Non sono una Signora, il programma di Alba Parietti per Rai Due, che avrebbe dovuto segnare il suo ritorno alla conduzione, è stato nuovamente rimandato. Registrato a ottobre 2022, lo show ha visto continui spostamenti nel palinsesto, senza mai una vera spiegazione, e dopo l’ennesimo ci ha pensato Davide Maggio a dire la sua, e a ipotizzare il destino delle cinque puntate già pronte da mesi.
“Non sono una Signora”, perché Alba Parietti non va in onda
Sembra essere diventato un tormentone: quando andrà in onda Alba Parietti con Non sono una signora? Dopo tanti anni lontana dalla conduzione, seppur sempre presente nei salotti televisivi, e l’aver ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera, l’Alba nazionale si apprestava a tornare in prima serata su Rai Due con il suo nuovo show, ispirato al mondo delle drag queen, con dei partecipanti vip in queste vesti.
Tutto sembrava pronto, il programma era stato girato lo scorso ottobre, ma non è mai andato in onda. Continui rimandi, dall’inverno alla primavera, e ora potrebbe non vedere la luce neanche d’estate. Si era ipotizzato che, visto il tema non amato dal governo attuale, si stesse cercando un attimo di riflettere sul suo destino. Poi si era parlato di una paura di flop, a causa dei bassi ascolti della seconda edizione di Drag Race Italia su Real Time. Il filone stava già passando di moda? Eppure, una risposta, non c’è mai stata.
E quindi ci ha pensato Davide Maggio dal suo sito a fare un po’ di chiarezza: “Non sono una Signora ha un problema, anzi due. Il principale è quello non detto: se la ragione dei continui rinvii è stata sino ad ora (ed erroneamente) rintracciata nelle ostilità della nuova compagine politica verso la tematica alla base del prodotto, questo non è di sicuro il motivo centrale dell’incessante slittamento del programma.”
Dunque, snocciola le vere cause di questo disastro del palinsesto: “Lo show di Alba Parietti sulle drag queen, infatti, a parere dei più, è semplicemente brutto. I presenti alle registrazioni non avrebbero potuto far altro che constatare dei problemi importanti relativi ad una figura cardine del programma. Vi basti solo sapere che a un certo punto, al termine della prima puntata, l’imbarazzante proposta è stata: “ma non possiamo cambiarne una per ogni puntata?“. Per non infierire, tacciamo i nomi dei protagonisti!”
Ma di chi sta parlando? Proprio della conduttrice? Di uno dei concorrenti? Ovviamente Maggio ha preferito non fare nomi, ma sostiene che Stefano Coletta, al momento, dato il momento di rivoluzione in mamma Rai, voglia andare con i piedi di piombo.
Quando andrà in onda “Non sono una signora”
Per queste motivazioni, Non sono una Signora, annunciato inizialmente per lo scorso autunno su Rai Due, non vedrà la luce nemmeno il prossimo 16 maggio, l’ultima data prefissata dalla rete. Dunque, siamo fuori dal palinsesto caldo, dato che, in queste settimane, stanno chiudendo tutti i programmi di punta. La scelta sarà quella di lanciarlo in estate, non rischiando nulla con l’auditel?
“L’errore, comunque, è a monte – incalza Davide Maggio – già dalla presentazione dei palinsesti Non sono una Signora non convinceva sia per il meccanismo, stile Cantante Mascherato, sia per la tematica drag. Una volta realizzato, però, sarebbe il caso di trasmetterlo. Del resto, i rinvii ad oltranza potrebbero aver alimentato la curiosità. Al momento si parla della seconda serata estiva. Quando nessuno rischia alcunché.”
Le parole di Alba Parietti: “Mi fido della Rai”
Lo vedremo, forse, nei mesi estivi, ma Alba Parietti, molto fiera di questo ritorno in tv e del prodotto, non si scoraggia: “Lo abbiamo registrato a ottobre, doveva andare in onda a novembre, poi a dicembre, poi a febbraio, poi a marzo e ora vedremo” ha spiegato nel programma radiofonico Un Giorno da Pecora. “Sono 5 puntate, qualcuno mi dice che diventeranno secondo serate, altri che resteranno prime serate, vedremo, magari andranno in onda a Ferragosto e faremo il 90% di ascolti”.
L’ironia, certo, non manca alla affascinante conduttrice, che in questi anni si è dedicata alla recitazione e alla scrittura. “Forse perché è troppo bello, ce lo vogliono dare un po’ alla volta” ha concluso. “Scherzi a parte io lavoro per la Rai da circa 40 anni, ho grande rispetto per quest’azienda e quindi credo che se vengono fatte certe scelte ci sarà un motivo”.