Ogni quanto lavare e tosare il cane? Tutte le risposte ai dubbi sulla toelettatura

Anche Fido ha la sua beauty routine, e non è solo una questione estetica ma soprattutto di benessere: ecco tutto quello che devi sapere sulla toelettatura del tuo cane.

Pubblicato: 28 Giugno 2023 10:24

Sabrina Romani

Medico Veterinario

Sabrina Romani è medico veterinario e Istruttore Cinofilo per Cani da Compagnia. Per DiLei scrive articoli di approfondimento sull'educazione e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.

I cani (così come i gatti) sono animali puliti: ogni giorno dedicano parte del loro tempo a mantenersi in ordine. Tuttavia, quello che riescono a fare da soli non è sempre sufficiente, motivo per il quale è compito nostro aiutarli: spazzolarli è una delle cose da dover fare regolarmente (una o più volte a settimana) per eliminare polvere, residui di sporco e pelo morto, specialmente per quanto riguarda razze a manto lungo.

Le regole della toelettatura

La tolettatura è l’insieme di tutte le attività di pulizia fondamentali, dal lavaggio alla spazzolatura del manto, dal taglio del pelo all’igiene delle parti intime, passando per eventuali trattamenti terapeutici. Tolettare il cane lo mantiene in forma e al riparo dal rischio di infezioni o parassiti. Ovviamente, modalità e periodicità con cui farlo dipendono dalla razza e dalla tipologia del pelo.

Le regole base da rispettare per il bagno del nostro cane sono:

Le 8 fasi della toelettatura

In linea generale, la tolettatura può essere suddivisa in 8 fasi. Vediamole nel dettaglio.

Fase 1: spazzolatura

Come detto, il cane va spazzolato con una certa regolarità, per rimuovere lo sporco più grossolano e prevenire la formazione di grovigli di pelo. Meglio cominciare dalla zona del collo e spostarsi lungo il resto del corpo, passando per zampe, dorso e coda. Bisogna essere molto delicati a livello dell’addome, area che nel cane è particolarmente sensibile.

L’animale a pelo corto può essere spazzolato una volta a settimana, usando una spazzola con denti di plastica, una striglia in gomma o un guanto apposito. Fido ha il pelo lungo? Occorre spazzolarlo quotidianamente e con strumenti specifici, come una spazzola cardatrice o un pettine a rastrello.

Fase 2: rimozione dei nodi

Se durante la spazzolatura si trovano nodi di pelo difficili da districare si può procedere tagliandoli o tosando. Attenzione nel caso in cui i nodi siano vicino alla cute dell’animale!

Fase 3: pulizia degli occhi

La pulizia della zona perioculare è un passaggio indispensabile per la prevenzione di congiuntiviti e altre infezioni. Per rimuovere le secrezioni bisogna tamponare delicatamente con una garza inumidita e ben strizzata, senza strofinare. Niente ovatta, potrebbe facilmente sfibrarsi e rimanere impigliata nell’occhio del cane, causando irritazione.

Fase 4: pulizia delle orecchie

La detersione delle orecchie è fondamentale per scongiurare il rischio di otiti, malattia a cui il cane è molto soggetto e che può sfociare in patologie gravi e  dolorose. È importante eliminare ogni traccia di cerume o sporcizia. Per farlo, si può utilizzare un batuffolo di cotone intinto in un’apposita soluzione disinfettante: una volta strizzato, va tamponato delicatamente all’interno del padiglione, avendo cura di non andare troppo in profondità.

Fase 5: pulizia dei denti

La bocca del cane è un ricettacolo di batteri. L’igiene orale nel cane è praticamente impossibile da eseguire tutti i giorni, è comunque buona norma effettuarla con regolarità utilizzando spazzolini e ditali in gomma appositi. Una precisazione: i nostri dentifrici non sono adatti, anzi quelli contenenti xilitolo sono potenzialmente tossici! In commercio ci sono paste dentifricie, gel e spray specifici.

Fase 6: taglio delle unghie

Anche le unghie vanno tagliate regolarmente. Se quando il cane cammina si sente il loro ticchettio, è segno che sono troppo lunghe. Ma non si tratta solo di una questione pratica ed estetica: unghie eccessivamente lunghe possono causare malattie e disagio fisico, al punto da far modificare la postura.

Ecco come procedere: innanzitutto, occorre individuare il punto in cui comincia la matrice. Poi, servendosi di una tronchesina per cani, bisogna tagliare le unghie di pochissimo (circa 1,5 mm), procedendo a piccoli passi. Il taglio deve interessare solamente il margine libero e non il corpo ungueale; se effettuato correttamente non c’è traccia di sanguinamento (per fermare il sangue applicare una polvere emostatica sulla ferita e fasciare la zampa). In caso di difficoltà o dubbi, è meglio rivolgersi ad un esperto di tolettatura o al veterinario.

Fase 7: lavaggio

Veniamo ora al lavaggio completo: per prima cosa bisogna bagnare il quattrozampe con acqua tiepida, bagnandolo interamente. Una volta fatto, si può applicare sul manto uno shampoo specifico, da massaggiare usando le mani o una spugna morbida (fatta eccezione per la testa e il muso, onde evitare che l’acqua saponata finisca negli occhi o nelle orecchie). A questo punto occorre risciacquare con cura, eliminando ogni residuo di shampoo.

Fase 8: asciugatura

L’ultimo step della tolettatura è l’asciugatura: una volta steso il cane sul dorso, bisogna passare sul pelo un asciugamano pulito e asciutto, da tamponare fino a completo assorbimento dell’acqua in eccesso. Si può passare poi al phon, da tenere a temperatura e distanza adeguate, per non rischiare di scottare la delicata cute del nostro cagnolino.

Non solo questione estetica

Il cane va tolettato non solo per ragioni puramente estetiche, ma anche e soprattutto per motivi di salute, tanto per il quattrozampe quanto per noi: è bene ricordare che l’igiene dell’animale previene la possibilità di causare agli umani che convivono con lui zoonosi (trasmissione di malattie) e/o problemi di igiene.

Ogni quanto tolettare il cane

Modalità e periodicità della tolettatura dipende dalla razza e dalla tipologia del pelo: più è lungo e più ovviamente necessita di cure frequenti. Teoricamente, bisognerebbe tolettare il cane ogni 30-40 giorni. Il cane può essere lavato da un minimo di 3-4 volte l’anno a non più di 2 volte al mese; lavarlo troppo spesso non è salutare, si rischia di indebolire la “pellicola” protettiva prodotta dalle ghiandole sebacee a rivestimento della cute. Paradossalmente, lavaggi troppo frequenti porterebbero le ghiandole a produrre maggior quantità di sebo con la conseguenza di aumentare odore sgradevole del cane.

Con gli strumenti giusti e un po’ di organizzazione, la tolettatura può trasformarsi in una piacevole routine. Per rendere l’esperienza meno stressante, il segreto è quello di concedere a Fido qualche sosta, elogiandolo, coccolandolo e premiandolo: il cane saprà apprezzare l’affetto dimostratogli e si mostrerà più collaborativo e ben disposto.

3 tecniche di tosatura

Ci sono 3 tecniche principali di taglio: la tosatura, il taglio a forbice e lo stripping. Primi fattori da considerare nella scelta della tecnica sono razza del cane e tipo di pelo (lungo o corto, riccio o liscio, morbido o duro). Occorre poi valutare la finalità del taglio, esattamente come per noi umani: un taglio comodo da “tutti i giorni” è ben diverso da quello finalizzato a portare il quattrozampe ad una gara di bellezza o ad una competizione di abilità.

La tecnica più particolare è senza dubbio lo stripping: si effettua con un coltellino speciale privo di lame ed è applicabile solo a razze con manto ruvido o ispido. Va detto che necessita di notevole esperienza ed abilità da parte di chi la esegue.

La tosatura a pelle è una pratica inutile e soprattutto dannosa, basata sull’errata credenza che il cane, privato del suo pelo, senta meno caldo. Fido non suda come gli esseri umani: è il mantello che assolve alla funzione termica e non le ghiandole sudoripare, localizzate sui polpastrelli delle zampe (la secrezione prodotta, per la maggior parte composta d’acqua, ha quasi esclusivamente il compito di mantenere i cuscinetti plantari morbidi e umidi, e non quello di eliminare il calore in eccesso).

Non è tutto: il mantello mantiene costante la temperatura corporea del cane, la tosatura a pelle espone solamente al rischio di colpi di calore, scottature, eritemi e dermatiti. Insomma, anziché tosare è meglio una sana sfoltita del pelo, specialmente se si ha l’abitudine di portare Fido per prati, boschi e campagne, luoghi in cui aumentano le probabilità di “raccogliere” parassiti e forasacchi pericolosi.

Tagliare il pelo al barboncino: sì o no?

In alcune razze tagliare il pelo è necessario. Stiamo parlando ad esempio di cani a pelo riccio, come il Barbone o il Bichon. Il barboncino, cane da compagnia amatissimo in tutto il mondo, non ha il sottopelo e non fa la muta, classificandosi infatti come razza ipoallergenica. Tuttavia, il suo pelo cresce molto rapidamente e di continuo, tanto da dover essere tagliato ogni 2 mesi circa per evitare la formazione di fastidiosi nodi e grovigli!

Vuoi approfondire il tema? Ascolta la puntata del Podcast “Come Cani e Gatti” dedicata alla toelettatura e alla cura dei nostri amici a quattro zampe.

“I nostri compagni perfetti non hanno mai meno di quattro zampe.” (Colette)

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