Ho passato la vita a cercare di capire le persone, le ho scrutate attentamente. Alcune, ammetto, le ho guardate dal basso all’alto osservandole da molto lontano, con altre, invece, mi sono seduta e ho ascoltato per ore e giorni tutti quei dialoghi apparentemente colmi di significati.
Ho provato a decifrare gli atteggiamenti, le esperienze, le parole di ogni singola persona che ho incontrato sul mio cammino; da brava “animale sociale” mi sono sempre buttata nella mischia, e mi sono circondata degli estroversi, dei chiacchieroni, di persone come me, diffidando di chi invece preferiva relegarsi in un angolo della stanza.
Poi ho capito che stavo sbagliando tutto, le mie convinzioni erano menzogne. Perché la verità risiedeva nell’unico luogo nel quale non ero riuscita a entrare, così ho iniziato a guardare negli occhi le persone, solo così sarei riuscita finalmente a toccare l’anima di coloro che sedevano di fronte a me. Solo così le avrei davvero capite.
Non di chiacchiere, risate e fronzoli è fatta una persona, ma dei suoi occhi, di quella stessa sostanza effimera e così concreta, vicina e intoccabile, così spaventosamente sincera da non riuscire a ingannare nessuno. E l’ho scoperto solo perdendomi negli sguardi di coloro che non avevano bisogno di parole per spiegarsi, perché i loro occhi dicevano già tutto. Gli stessi di cui un tempo diffidavo.
Gli occhi di chi parla poco fanno rumore, così forte e assordante, terribilmente spaventoso e affascinante. Perché lo sguardo di queste persone è disarmante, non sa mentire, perché negli occhi risiede la loro anima. Retorica? Forse potrà esserlo, ma vi basterà restare qualche minuto davanti a quegli occhi per rendervi conto di quel mondo interiore che si nasconde dietro a uno sguardo.
Del resto è così dall’origine dei tempi, per gli antichi l’occhio era simbolo di luce ed energia divina; nella religione egizia indicava il potere regale e la prosperità; nella cultura occidentale gli occhi sono considerati lo specchio dell’anima perché sono loro a riflettere emozioni, paure e sfumature sentimentali che parole e atteggiamenti non sanno raccontare.
Così ho scelto di innamorarmi degli occhi di quelle persone che parlano poco, perché ti entrano nel cuore, perché fanno un casino tremendo.