Ulcera peptica: sintomi e cura

L'ulcera peptica è una lesione che si sviluppa nella mucosa dello stomaco o del duodeno, spesso causata da infezione da Helicobacter pylori o uso eccessivo di farmaci anti-infiammatori

Pubblicato: 17 Aprile 2024 11:21

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Le ulcere peptiche si manifestano come lesioni aperte e profonde che colpiscono la mucosa dello stomaco o del duodeno, la sezione iniziale dell’intestino tenue. Queste erosioni sono classificate come ulcere gastriche quando localizzate nello stomaco, e come ulcere duodenali se presenti nel duodeno. Un dolore penetrante nella regione gastrica è spesso il segno distintivo di questa affezione.

La patogenesi delle ulcere peptiche è comunemente legata a due fattori principali: l’infezione da Helicobacter pylori, un batterio che infesta la mucosa gastrica e duodenale alterandone le difese naturali contro l’acido gastrico, e l’utilizzo cronico di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che possono compromettere la barriera mucosa e aumentare l’acidità gastrica.

Nonostante lo stress e l’assunzione di cibi piccanti siano da tempo associati all’esacerbazione dei sintomi ulcerosi, non rappresentano cause dirette delle ulcere, bensì fattori che possono aggravare la sintomatologia in individui predisposti o già affetti da ulcera peptica. Il dolore risultante da queste lesioni è tipicamente descritto come un senso di bruciore o morsa, che può essere temporaneamente alleviato dal cibo o da antiacidi, e si manifesta spesso quando lo stomaco è vuoto.

Il trattamento delle ulcere peptiche mira alla riduzione dell’acidità gastrica, alla protezione della mucosa, e quando necessario, all’eradicazione dell’H. pylori mediante specifiche terapie antibiotiche. La gestione appropriata e tempestiva delle ulcere peptiche è fondamentale per prevenire possibili complicanze quali emorragie, perforazioni o stenosi piloriche.

Cos’è l’ulcera

Con il termine ulcera si indica una perdita di sostanza nello strato più superficiale della mucosa dello stomaco o del duodeno. In alcuni casi, la ferita può peggiorare progressivamente e spingersi in profondità, raggiungendo la sottomucosa e lo strato muscolare. Talvolta, può arrivare addirittura a perforare un viscere.

Occorre sapere che in condizioni normali la mucosa dispone di difese naturali sufficienti a proteggerla dall’azione dei succhi gastrici, che hanno lo scopo di favorire il processo digestivo del cibo ma che sono altamente acidi. Queste difese sono essenzialmente: il muco di rivestimento delle pareti interne dello stomaco – unito agli agenti e ai meccanismi di difesa, come le prostaglandine (particolari sostanze prodotte dalle cellule dello stomaco) – e il flusso sanguigno (copre lo strato superficiale dei tessuti, contrastando l’acidità). In caso di ulcere, queste difese vengono meno e/o funzionano in modo anomalo. Il risultato è che la mucosa viene erosa dall’azione corrosiva dei succhi gastrici. In pratica, gli acidi possono creare una ferita aperta dolorosa che può sanguinare.

Cause dell’ulcera peptica 

Alla base di questa malattia possono esserci diverse cause. La più comune è l’Helycobacter pylori, un batterio: se esso arriva nello stomaco e riesce a inserirsi tra il muco e la parete gastrica, evitando così l’attacco degli acidi gastrici, si diffonde, finisce con l’alterare l’equilibrio della mucosa e con lo scatenare un’infezione cronica. Il microrganismo si insidia nelle cellule che rivestono l’interno dello stomaco e del duodeno, rilasciando una serie di sostanze, in grado di danneggiare lo strato di mucosa. Il come si diffonda l’infezione da H. pylori non è chiaro. Si ipotizza che il batterio possa essere trasmesso da persona a persona per stretto contatto oppure anche attraverso cibo e acqua.

Sotto accusa anche l’uso regolare di alcuni farmaci, come alcuni farmaci antidolorifici da banco e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che possono irritare o infiammare il rivestimento dello stomaco e dell’intestino tenue.

Ulcera peptica, fattori di rischio

Esistono poi una serie di fattori che contribuiscono alla comparsa della malattia. I principali sono:

La malattia può anche essere la conseguenza di una gastrite.

Ulcera peptica sintomi

I sintomi principali di questa malattia sono:

Il dolore spesso può essere alleviato mangiando alimenti che tamponano l’acidità di stomaco o assumendo un farmaco che riduca l’acidità, ma poi può ripresentarsi. Il dolore può essere peggiore tra i pasti e di notte.

Meno spesso, le ulcere possono causare segni o sintomi gravi come: intolleranza ai cibi grassi; vomito, anche di sangue; sangue scuro nelle feci o feci nere o catramose; problemi di respirazione; sensazione di svenimento; perdita di peso inspiegabile; cambiamento nell’appetito.

Complicanze dell’ulcera peptica

Se non trattate, le ulcere peptiche possono causare:

Cure dell’ulcera peptica

Le cure dell’ulcera peptica, in genere, prevedono l’uso di due tipi di farmaci:

Entrambi vanno usati in associazione agli antibiotici, necessari per combattere l’infezione da Helycobacter pilori, se essa è presente.

Quando serve l’intervento 

In alcuni casi è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. In particolare, l’intervento serve se l’ulcera non guarisce nonostante le cure, se si verificano ripetute emorragie, se l’ulcera si perfora o è a rischio di farlo, se è subentrato un restringimento del piloro.

Generalmente si asporta solo la porzione terminale dello stomaco, situata immediatamente prima del piloro (antrectomia), oppure 3/4 dello stomaco. La porzione residua dello stomaco viene poi collegata con l’intestino (gastroenterostomia).

Regole di prevenzione dell’ulcera 

Per contrastare la comparsa dell’ulcera o per alleviarne i sintomi è bene seguire qualche regola:

Fonti bibliografiche:

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