di Alfredino, a convincermi è stata la lettura della sceneggiatura.
Mi ha rivelato elementi dei quali non sapevo l’esistenza, fra tutti la nascita della Protezione Civile per volontà della stessa Signora Rampi.
Sapevo che avrei potuto fare un film politico, scartando il rischio di indugiare su un dolore già noto e insopportabile, puntando un faro sul risvolto strordinario che questa maledetta vicenda ha avuto.
Io comprendo chi non ha voglia di riaprire un tale dolore, perché tutti lo abbiamo addosso e dentro, potente, però nessun dolore si supera se non lo si elabora.
Il @centro_alfredo_rampi_onlus per la Protezione Civile (costituito dalla Famiglia Rampi poco dopo la morte del piccolo Alfredo) sono 40 anni che lotta per evitare il ripetersi di tragedie come quelle di Vermicino, ma non ha mai goduto di una cassa di risonanza che mettesse finalmente termine a quel tormento reiterato.
La morte si supera sempre con la forza della vita, e noi questo raccontiamo con “Alfredino- Una Storia Italiana”.
GRAZIE a tutti i miei compagni di viaggio, le figurazioni, il cast tecnico, la produzione @lotus_production, @skyitalia e un grazie particolarmente sentito al mio regista @marco.pontecorvo per avermi così protetta e amata.