Audizioni X Factor 2025, cosa è successo nella terza serata

"X Factor 2025" chiude la fase delle audizioni con una puntata emozionante prima dei Bootcamp: cosa è successo

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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La terza puntata di X Factor ha segnato la chiusura ufficiale della prima fase del percorso: le audizioni. I talenti saliti sul palco si sono messi alla prova con il calore del pubblico e con il giudizio dei coach, dando il massimo per conquistare i tre fatidici sì che aprono la strada ai Bootcamp.

Emozioni, incertezze e qualche inevitabile scontro hanno reso ancora più acceso il compito di chi, da quel tavolo, deve decidere se un sogno può trasformarsi in realtà o restare, almeno per ora, chiuso in un cassetto. Anche in questa terza e ultima tornata di audizioni non sono mancati i colpi di scena: generi diversi, storie sorprendenti e, soprattutto, voci e timbri che restano impressi. Ecco cosa è successo.

Le audition dei giovanissimi

La terza puntata di X Factor 2025 ha mostrato una bella varietà di generi – pop, rock e cantautorato – ma con un filo conduttore chiaro: la freschezza delle voci più giovani, che hanno saputo sorprendere i giudici e il pubblico da casa e in studio.

Tommaso Vulpio, 16 anni, studente, si è innamorato del mondo dello spettacolo dopo aver visto il Super Bowl di Katy Perry. A X Factor ha portato una versione riarrangiata di Take On Me degli A-ha, un brano lontano dalla sua generazione ma perfetto nella sua interpretazione. Per lui, quattro sì convinti.

Con un’energia completamente diversa è arrivata Roberta Scandurra, in arte Rob. Diciannove anni, si è presentata per ciò che è: giovane, esuberante, con una personalità decisa, proprio come il brano che ha scelto: Call Me dei Blondie. Un’esplosione di musica che le è valsa una standing ovation e quattro sì.

A chiudere il cerchio è stato Alessandro Tomasi, 16 anni, da Venezia. Ha iniziato a suonare grazie a un regalo del nonno – una piccola tastiera e una chitarra giocattolo – strumenti che con il tempo sono diventati il suo mondo.

Al pianoforte ha scelto Era già tutto previsto di Riccardo Cocciante, lo stesso autore che lo scorso anno aveva segnato l’esordio di un altro giovanissimo talento, Lorenzo Salvetti. La sua interpretazione ha acceso il pubblico e convinto i giudici, fino a strappare la standing ovation di Achille Lauro, che sorridendo ha esclamato: “Finalmente!”, riconoscendo in lui l’eco di quella stessa intensità.

Tra padronanza musicale, voglia di sperimentare e tanta freschezza, i giovanissimi hanno dato il tono alla serata. Non a caso, Lauro ha commentato: “La prova che i giovani sono davvero la linfa vitale creativa”.

Toma, l’inedito per un amico

Tra i momenti più intensi della serata c’è stato quello di Giuseppe Toma, in arte Toma. 21 anni, è arrivato accompagnato dalla nonna, la sua prima sostenitrice.

Sul palco ha presentato Lettera di un soldato, un inedito scritto per un amico che ha intrapreso la carriera militare e, insieme, racconta il suo sguardo sulla guerra. Un brano forte, che riflette la sua idea di cantautorato: trasformare in parole e melodie quello che vede e ascolta intorno a sé.

“Il fatto che un ragazzo di 21 anni sfrutti la musica per dire cose importanti come hai fatto tu, è già tutto”, ha commentato Paola Iezzi. Per lui, quattro sì.

La complicità dei giudici

Entrando sempre più nel vivo della gara, i giudici iniziano a ragionare su quale strada intraprendere e su quali talenti puntare. Non sono mancati momenti di riflessione, incertezze, ma anche la spinta a dare un’altra possibilità agli artisti per conoscerli meglio ed entrare di più nella loro idea di arte.

Non sempre d’accordo, i coach hanno comunque lo stesso obiettivo: premiare il talento, scovare creatività e progetti validi e, a volte, farsi sorprendere da chi non è esattamente il volto più canonico per X Factor, ma ha il coraggio di portare sul palco divertimento e qualche sorpresa. Lo sanno bene i Magazzeno, che con il loro inedito Milano non sono passati inosservati e hanno ottenuto quattro sì.

Resta da capire se, con i Bootcamp, i giudici torneranno a discutere e, magari, anche a contendersi qualche artista.

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