Chi l’ha visto?, di cosa si è parlato ieri sera: il nuovo testimone nel caso Mara Favro

Dal ritrovamento dei fratellini di Casoria al caso Mara Favro: cos’è successo nella puntata di “Chi l’ha visto?” del 9 ottobre

Pubblicato: 10 Ottobre 2024 06:00

Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Appelli, testimonianze e scomparse nella puntata del 9 Ottobre di Chi l’ha visto?: Federica Sciarelli ha raccontato i casi del momento con la professionalità e il garbo che da sempre la contraddistinguono. In primis, il ritrovamento di Biagio e Domenico, i due ragazzi scappati dalla comunità di Casoria, passando per la controversa vicenda del calciatore Denis Bergamini e il nuovo avvistamento di Mara Favro.

Il ritrovamento di Biagio e Domenico

La puntata di Chi l’ha visto? ha inizio con una bella notizia: dopo l’appello della scorsa settimana, sono stati ritrovati Biagio e Domenico, i due fratelli di 16 e 14 anni fuggiti dalla comunità di Casoria in cui erano ospitati. I ragazzi, per decisione della procura dei minorenni di Napoli e dei servizi sociali del comune di Casoria, sono stati affidati agli zii paterni.

In trasmissione, la gioia del papà: “Sono molto felice, soprattutto per loro, che sono liberi. Ora devono ricominciare la loro vita, la vita di tutte le persone che hanno una famiglia” ha spiegato l’uomo che, attualmente, vive in Germania.

La scomparsa di Anastasia

Ampia parentesi dedicata al caso di Anastasia, una ragazza di 16 anni che si è allontanata di casa il 3 settembre portando con sé il cellulare, che risulta tuttavia spento. Con lei ci sarebbe Paul, un 42enne senza fissa dimora che a Viareggio conoscono un po’ tutti e del quale la ragazza sarebbe invaghita: “Le forze dell’ordine mi hanno confermato che Paul non si trova da nessuna parte, e qui in Versilia è molto conosciuto. Non è casuale. È sparito nello stesso giorno in cui è scomparsa anche mia figlia. Lei mi aveva chiamato per chiedermi di venire a Milano, ma le avevo negato il permesso perché aveva degli esami da fare. Sono certo che sia con lui e che siano ospitati da qualcuno, non dormono in strada. Alcune segnalazioni sono state estremamente credibili, ma sempre diurne, quindi qualcuno li ospita” ha raccontato il padre Giancarlo.

L’uomo assicura che non si tratterebbe di una bravata: “Lei è una ragazza problematica che si trova con quest’uomo di 40 anni. È in pericolo già solo per il fatto di frequentare questa persona. Qui si parla non solo di reato di sequestro di persona, ma anche di istigazione alla prostituzione. La mia paura è questa, perché oltre alla quantità di droga che possono aver somministrato a mia figlia, c’è anche questo da tenere in considerazione”.

Giancarlo ha quindi fornito ulteriori dettagli sulla figlia: “Anastasia ha i capelli colorati, e un sorriso che non si può non notare. Ha dei segni sulle braccia: sono il risultato di atti di autolesionismo che ha compiuto ai tempi delle medie. Ha subito violenti atti di bullismo e si è chiusa in sé stessa. Quest’uomo ha iniziato a darle confidenza, e lei si è invaghita: mi ha anche chiesto l’emancipazione per poter stare con lui. Era una ragazza che aveva bisogno di aiuto e lui ne ha approfittato”.

L’omicidio di Denis Bergamini

Ospite nello studio di Federica Sciarelli c’è Donata, sorella del calciatore Denis Bergamini. L’uomo fu  trovato morto sulla statale 106 Ionica nel 1989, e all’epoca si parlò di suicidio. Un’ipotesi che non ha mai convinto la famiglia dello sportivo: “Era il momento più bello della sua vita, sia per lo sport che per la vita personale. Si doveva sposare con una ragazza delle nostre parti, una sua vecchia fiamma, e sarebbe andato a giocare con il Parma di Tanzi in serie A”.

Anni dopo, infatti, il caso è stato riaperto e ha visto condannata per l’omicidio del ragazzo Isabella Internò, sua ex fidanzata: “Ci disse che Denis si era lanciato sotto un camion, ma noi abbiamo visto il corpo, era perfetto. Un veicolo che ti investe e ti trascina per 60 metri non lascia nulla, mio padre aveva fatto il camionista e conosceva bene i mezzi. Era impossibile. Anche l’autista era stato ascoltato in tribunale”. Donata è convinta anche che la Internò abbia avuto dei complici: “Io le consiglio di parlare, anche se so che non vuole farlo”.

Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe agito per riparare al “danno d’onore” subito dal fidanzato: Isabella, infatti, era rimasta incinta, e aveva deciso di interrompere la gravidanza.

Il testimone sul caso di Mara Favro

Svolta inattesa, infine, sul caso di Mara Favro, la donna scomparsa l’8 marzo 2024 da Chiomonte, in Piemonte. Un nuovo testimone ha portato a riaprire il caso, in cui sono coinvolti il datore di lavoro della donna, Vincenzo Milione detto Luca, ed un suo collega, Cosimo Esposito: i due sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere. Il testimone sarebbe un cliente abituale del ristorante in cui Mara lavorava, e ha assicurato di aver visto la donna in un autogrill di Asti, 45 giorni dopo la sua sparizione: “La prima persona che ho chiamato è stato Luca. Ma lui non lo ha detto subito alla famiglia Favro. Io sono poi andato anche dagli inquirenti per denunciare, e ho messo tutto nero su bianco: se Mara è viva, qualcuno potrebbe trattenerla contro la sua volontà”.

Il fratello della donna scomparsa, che ha ascoltato la testimonianza, non è tuttavia convinto: “Il testimone mi ha detto cose credibili, ma ho sentito anche gli inquirenti e mi hanno confermato che non è del tutto attendibile”. L’uomo, ad ogni modo, ribadisce con forza la sua versione dei fatti: “Ho visto Mara il 22 aprile. Lei era con un uomo in pantaloncini e maglietta corta. Forse era un camionista, ma non posso esser certo. Io la conosco dalle elementari. Poi alle medie ci siamo persi, ma la riconosco”.

Le indagini sul caso sono ancora in atto, e le versioni delle persone coinvolte non coincidono: il datore di lavoro della donna aveva infatti sostenuto che Mara sarebbe salita in macchina per tornare a casa insieme al pizzaiolo del ristorante Cosimo, ma nell’auto non sarebbero state trovate tracce biologiche della 51enne. Il fratello della donna, Fabrizio, si è sempre detto convinto che lei sia stata uccisa: gli ultimi messaggi inviati anche la stessa notte della scomparsa riguardano infatti i programmi per un weekend con la figlia ed un appuntamento con uno spasimante conosciuto dalla Favro mentre lavorava in pizzeria.

 

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