Forse i bambini non sanno descrivere i lineamenti del suo volto, ma ricorderanno per sempre la sua voce, perché era quella aveva animato il potente orco verde dal cuore d’oro che tutti conosciamo e tantissimi altri personaggi dei cartoni animati che hanno caratterizzato la loro infanzia. E ora quella voce, quella di Renato Cecchetto non c’è più, perché l’attore e doppiatore italiano si è spento all’età di 70 anni a seguito di un incidente stradale.
Una notizia che lascia sgomento e dolore, ha affermato Omar Barbierato, sindaco di Adria, attraverso la sua pagina Facebook, in un cordoglio di cui si è fatto portavoce per la comunità della città alla quale l’attore e la sua famiglia erano legati indissolubilmente. Allo stesso cordoglio si sono uniti i cittadini dell’Italia intera, quelli che lo conoscevano bene e quelli che avevano imparato a farlo seguendo i successi della sua carriera.
Era nato proprio lì, ad Adria, Renato Cecchetto, il 28 ottobre del 1951. Quella città alla quale è sempre rimasto legato che, però, a un certo punto ha dovuto lasciare per inseguire i suoi grandi sogni, quelli che lo hanno condotto verso il mondo dello spettacolo dove poi è restato.
Così è arrivato a Roma e si è iscritto all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico, lì si è diplomato per intraprendere la carriera di attore teatrale, televisivo e quella di doppiatore.
Terminati gli studi ha iniziato a calcare i palcoscenici dei teatri italiani, non lasciandoli più. Poi ha iniziato a dominare la scena sul piccolo schermo. Nella sua carriera è stato scelto da Mario Moncelli, Marco Ferreri, e poi ancora Carlo Vanzina e Neri Parenti e molti altri registi per recitare sul set di alcuni dei film più iconici della televisione italiana. Renato Cecchetto è apparso in Amici miei – Atto IIº, Fracchia la belva umana, Parenti serpenti e Pierino colpisce ancora.
Ma è stato anche un grandissimo doppiatore. Ha dato la voce a Shrek, nell’omonimo film, e poi ancora a tantissimi altri personaggi delle pellicole Disney Pixar. È stato anche Cleveland Brown a partire dall’undicesima stagione de I Griffin. Tra apparizioni televisive e doppiaggi è stato coinvolto in circa 80 pellicole, e nel corso dei suoi 30 anni di carriera non ha mai abbandonato il suo primo amore, il teatro.
Non ha solo recitato, ma si è occupato anche della regia. Nel 2012, infatti, ha portato in scena al Teatro Spazio Uni di Roma lo spettacolo La moglie del Fornaio di Marcel Pagnol. Due anni dopo, invece, ha diretto la prima nazionale Physique des rôles di Miriam Spera al Teatro Trastevere di Roma.
E proprio a Roma, Renato, aveva trovato la sua seconda casa, quella in cui viveva con sua moglie Miriam e suo figlio. Tutti lo conoscevano, tutti lo ammiravano, nella capitale e nella sua Adria che non ha mai dimenticato. Ma è nella città eterna che, a seguito di un incidente, non ce l’ha fatta.
Ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma per le lesioni gravi subite in quell’incidente in scooter, il 23 gennaio 2022 Renato Cecchetto si è spento.