Ho 40 anni e sto insieme a G. da 11 anni, sposati da 7. Siamo sempre stati una coppia solida, complice, con tanti progetti, alcuni realizzati e altri in cantiere. Una coppia solida. Lo scorso anno ci siamo ritrovati ad affrontare una situazione inaspettata: la perdita del suo lavoro. Gli sono stata accanto in quel momento, cercando di fare il meglio che potevo. Però è passato un anno e le cose non sono cambiate. Non voglio passare per la materialista e l’insensibile di turno, ma la situazione ora mi pesa. Avere tutto sulle spalle è faticoso e per niente piacevole, inoltre mi sembra di vivere una situazione di completo squilibrio che a lui sta più che bene. È diventato pigro e privo di iniziativa, o almeno è quello che sembra. Questo mi porta a essere molto nervosa e stanca. Litighiamo spesso e ogni giorno che passa la situazione è sempre più nera. Che devo fare?
È sempre faticoso ritrovarsi a sostenere un peso che fino a poco tempo fa era condiviso, indipendentemente dall’entità che gli appartiene. Succede che ci ritroviamo sole, improvvisamente, a gestire un carico inaspettato e questo, è inevitabile, cambia tutto.
Cambiano così gli equilibri, che vengono travolti e sconvolti, e non è proprio facilissimo ritrovarne di nuovi, soprattutto quando siamo sopraffatte dagli eventi. Quindi no, non sei né materialista né insensibile, stai solo affrontando le conseguenze di un cambiamento che ha investito la coppia e la tua vita.
Sono fermamente convinta che l’amore, quello vero, sa resistere a ogni tempesta. E proprio tu, con le tue parole, non che fai che confermarmelo dato che neanche per un istante hai messo in dubbio lui o il vostro amore. Ma la verità è che quel due cuori e una capanna funziona solo nelle favole, perché nella realtà basta un soffio di vento a far crollare tutto.
Ed eccoti qua, a proteggere e sorreggere quella capanna con le unghie e con i denti, mentre quella stabilità economica che fino a questo momento era scontata, inizia a diventare il vostro terreno franabile. E poi c’è lui, che forse non sa cosa fare, che probabilmente e inconsciamente si è trasformato nel fantasma di quello che era, di quell’uomo di cui ti eri innamorata.
Amica mia, la situazione che stai vivendo non è facile, ma ti invito a tenere duro, ancora un po’. Lo capisco che la stanchezza sa essere una pessima compagnia che si insinua tra le incertezze del momento. Ma il rischio non è solo quello di rendere la quotidianità condivisa più insopportabile, ma anche quello di ferire una persona che forse ha davvero smarrito la strada.
Vedi, per quanti passi avanti abbiamo fatto, viviamo in una società che è fermamente ancorata agli stereotipi di genere. Questo vuol dire che tuo marito potrebbe aver associato la perdita del lavoro a quella del suo valore, percependo così una mancanza di autonomia e potere che arriva a te sotto la forma di un atteggiamento di pigrizia e di poca iniziativa.
Quello che ti invito a fare, per superare questa crisi, è di non perdere quella complicità che vi ha tenuto legati fino a questo momento. Spronalo, invitalo a riprendere in mano la sua vita e ricordagli il suo valore. Continuate a parlare, a mantenere vivo il dialogo, e abbattete tutti i muri che si sono creati in questo anno. Non permettetegli di diventare più grandi, non mettete a rischio tutto ciò che avete creato fino a questo momento.