Randi Ingerman racconta la sua malattia: 140 crisi di epilessia, dopo 8 anni di diagnosi

Randi Ingerman racconta il dramma dell'epilessia che le ha cambiato la vita, dovrebbe operarsi e togliersi un pezzo di cervello ma è rischioso. Oggi si batte per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa malattia

Pubblicato: 20 Marzo 2018 08:35Aggiornato: 20 marzo 2018 22:53

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Randi Ingerman, 50 anni compiuti lo scorso 13 novembre, è sparita dalle scene ormai da anni a causa di gravi problemi di salute che solo dopo molto tempo si è scoperto essere epilessia dovuta a una malformazione del lobo temporale sinistro. La Ingerman ha dichiarato: “Dovrei operarmi e togliermi un pezzo di cervello ma per ora, visti rischi ed effetti collaterali dell’operazione, ho detto di no”.

Recentemente Randi è tornata a parlare della sua malattia, l’epilessia: “Ho avuto la prima crisi epilettica nel 2006 mentre partecipavo a un reality, e da allora ne ho avute oltre 140: in media, una al mese. Ho cercato per anni una terapia, girando le migliori cliniche e incontrando i migliori dottori. Qualcuno mi ha anche consigliato di rivolgermi a uno psichiatra”.

Solo dopo 8 anni di sofferenze e ricerche vane, la modella americana ha ricevuto una diagnosi grazie a una dottoressa che ha capito che si trattava appunto di: “Epilessia causata da malformazione del lobo temporale sinistro”. Oggi Randi Ingerman è impegnata a raccontare il suo calvario per sensibilizzare le persone sul tema dell’epilessia. La modella è infatti diventata ambasciatrice dalla Fie, Federazione italiana epilessia. In tal senso, lavora per far conoscere la malattia ed evitare che si usi un linguaggio discriminante.

Come ricorda la Fie sull’epilessia pesano: “In modo importante, oltre all’assenza di cure efficaci per almeno una paziente su 3, una grave disinformazione che orienta in modo negativo l’atteggiamento sociale verso chi ne soffre”.

La stessa Ingerman tempo fa aveva dichiarato che dopo i primi attacchi si è: “Ritrovata imbottita di medicinali, in preda alle paranoie, sola e costretta a stare in casa”. Da allora tutto è cambiato, tormentata dalle crisi epilettiche.  In un’intervista a Vanity Fair la modella ha dichiarato di prendere “un olio di canapa prodotto in America perfettamente legale, contenente Cbd. Ne metto un po’ sotto la lingua tre volte al giorno. È come se il Cbd rilassasse tutti i recettori del cervello. Da quando lo prendo, non ho avuto crisi. Speriamo continui così”.

La vita della modella è stata segnata da eventi tragici, l’impossibilità di avere figli dopo tre aborti, la morte della nipotina dopo essere stata allattata al seno dalla madre sieropositiva e la morte del fratello per overdose. Negli ultimi tempi Randi è riuscita a ritrovare la serenità, come ha raccontato lei stessa: “Adesso lavoro tanto. Ho una linea di cosmetici e una di accessori per la cucina. Scrivo, suono il flauto, cucino. Sto ricominciando a uscire di più e sono tornata in palestra, dove ho ritrovato vecchi amici. A volte prendo il taxi o la metro, ma mai da sola”.

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