Tutti sappiamo quanto sia complicato districarsi nel mondo delle assicurazioni e in questo frangente, anche quella per i nostri pet non fa eccezione.
Nelle prossime righe, cercheremo di fare un po’ di chiarezza per capire quali sono gli elementi e i dettagli da valutare nella scelta della migliore polizza assicurativa per i nostri animali domestici.
Indice
Tipologie di polizze assicurative
Secondo il Rapporto Assalco/Zoomark – realizzato in collaborazione con Doxa, Iri e i medici veterinari dell’ANMVI – in Italia, nel 2022, i cani regolarmente registrati erano 8,8 milioni. Sempre secondo lo stesso studio, il 95% degli italiani che vive con un animale domestico lo considera un membro della propria famiglia a tutti gli effetti. Questo è un dato interessante ed incoraggiante, che ci fa riflettere su quanto sia cambiato ed evoluto, negli ultimi decenni, il rapporto che la società ha con gli animali da compagnia e quanto questi siano diventati rilevanti per le nostre famiglie.
Questa importanza si riflette anche sugli aspetti “burocratici” della convivenza con un amico a quattro zampe, che ci spingono a prendere in considerazione il concetto di responsabilità e di tutela dell’animale. Per questo nascono le polizze assicurative per animali da compagnia.
Nel panorama delle assicurazioni dedicate agli animali domestici, sono due le macroaree principali:
1) Assicurazioni che si occupano di responsabilità civile e danni a terzi, che prevedono la copertura di danni causati dall’animale a cose o persone, con o senza tutela legale.
2) Assicurazioni a copertura delle spese medico-veterinarie o per incidenti subiti dai nostri piccoli amici.
Esistono polizze specifiche che si occupano solo di uno o dell’altro aspetto e polizze complete, che uniscono entrambe le finalità. Concretamente, assicurare il proprio cane non è molto diverso rispetto a fare una qualsiasi altra assicurazione, come quella per l’auto, la moto o la casa, per esempio.
Assicurare il cane è un obbligo di legge?
È bene fare chiarezza: assicurare il cane non è obbligatorio da marzo 2009. Tuttavia, la normativa in vigore stabilisce comunque la responsabilità civile e penale del proprietario nel caso di danni o lesioni provocati a terze persone, persino se il piccolo commette danni dopo essersi smarrito (Art. 2052 del Codice Civile).
Se un cane si è reso protagonista di episodi di aggressività o ha mostrato un carattere poco equilibrato, può finire in un apposito registro, il Registro dei cani ad elevato rischio di aggressività, su segnalazione del veterinario [Art. 3 co. 4 dell’ordinanza 06/08/2013 del Ministero della Salute]. In tal caso, l’assicurazione RC per danni a terzi è obbligatoria.
È importante precisare che, al giorno d’oggi, i proprietari tendono a sentirsi più responsabili nei confronti dei propri animali domestici. Questo ha portato le assicurazioni ad adattarsi, proponendo pacchetti che tutelino a tutto tondo il cane e la sua famiglia.
Generalmente, le compagnie assicurative non fanno differenza – in termini di prezzo – in base alla razza dell’assicurato. Tuttavia, quando è prevista tale differenziazione, i preventivi possono variare di molto, con polizze ben più care per certe razze ritenute “rischiose” come il Bull Terrier, il Dobermann, l’American Bulldog, il Pitbull, il Bull Mastiff, il Perro Dogo Mallorquín, il Rottweiller, il Mastino Napoletano e il Dogo Argentino.
Tendenzialmente è consigliabile avere almeno un’assicurazione RC e danni a terzi, e – allo stesso tempo – anche tutelare i cani sul piano medico-veterinario.
Come scegliere l’assicurazione migliore
In Italia, siamo molto diligenti nel prenderci cura della salute dei nostri fedeli amici; infatti, i dati rivelano che più del 90% dei proprietari vaccina il proprio cane e lo sottopone a controlli veterinari regolari.
Con lo stesso tipo di attenzione e cura, sarebbe opportuno saper scegliere l’assicurazione sanitaria più adatta, ma considerata la variabilità delle offerte di non facile interpretazione sul mercato, può risultare complesso districarsi fra le proposte delle compagnie assicurative.
Un caso particolare sono i cani da caccia, molto più esposti a pericoli di vario genere rispetto a un esemplare che passa tutto il giorno tra le mura domestiche, alternando giardino e passeggiate nei parchi limitrofi.
Per esempio, un cane da caccia è esposto al rischio di ferite da arma da fuoco o da animali selvatici, incidenti stradali, morsi da vipera, per non parlare dei bocconi avvelenati che purtroppo si trovano in giro. In questo caso, quindi, occorre stipulare un’assicurazione ad hoc. Tali polizze sono offerte anche dalle associazioni venatorie stesse – come Federcaccia – a cui è possibile iscriversi.
È doveroso ribadire che ogni compagnia offre un pacchetto diverso e più o meno completo. È quindi importante leggere bene il contratto al momento della sottoscrizione, confrontando almeno un paio di preventivi prima di scegliere.
Le modalità di attivazione della polizza, in caso di necessità, variano a seconda della compagnia, ma generalmente occorre inviare la documentazione sanitaria ufficiale al fine di avviare la pratica. In questo senso, si rivelano molto comode le polizze stipulate online, che permettono l’inoltro della documentazione tramite mail, senza necessità di presentarsi fisicamente in filiale.
Gli aspetti da valutare in una polizza
Gli aspetti principali da osservare per valutare una proposta assicurativa sono i seguenti:
– Franchigia e scoperto, ovvero quella parte del danno che resta comunque a carico dell’assicurato. Si applica l’una o l’altro a seconda della somma dell’indennizzo. Per esempio, se l’assicurazione sanitaria del cane ha una franchigia di 500 euro e uno scoperto del 10%, nel caso di una spesa veterinaria di 300 euro, l’assicurazione non ti rimborserà nulla. Quei 300 euro saranno tutti a tuo carico.
Invece, se il cane si fa male e deve essere operato e le spese del veterinario ammontano a 1200 euro, la franchigia è sempre di 500 euro, mentre lo scoperto è di 120 euro; l’assicurazione in questo caso ti rimborserà 700 euro. Se lo scoperto fosse stato più alto della franchigia, allora saresti stato rimborsato del totale meno lo scoperto.
– Massimale è l’importo massimo entro il quale la compagnia è obbligata a prestare la garanzia assicurativa.
– Copertura è ciò che offre la polizza assicurativa sanitaria che si sta analizzando.
Ecco qualche esempio di offerta disponibile sul mercato.
Esistono compagnie che intervengono solo in caso di incidente o malattia, oppure unicamente in caso di intervento chirurgico necessario, per esempio. Esistono poi polizze che coprono il periodo di degenza in clinica solo per il numero di giorni stabilito da contratto, altre che coprono anche le spese di riabilitazione.
Nel scegliere la polizza, fai attenzione alla clausola dell’età. Molte assicurazioni sanitarie, infatti, non accettano cani che abbiano compiuto una certa età – solitamente otto anni – e a rigor di logica si può ben capire il perché. Tuttavia, esistono anche compagnie che prevedono la prosecuzione della validità anche durante l’anzianità, e dunque una volta che il cane è assicurato, la copertura sanitaria resta valida tutta la vita.
È importante sottolineare che le assicurazioni accettano e di conseguenza coprono solo cani che siano regolarmente muniti di microchip e denunciati all’anagrafe canina di competenza. È richiesto, inoltre, che gli stessi siano in regola con i cicli vaccinali.
Assicurazione cane: quanto costa?
Dipende, soprattutto dalla quantità e dal tipo di coperture offerte. È ovvio che maggiori sono le coperture, maggiori saranno i costi.
In linea generale parliamo di una spesa che può oscillare circa da poco meno di 100 euro fino 500 euro all’anno. Le cifre esatte dipendono dalle aliquote dei massimali, dagli scoperti, dal fatto di essere coperti anche sulle vaccinazioni e sulle visite di routine. Insomma, ogni assicurazione sanitaria per cani è modellata su specifiche esigenze, da cui nascono queste ampie differenze di prezzo.
In definitiva, ad oggi, esistono veramente tantissimi prodotti assicurativi che possono aiutarci nella salvaguardia della salute del nostro cane, tutelando anche noi stessi dall’avere grosse spese improvvise. Per quanto riguarda il libero arbitrio sul fare o meno un investimento economico del genere, l’assicurazione sanitaria per il cane non dovrebbe mai essere in discussione. I nostri cani, infatti, sono parte integrante delle nostre famiglie e avere la certezza che possano essere protetti e curati è una sicurezza sia per noi che per loro.
Il consiglio è quello di affidarsi a compagnie solide, prediligendo quelle che mettono nero su bianco tutte le condizioni della polizza direttamente sul sito, nell’area dedicata al set informativo per il prodotto d’interesse, in cui devono essere riportate tutte le specifiche scritte in maniera trasparente e cristallina. L’altro suggerimento è quello di selezionare compagnie che possono gestire tutto l’iter della pratica online, perché più veloce e rapida nell’esecuzione e nell’eventuale modifica.
Al di là di questi dettagli, la polizza salute cane può realmente farci dormire sonni più sereni, rassicurandoci sul fatto che il nostro fedele amico a quattro zampe, sarà trattato con le migliori cure veterinarie possibili e non “trascurato” per colpa di fattori economici.
In qualità di componente della famiglia, il nostro cane, merita un’assicurazione sanitaria che copra eventuali infortuni e i più svariati incidenti di percorso che possano capitare. Stipulare un’assicurazione con la migliore compagnia, dopo un’attenta e oculata valutazione, sarà il migliore regalo che potremo fare al nostro piccolo amico!