Dermatomiosite: cos’è, cause, sintomi, cura

La dermatomiosite è una malattia infiammatoria rara che colpisce i muscoli e la pelle, caratterizzata da debolezza muscolare e eruzioni cutanee specifiche, spesso associata a disordini autoimmuni

Pubblicato: 7 Giugno 2024 16:02

Antonina Distefano

Medico Chirurgo

Medico chirurgo abilitato presso l'Università degli Studi di Catania, è specializzata in Cure Palliative e Terapia del dolore.

La dermatomiosite è un’infiammazione cronica dei tessuti connettivi che può colpire gli adulti (prevalentemente di sesso femminile) ma anche i bambini. Ha origine autoimmune. Si suppone che infezioni virali e tumori possano avere un ruolo come fattori scatenanti.

Il tessuto muscolare va incontro a progressiva atrofizzazione, diventando debole e dolente, e sulla pelle compaiono rash cutanei. Nelle fasi più avanzate, la malattia può interessare gli organi interni causando gravi conseguenze a livello di cuore, polmoni ed esofago (insufficienza cardiaca, problemi di respirazione, difficoltà a deglutire).

Non esiste una cura definitiva per la dermatomiosite, ma la patologia può essere trattata con terapie volte al controllo della sintomatologia e al rallentamento della sua progressione.

Che cos’è la dermatomiosite

La dermatomiosite è una connettivite di origine autoimmune che comporta un’infiammazione cronica del tessuto connettivo. È compresa nel più ampio gruppo delle polimiositi, gruppo eterogeneo di malattie infiammatorie croniche a patogenesi autoimmune che colpiscono il tessuto muscolare e cutaneo.

I tessuti connettivi di chi soffre di dermatomiosite risultano infiammati, il paziente sviluppa rash cutanei e una sintomatologia dolorosa a carico dei muscoli. Il termine “dermatomiosite”, infatti, nasce dall’unione tra pelle (“dermato”), muscoli (“mio”) ed il suffisso che indica l’infiammazione (-ite).

Oltre ai muscoli scheletrici (muscoli volontari con intersezioni sulle ossa, deputati al movimento), la malattia può colpire anche la muscolatura striata del cuore e la muscolatura liscia dell’apparato respiratorio, circolatorio e digerente. Essendo coinvolti anche organi interni come polmoni e esofago, possono comparire difficoltà respiratorie e problemi di deglutizione e digestione. Si tratta di manifestazioni più gravi, che possono mettere a repentaglio la vita della persona.

Malattia rara (4 casi su 100.000 persone), la dermatomiosite esordisce solitamente intorno ai 40-50 anni (la diffusione è maggiore tra le donne, come per la maggior parte delle malattie autoimmune). Tuttavia, può riguardare anche bambini ed adolescenti, con un’insorgenza intorno ai 5-15 anni.

Cause della dermatomiosite

Ad oggi, le cause della dermatomiosite non sono note. Come già detto, si suppone abbia origine autoimmune, in altre parole, il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) invece di aggredire sostanze estranee, come per esempio virus e batteri, attacca erroneamente i tessuti del proprio corpo. Nella dermatomiosite il sistema immunitario colpisce in particolare i piccoli vasi sanguigni presenti nel tessuto muscolare. Le cellule infiammatorie circondano i vasi sanguigni portando alla lesione delle fibre muscolari (miolisi).

Secondo diversi studiosi, sarebbe determinante il ruolo di infezioni virali o batteriche. Ma diversi esperti considerano questa condizione come sintomo di altre malattie autoimmuni quali:

La sua diffusione non è nota. Secondo gli studi più autorevoli, colpisce ogni anno 1-12 persone su 1.000.000.

Sintomi della dermatomiosite

Accorgersi tempestivamente della dermatomiosite non è semplice. Il primo sintomo che si avverte, la debolezza muscolare, è infatti comune a moltissime altre patologie, risultando piuttosto aspecifica.

I sintomi più diffusi sono:

Sintomi più gravi della dermatomiosite sono:

La dermatomiosite risulta particolarmente complicata da gestire quando si presenta in associazione ad altre patologie. Molto spesso il paziente soffre anche della sindrome di Raynaud o di interstiziopatia polmonare (alterazione del tessuto che riveste gli alveoli polmonari e che può condurre a fibrosi polmonare).

Diagnosi della dermatomiosite

Essendo caratterizzata dall’associazione tra eruzioni cutanee e problemi muscolari, la dermatomiosite non è una patologia difficile da diagnosticare. In caso di debolezza muscolare o di eruzione cutanea inspiegabile, il medico di famiglia potrebbe prescrivere una visita specialistica dal reumatologo o neurologo.

La diagnosi si basa essenzialmente sull’esame obiettivo, col paziente che espone i sintomi e il medico che ne analizza la storia familiare e clinica. Lo specialista analizza poi le eruzioni cutanee, palpa i muscoli per verificarne la consistenza che risulta più morbida al tatto rispetto alla situazione fisiologica. Successivamente, prescriverà esami che vadano a confermare la diagnosi o a fornire un quadro più chiaro della situazione. Innanzitutto, il paziente deve eseguire esami del sangue per la misurazione dei livelli di creatinchinasi, aldolasi, auto-anticorpi e antigeni tumorali, che risulteranno più elevati del normale. La zona colpita da rash cutaneo sarà poi oggetto di biopsia, così come le cellule muscolari prelevate dalle zone dolenti.

Eventualmente, possono rendersi utili ulteriori esami: l’elettromiografia per valutare l’attività elettrica muscolare, la risonanza magnetica per visionare la massa muscolare, la radiografia toracica per approfondire lo stato di salute dei polmoni. La biopsia cutanea o muscolare, è un esame che richiede il prelievo di un pezzetto di tessuto cutaneo e/o muscolare per analizzarlo in laboratorio. Se la biopsia cutanea conferma la presenza di dermatomiosite potrebbe non essere necessaria una biopsia muscolare.

La terapia per la dermatomiosite

Non esiste una cura specifica per la dermatomiosite: tutti i trattamenti attualmente disponibili servono unicamente ad alleviare la sintomatologia e a rallentare il procedere della malattia. Se diagnosticata tempestivamente, la terapia farmacologica può avere effetti soddisfacenti e migliorare la qualità di vita del paziente.

I farmaci maggiormente utilizzati sono i corticosteroidi, per via della loro capacità antinfiammatoria, e gli immunosoppressori, che riducono la risposta immunitaria. Qualora il paziente non mostrasse dei miglioramenti, sarebbe possibile somministrare per via endovenosa delle immunoglobuline. Queste terapie non sono prive di effetti collaterali: gli immunosoppressori aumentano il rischio di infezione, mentre i corticosteroidi espongono a patologie quali diabete e ipertensione.

Molto spesso, i pazienti affetti da dermatomiosite possono necessitare di un trattamento fisioterapico per mantenere il tono muscolare, di una terapia col logopedista in caso soffrano di disturbi della deglutizione e dell’intervento di un dietista affinché imparino ad assumere tutte le sostanze nutritive necessarie per far fronte a tale condizione. La chirurgia è riservata ai casi che presentano calcinosi, per rimuovere i depositi di calcio che emergono dalla cute.

Chi riceve una diagnosi di dermatomiosite deve proteggere la pelle, interessata dai rash cutanei, dal sole. Inoltre, è necessario che lavori sul tono muscolare facendo adeguata attività fisica, che si riposi quando si sente eccessivamente stanco e che non abbia paura di parlare della propria patologia (eventualmente chiedendo l’aiuto di uno specialista).

Attualmente, la prognosi di chi soffre di dermatomiosite è migliorata molto. Intervenendo con tempestività, la percentuale di sopravvivenza a dieci anni di distanza dalla diagnosi è del 57%.

Fonti bibliografiche:

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