Cecilia Sala, la giovane giornalista italiana detenuta in Iran, è stata al centro di una vicenda delicata che ha tenuto con il fiato sospeso il nostro Paese. Era infatti stata arrestata in Iran e tenuta per circa tre settimane in cella, in difficili condizioni, come da lei stessa testimoniato. Cecilia Sala è stata poi rilasciata mercoledì 8 gennaio, tra la grande gioia dei suoi genitori, Elisabetta Vernoni e Renato Sala.
Due figure lontane dai riflettori, ma di grande spessore umano e professionale, che si sono trovate più che mai unite nel proteggere e supportare loro figlia nel momento più difficile.
La mamma di Cecilia Sala: Elisabetta Vernoni
Elisabetta Vernoni è una figura che si distingue per la sua professionalità e il suo spirito combattivo. Piemontese di nascita e romana d’adozione, si è laureata in Filosofia a Milano, costruendo una carriera solida nel settore delle risorse umane.
Ha ricoperto ruoli di grande rilievo, come quello di direttrice delle risorse umane per FM Logistic e di responsabile dello sviluppo manageriale in Kraft Foods Italia. Un percorso che evidenzia la sua capacità di combinare competenze strategiche e una visione umana del lavoro.
Oltre alla carriera, Elisabetta è anche un’attivista per l’ambiente, esprimendo un impegno personale verso le cause sociali. Durante i giorni difficili dell’arresto, ha mostrato una compostezza straordinaria, definendosi “un soldato” accanto alla figlia Cecilia Sala.
“Non piango, non frigno e non chiedo tempi”, ha dichiarato, mostrando una determinazione che ispira. Tuttavia, il lato materno era emerso nella sua preoccupazione per le condizioni di Cecilia, come quando ha chiesto: “Ha un cuscino pulito su cui appoggiare la testa?”. Una domanda che rivela l’angoscia di una madre davanti all’impossibilità di confortare la propria figlia. Poi, al momento del rilascio, la sua è stata una felicità travolgente. Ha detto: “Sono felice. Me l’aspettavo. Volevo mandarle un altro pacco in prigione, ma me lo sentivo che sarebbe stata liberata e non l’ho fatto”.
Renato Sala, il padre della giornalista
Renato Sala, padre di Cecilia, è un importante manager del settore bancario, con un curriculum che testimonia la sua eccellenza nel campo della finanza. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha intrapreso una carriera che lo ha portato a rivestire ruoli di alto profilo, come quello di senior advisor per l’Italia di J.P. Morgan International Bank. Attualmente, è amministratore indipendente di Banca Monte dei Paschi di Siena, dove partecipa attivamente ai comitati per le nomine e le remunerazioni.
Renato Sala non è solo un uomo di finanza, ma anche un filantropo. È tra i soci fondatori del Canova Club di Milano, un’iniziativa che riunisce professionisti e imprenditori per promuovere cultura, amicizia e solidarietà. Questo lato umano di Sala emerge anche nella gestione della vicenda della figlia. In quei giorni difficili, ha rappresentato il collegamento tra Cecilia e l’opinione pubblica internazionale, lavorando instancabilmente per sollecitare attenzione sul caso.
“Sono orgoglioso di lei”. Sono queste le parole del papà di Cecilia, Renato Sala, rilasciate subito dopo aver appreso che la figlia stava tornando in Italia. “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale”,
Una famiglia unita di fronte alla prova più difficile
Elisabetta e Renato hanno fatto appello al silenzio stampa durante i giorni più complicati, sottolineando l’importanza di riservatezza e discrezione per facilitare il rilascio di Cecilia.
In una lettera inviata a Il Foglio, hanno scritto: “La situazione di nostra figlia è complicata e molto preoccupante. Per riportarla a casa sono necessari, oltre agli sforzi delle autorità italiane, anche riservatezza e discrezione”. Parole che mostrano non solo la loro preoccupazione, ma anche la loro fiducia nelle istituzioni. I due genitori hanno tenuto duro, fianco a fianco, sostenendo la professionalità e l’umanità della figlia e, soprattutto, gioendo insieme al suo rilascio, che ha fatto tirare un respiro di sollievo e gioia a tutta Italia.