Tricotillomania: cos’è e come si tratta il disturbo da strappamento di peli

Tricotillomania: le persone che soffrono di questo disturbo tendono a strapparsi peli o capelli. Ecco come arginare questo problema.

Pubblicato: 16 Maggio 2024 10:54

Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

La tricotillomania è un disturbo in cui il soggetto si strappa compulsivamente i capelli o i peli senza fini estetici. Solitamente, questo comportamento coinvolge il cuoio capelluto, le sopracciglia o le ciglia, ma può riguardare qualsiasi parte del corpo.

Questo disturbo emerge tipicamente prima o dopo la pubertà e colpisce circa l’1-2% delle persone, con una prevalenza maggiore nel sesso femminile.

Chi ne è affetto può sperimentare una sensazione di tensione o ansia prima di strappare i capelli, seguita da un senso di sollievo o gratificazione dopo l’atto.

Nonostante i tentativi di controllare o smettere il comportamento, le persone con tricotillomania spesso trovano difficile interrompere questa abitudine. La tricotillomania è classificata come un disturbo ossessivo-compulsivo nel DSM-5.

Il termine “tricotillomania” deriva dalle parole greche per “capello”, “strappare” e “mania” e riflette la natura del disturbo.

Questo disturbo può causare alopecia, aumentare lo stress e creare difficoltà nei rapporti interpersonali. La sua inclusione nel DSM-5 sotto i disturbi ossessivo-compulsivi e correlati ha fornito una categorizzazione più specifica e accurata di questa condizione.

Sintomi della tricotillomania

La quantità di capelli o peli strappati e le zone interessate possono variare da persona a persona. La tricotillomania può avere conseguenze significative sia a livello fisico che psicologico. Alcuni possono avere aree completamente calve, mancanza di ciglia o sopracciglia, mentre altri possono avere solo capelli diradati. L’alopecia che si viene a creare, la perdita di capelli in varie parti del corpo, che può essere temporanea o permanente a seconda della gravità del disturbo.

Chi ne soffre può tirare i capelli in modo automatico o essere più consapevole del gesto. Questo disturbo può essere accompagnato da rituali, come selezionare attentamente i capelli da strappare o arrotolarli tra le dita. Alcuni pazienti mangiano i capelli strappati, che possono causare masse chiamate tricobezoari nell’apparato digerente.

La pelle può essere danneggiata, con il rischio di sviluppare dermatiti nelle aree in cui vengono strappati i peli. Inoltre, il continuo strappo dei capelli può causare infiammazione dei follicoli piliferi, portando a dolore e disagio al cuoio capelluto.

A livello psicologico e relazionale, la tricotillomania può provocare vergogna e isolamento sociale. Le persone affette tendono a nascondere il loro comportamento e a sentirsi imbarazzate riguardo alla propria condizione e al proprio aspetto, soprattutto se si manifesta alopecia. Questo può portare a una riduzione delle interazioni sociali e a un aumento dello stress emotivo, creando un circolo vizioso che influisce negativamente sul benessere generale e sulle relazioni personali.

Le persone possono cercare di nascondere la perdita di capelli usando parrucche o coprendo le zone calve e possono essere spinte ad evitare situazioni in cui altri possono notare la perdita di capelli. Inoltre, le persone affette possono avere difficoltà a controllare il comportamento di strappare i capelli nonostante i tentativi di smettere. Alcuni possono anche strappare i capelli ad altri o a animali, o strappare fili da abiti o lenzuola.

Questo disturbo può essere cronico, con sintomi che vanno e vengono nel corso della vita. Può anche essere associato ad altri comportamenti ripetitivi centrati sul corpo, come l’onicofagia. Le sue manifestazioni cliniche possono variare notevolmente da persona a persona.

Diagnosi e possibili cause della tricotillomania

Secondo il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5), i criteri diagnostici per la tricotillomania sono i seguenti:

Anche se l’alopecia può essere causata da diverse condizioni, chi soffre di tricotillomania generalmente riconosce che la perdita di capelli è dovuta allo strappamento compulsivo.

Le cause precise della tricotillomania non sono ancora completamente comprese, ma sono state ipotizzate alcune possibili influenze. Alcuni studi suggeriscono un coinvolgimento di fattori genetici, evidenziando una predisposizione familiare alla tricotillomania. Altri fattori di rischio potenziali includono ansia, stress cronico o eventi traumatici.

La tricotillomania può anche manifestarsi insieme ad altri disturbi psichiatrici, come disturbi dell’umore, disturbi dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD) nei bambini e disturbi alimentari come anoressia e bulimia. Nell’infanzia, il disturbo può derivare da dinamiche familiari disfunzionali, come mancanza di empatia da parte dei genitori, che possono generare sentimenti di frustrazione e rabbia nel bambino, portandolo a sviluppare la tricotillomania come meccanismo di coping.

Trattamento della tricotillomania

Esistono diverse opzioni di trattamento per la tricotillomania, che possono comprendere farmaci e terapia cognitivo-comportamentale.

I farmaci possono essere prescritti per controllare i sintomi. Gli antidepressivi come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o la clomipramina sono spesso utilizzati, specialmente se il paziente presenta anche sintomi di depressione o ansia. Inoltre, l’N-acetilcisteina può essere utile in alcuni casi.

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un approccio efficace per ridurre i sintomi della tricotillomania. Un tipo comune di TCC utilizzato è la terapia di inversione dell’abitudine, che aiuta il paziente a diventare consapevole dei propri comportamenti, identificare le situazioni che li scatenano e utilizzare strategie alternative per evitare lo strapparsi dei capelli. Queste strategie possono includere l’adozione di comportamenti alternativi, come stringere il pugno.

Tra le altre opzioni terapeutiche, vi sono approcci come l’Acceptance Commitment Therapy (ACT), che incoraggia il paziente a confrontarsi in modo positivo con le proprie emozioni, anche quelle negative.

La maggior parte dei pazienti che intraprende un trattamento mirato può superare con successo il comportamento compulsivo. Una volta che il disturbo è sotto controllo, è possibile trattare specificamente la ricrescita dei capelli, se necessario. Con il trattamento adeguato, i capelli, in alcuni casi, possono ricrescere naturalmente.

Se pensi di soffrire di questo disturbo o che un tuo conoscente abbia bisogno di confrontarsi con un professionista su questa problematica, non esitare a contattare il tuo medico di fiducia o il tuo psicoterapeuta, sapranno consigliarti il percorso più adeguato per la tua condizione.

Fonti bibliografiche:

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