Novella Benini: ecco chi è la donna di Cesare Prandelli

Nobili origini, divorziata, ex di Chicco Testa. E classe da vendere. Identikit della compagna del mister

Pubblicato: 26 Marzo 2019 06:00Aggiornato: 7 luglio 2022 09:54

Alessandra Del Re

Giornalista esperta di Costume&Società

Scrive per necessità e passione. Ama le storie degli altri, famosi e non, leggerle e raccontarle

A meno che non seguiate il calcio, poco saprete di Novella Benini (classe 1971). Qualcuna di voi probabilmente non ha la più pallida idea di chi sia. Si tratta della First Lady della Nazionale, la compagna dell’ex  CT Cesare Prandelli, oggi allenatore del Genoa. Lei è la donna che è riuscita a far battere il cuore del mister dopo la morte della moglie Manuela Caffi, spentasi nel 2007 dopo una lunga malattia. Una parentesi molto dolorosa nella vita di Prandelli: Manuela, che gli aveva dato due figli (Niccolò e Carolina) si era ammalata nel 2004.

L’allenatore lasciò la panchina della Roma per assistere la sua donna e come è facile immaginare uscì da quel calvario distrutto. «Ha finito di soffrire», disse quando lei se ne andò. Una frase tanto semplice ma che tanto bene può farci capire quanto dolore ci sia stato nei tre anni di malattia.

Nel 2010 Prandelli ritorna a vivere: conosce Novella Benini, di circa vent’anni più giovane. Novella si era separata tre anni prima dal marito Guglielmo Salvestrini, papà di suo figlio Bonaccorso, 10 anni. Un nome tanto altisonante è presto spiegato dalle origini di Novella, che appartiene a una nobile famiglia fiorentina.

L’abbiamo presentata come una First Lady, ma a dire il vero lei non ci si vede tanto nel ruolo. «Be’, alla mia età dire girlfriend saprebbe un po’ di zitella, ma non mi sento proprio una first lady», ha dichiarato in un’intervista a La Gazzetta.

L’unica cosa che Prandelli non sopporta di lei? «Succo di cavolo nero e cetrioli di prima mattina. Una schifezza che cerca da tempo di farmi ingurgitare. Dice che fa bene alla pelle…», ha detto lui stesso a Vanity Fair.

Non è classificabile tra le wags italiane, Novella. Perché, non ce ne vogliano le altre, la Benini di classe ne ha da vendere. Con un tocco di originalità: sfoggia un piercing al naso, un anellino. «Il brillantino sarebbe stato banale», scherza.

Racconta Prandelli: «Quando l’ho portata a casa per la prima volta, a Orzinuovi, e in famiglia c’è una zia che da tutta la vita parla esclusivamente dialetto bresciano, mia madre l’ha accolta con calore, travolgendola di attenzioni e parole. A un certo punto si è fermata, mi ha guardato e mi ha detto: Cesare, la capis o la capis mia …?!». E Novella risponde: «Capivo, eccome se capivo…». Chissà se si sposeranno. Per ora vivono insieme e non hanno ancora parlato di matrimonio.

Il mister della sua Novella e il rapporto col calcio dice: “Novella? Non lo vede il calcio, ma ha dei flash. Viene alla sua prima partita e mi parla di Jorgensen. “È il più importante che hai”, mi fa. La guardo allibito. C’erano tanti campioni in quella FiorentinaMutuToniMontolivo…ci aveva azzeccato in pieno. Un ragazzo straordinario per la serietà, la capacità di aggregazione. Uscivo dallo spogliatoio, ma era come se restassi. C’era lui”.

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