Sclerosi multipla, la musica può aiutare chi ha bisogno di riabilitazione

La musica è uno strumento importante nel percorso riabilitativo delle persone con sclerosi multipla: cosa ha scoperto la ricerca

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

La musica non è solo emozione e intrattenimento. Ma può diventare un vero e proprio strumento per aiutare il percorso riabilitativo delle persone con sclerosi multipla che ne hanno necessità. A dirlo sono gli esperti presenti al congresso RiMS 2025, in programma in parallelo con ECTRIMS – il più importante evento scientifico europeo dedicato alla sclerosi multipla – che fa prendere corpo ad una nuova frontiera della riabilitazione neurologica, basata sulla musica. Il tutto, a poche ore dalla Giornata del Dono.

Venerdì 3 e nel fine settimana di sabato 4 e domenica 5 ottobre, torna “La Mela di AISM”, l’evento di informazione, di sensibilizzazione e di raccolta fondi promosso da AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Saranno 14 mila i volontari AISM coinvolti in oltre 5 mila piazze italiane pronti a distribuire 3 milioni di mele verde, gialle e rosse nelle varietà Granny Smith, Golden Delicious e Noared, contenute in una borsina rossa da 1,8 kg, disponibile con una donazione minima di 10 euro.

Ogni borsina è un gesto concreto per sostenere le 144 mila persone con sclerosi multipla in Italia, per lo più giovani, che ogni giorno affrontano una grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla ricerca scientifica, l’unica arma oggi disponibile per arrivare a una cura risolutiva, e al potenziamento dei servizi sul territorio per le persone con sclerosi multipla e patologie correlate.

Il valore della musica

Nell’ambito del Congresso RIMS, una sessione condotta da Lousin Moumdjian  dell’Università di Hasselt, in Belgio, ha studiato le basi neurali dell’interazione tra cervello, suono e ritmo, illustrando le prime evidenze scientifiche su come questa interazione possa essere impiegata per migliorare le funzioni motorie e cognitive in persone con sclerosi multipla.

Barbara Seebacher (Università di Brighton, UK) ha messo in luce i benefici della immaginazione motoria guidata da stimoli ritmici, una tecnica che, attraverso la visualizzazione mentale del movimento, potenzia l’efficacia della riabilitazione. Infine l’intervento di Ludovico Pedullà, responsabile dell’area ricerca su attività fisica e funzioni motorie presso il Centro NeuroBRITE di FISM a Genova, ha presentato i risultati di uno studio pilota su una pratica tanto semplice quanto promettente: camminare a ritmo di musica.

Camminare seguendo la musica potrebbe andare ben oltre il semplice stimolo motivazionale – spiegano i ricercatori – perché il ritmo attiva aree cerebrali che supportano il movimento, amplificando i benefici della riabilitazione”. Il congresso RiMS 2025 rappresenta un momento di svolta per la Rete Europea per la Riabilitazione nella Sclerosi Multipla, che annuncia il proprio passaggio a piattaforma internazionale, con un numero crescente di partecipanti da ogni continente.

L’importanza della riabilitazione

Con oltre 144.000 persone con sclerosi multipla in Italia e più di un milione in Europa, la riabilitazione è oggi riconosciuta come parte essenziale del percorso terapeutico, al pari delle terapie farmacologiche.

Il programma scientifico di RiMS 2025 riflette questa centralità, con sessioni dedicate a fisioterapia e logopedia, neuropsicologia e supporto cognitivo, tecnologie assistive e digital health, empowerment del paziente e inclusione sociale. L’obiettivo comune è migliorare la qualità della vita delle persone con SM, grazie a un approccio integrato che combina evidenze scientifiche, RiMS (Rehabilitation in Multiple Sclerosis) è la rete scientifica di riferimento in Europa per la riabilitazione nella sclerosi multipla.

Riunisce centri clinici, università, ricercatori e associazioni di pazienti con l’obiettivo di promuovere la ricerca, la formazione e la pratica clinica in ambito riabilitativo. In Italia, RiMS è supportato da AISM e dalla sua fondazione di ricerca FISM, partner strategici nella promozione di un approccio globale e centrato sulla persona.

Cos’è la sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia neurologica che interessa il sistema nervoso centrale. Presenta spesso i primi segni della sua presenza già in età giovanile, tra i 20 e i 30 anni, e in genere compare nelle persone di età compresa tra i 15 e i 45-50 anni. Le donne risultano colpite in misura doppia rispetto agli uomini.

Un tempo era chiamata sclerosi a placche proprio per la caratteristica disposizione delle lesioni nel sistema nervoso centrale. In pratica la sclerosi multipla è legata alla comparsa di lesioni della mielina, la sostanza che circonda i nervi ed ha il compito di assicurare la giusta velocità al passaggio del segnale nervoso. Le lesioni danneggiano la mielina, e nei malati possono essere individuati anticorpi diretti proprio contro la mielina.

Il risultato è che i segnali nervosi non corrono come dovrebbero e quindi si ha una limitazione nei movimenti che interessa le aree del corpo normalmente controllate dalla zona del cervello in cui sono comparse le placche. L’alterazione tipica della sclerosi multipla quindi si chiama demielinizzazione.

Questo fenomeno consiste nella scomparsa della mielina, la sostanza fondamentale della guaina che riveste gli assoni delle fibre nervose. La mielina viene prodotta da particolari cellule  (oligodendrociti) ed è “fatta” da sottili strati di lipidi che formano manicotti interrotti da nodi, i nodi di Ranvier. È fondamentale nella trasmissione degli impulsi nervosi perché rende la conduzione dello stimolo lungo la fibra nervosa più rapida ed efficace rispetto alle fibre non mielinizzate.

La progressiva degradazione della mielina in diversi punti del sistema nervoso centrale porta a manifestazioni cliniche di estrema variabilità dato che la distruzione delle guaine mieliniche rallenta o blocca la trasmissione degli impulsi nervosi lungo le fibre del cervello e del midollo spinale.

Le aree della sostanza bianca interessate dal processo di rimozione del rivestimento mielinico delle fibre nervose prendono il nome di “placche” di demielinizzazione. Le “placche” di demielinizzazione tendono a distribuirsi a livello della sostanza bianca situata attorno ai ventricoli laterali, nel tronco-encefalico, nel cervelletto e nel midollo spinale e possono estendersi anche in corrispondenza della sostanza grigia.

I tanti volti della patologia

Classicamente la sclerosi multipla si manifesta con attacchi ripetuti, che vengono attivati dall’azione delle placche che danneggiano la mielina. I disturbi sono variabili e dipendono dall’area colpita. Possono essere interessati i movimenti degli arti, la vista, la parola e le altre funzioni nervose. Ma va detto che il decorso clinico della sclerosi multipla varia da paziente a paziente e può altresì mutare nel corso della vita di uno stesso paziente.

In alcuni casi si manifesta una grave disabilità già dopo il primo attacco, in altri casi dopo la prima “remissione” possono trascorrere dei decenni senza che si manifestino dei sintomi.

Occorre quindi riconoscere diverse forme della patologia: la più diffusa è la recidivante-remittente. In questo caso i segni ed i sintomi tendono a comparire e a scomparire, soprattutto nella fase iniziale della malattia, cioè nei primi anni. Quando si ripresentano si parla di recidiva, che si può manifestare con una nuova sintomatologia o con l’aggravarsi di sintomi preesistenti. La scomparsa completa o incompleta dei sintomi viene invece indicata con il termine di remissione.

Dopo alcuni anni dal suo esordio, e senza che si possano prevedere i tempi e i modi con cui la malattia ricompare, questa forma può evolvere in una forma secondariamente progressiva. Questa si presenta con o senza recidive, che peraltro spesso lasciano un recupero non totale, con possibili fasi di relativa remissione e stabilizzazione.

Esistono poi una forma progressivo-primaria, con la malattia che può evolvere fin dall’esordio con un andamento progressivo caratterizzato da possibili fasi di relativo miglioramento e stabilizzazione, e una forma progressivo-recidivante caratterizzata, invece, da un decorso progressivo fin dall’esordio, con recidive seguite o meno da recupero.

Infine si può avere una sclerosi multipla meno grave caratterizzata, invece, da un recupero completo dopo uno o due recidive e non causa deficit permanenti. In tutti i casi, l’importante è che la persona colpita scopra prima possibile la patologia, grazie alla diagnosi precoce, per poi affidarsi allo specialista e poter sfruttare i trattamenti oggi disponibili. Non si tratta solamente i farmaci, ma anche di supporti fisici e di possibilità che possono davvero migliorare la vita ai pazienti. appunto come accade con la riabilitazione, fondamentale davvero.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

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