C’è solo una cosa che può vincere sulla morte e quella è l’amore. Sì perché il sentimento più forte e potente del mondo non conosce limiti spazio-temporali, ma soprattutto non si arrende davanti alle distanze, né tanto meno svanisce nell’assenza dell’altro.
Lo sa bene Ângela Ferreira che, quattro anni fa, ha dovuto dire addio a Hugo: l’amore della sua vita, morto nel 2019 a soli 29 anni a causa di un tumore. L’uomo ha lasciato in eredità a sua moglie quello che era un sogno condiviso: avere un figlio, e con un lascito ha autorizzato l’utilizzo del suo seme per concepire il bambino dopo il suo decesso.
Un desiderio, questo, che si è dovuto scontrare con una realtà molto diversa dalla volontà di Ângela e Hugo. In Portogallo, infatti, il sistema legale bandiva l’inseminazione post mortem, ma neanche la legge è riuscita a fermare la determinazione della donna decisa a portare avanti la volontà del marito, ma soprattutto a coronare il loro sogno d’amore.
La battaglia di mamma Ângela
Dopo la morte di Hugo, Ângela ha cominciato la sua battaglia contro il sistema legale vigente. Ma non era da sola, insieme a lei anche gli amici, i familiari e tutti i cittadini che hanno sposato la causa. La donna è riuscita a raccogliere in poco tempo oltre 100.000 firme con la volontà di cambiare le cose.
La proposta è arrivata in Parlamento, ma ancora una volta si è dovuta scontrare con gli oppositori. Nello specifico è stato il Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa ha respingere un eventuale disegno di legge, avanzando dubbi e incertezze legate all’eredità del nascituro.
La questione della fecondazione post mortem, però, è diventata di dominio pubblico in tutto il Paese fino a costringere il governo a prendere una decisione che è arrivata il 5 novembre del 2021. Il presidente portoghese ha così modificato la legge in vigore sulla Procreazione Medicalmente Assistita considerando valida anche la fecondazione post mortem tramite materiale genetico di donatori defunti.
La nascita di Hugo
Dopo una lunga battaglia, e una volta approvata la legge, Ângela si è sottoposta alla procedura dell’inseminazione artificiale utilizzando il liquido seminale del marito custodito tramite la crioconservazione. Dopo aver scoperto di essere incinta, la donna ha atteso 39 settimane per vedere realizzato il suo sogno e per poter abbracciare, per la prima volta, quel bimbo nato dall’amore che ha vinto su tutto.
Il 16 agosto del 2023, alle ore 11:09, è nato Hugo Guilherme Castro Ferreira. Il piccolo è venuto alla luce all’interno dell’Ospedale e Centro Materno Infantil del Norte, nella città di Porto. Pesa quasi 4 chili e assomiglia a suo papà, ed è il primo bambino concepito tramite fecondazione post mortem.
A darne l’annuncio è stata proprio mamma Ângela che attraverso il suo profilo Instagram ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine nei confronti di chi, in questi mesi, è restato al suo fianco permettendogli quindi di realizzare un sogno.
“Oggi il nostro mondo è diventato più luminoso: Guilherme è nato alle ore 11:09”, ha scritto la donna. Poi ha voluto dedicare un messaggio d’amore anche al suo Hugo: “Grazie amore mio per aver realizzato questo sogno. Ti amo oggi e ti amerò sempre”.