Orecchioni in gravidanza: come affrontarli con i consigli del ginecologo

Avete appena scoperto di essere in attesa? Allora dovete sapere che, durante i nove mesi di gestazione, bisogna essere particolarmente attente a non contrarre alcune malattie infettive. Ecco quanto ci ha detto un ginecologo.

Pubblicato: 21 Febbraio 2024 10:35

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Durante i tre trimestri della gravidanza, l’attenzione verso le malattie infettive che potrebbero colpirci, deve essere molto alta: tra queste gli orecchioni. Le malattie infettive vanno trattate con estrema cura, a causa delle conseguenze che possono avere sia su di noi, donne in attesa, che sul feto.

In questo articolo ci concentreremo sugli orecchioni in gravidanza, con l’aiuto del dottor Antonio Simone Laganà, ginecologo.

Gravidanza: le malattie infettive

Se vi siete trovate in mano un test di gravidanza con risultato positivo, sappiate che vi aspetteranno settimane e mesi di controlli, al fine di accertarsi che i trimestri si susseguano senza criticità per mamme e bambini/e. Un iter ben preciso che stilerà di volta in volta il vostro ginecologo/a.

Tra le principali domande di screening che vi saranno poste durante la prima visita, è se abbiate o meno contratto in precedenza malattie come morbillo, varicella, rosolia (elenco puramente esemplificativo, non esaustivo). Infatti, il professionista sovente prescrive degli esami ad hoc per verificare se abbiate nel sangue gli specifici anticorpi.

Se non avete preso la rosolia, ad esempio, vi potrà essere eseguito gratuitamente il vaccino relativo, al fine di preservarvi da una delle tante malattie infettive che, in gravidanza, possono avere conseguenze più o meno gravi su di voi e sul feto, anche in base al trimetre nel quale dovessero colpirvi.

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, per malattia infettiva si intende “una patologia causata da agenti microbici che entrano in contatto con un individuo, si riproducono e causano un’alterazione funzionale: la malattia è quindi il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario e l’organismo estraneo. I germi che causano le malattie infettive possono appartenere a diverse categorie e principalmente a virus, batteri o funghi”.

Inoltre, esso evidenzia le differenze fra le diverse malattie infettive, in base alla trasmissibilità, come ad esempio molto contagiose e non contagiose, mentre in base alla suscettibilità della popolazione si distinguono in tre forme: epidemica, endemica o sporadica.

In molti casi, dopo aver contratto la malattia ed in base alla patologa, si diventa immuni.

La vaccinazione, invece, come si evince in alto, rimane una forma di immunizzazione artificiale, che protegge gli individui che non hanno mai sviluppato l’infezione.

“Le principali malattie infettive, che se contratte durante il periodo gestazionale potrebbero causare problemi alla madre e al feto, sono: citomegalovirus, rosolia, toxoplasmosi, parotite (orecchioni), varicella, morbillo”. Ricordiamo, per quanto riguarda la toxoplasmosi che, oltre una serie di accorgimenti che vi saranno indicati anche nella dieta, qualora non si sia immuni, sarà necessario ripetere più volte il relativo esame del sangue, durante i trimestri di gestazione, al fine di verificare che non la si sia contratta.

Sarà il vostro/vostra professionista di fiducia ad approfondire al meglio queste ed alte patologie, e a darvi eventualmente indicazioni in merito. Per questo, rimane importante scegliere una persona con la quale creare un saldo rapporto di fiducia, una persona disponibile al dialogo e verso i nostri dubbi, in quanto lui/lei sarà il punto di riferimento per i nove mesi che attendono ogni futura mamma.

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Orecchioni in gravidanza: cause, sintomi, cura, secondo il ginecologo

Orecchioni in gravidanza: cause e sintomi

Abbiamo chiesto al dottor Antonio Simone Laganà, le cause ed i sintomi degli orecchioni.

“La parotite (orecchioni) è causata da un virus (Paramyxovirus) che si trasmette per via respiratoria, tramite le goccioline emesse nell’aria dalla persona infetta, con la tosse e gli starnuti o per contatto diretto con le secrezioni nasofaringee infette. I sintomi degli orecchioni possono essere malessere generale con cefalea, febbre, dolori muscolari, dolore durante la masticazione e la deglutizione, a causa del rigonfiamento delle ghiandole parotidi e talvolta nausea e inappetenza”.

Dunque, si tratta dei sintomi tipici della malattia, a prescindere da quando se ne soffra. La differenza è nei rischi che ovviamente saranno diversi in base a chi ne venga colpito: uomo, donna e gravida. Il periodo più critico, dal punto di vista della donna in gravidanza, rimane il primo trimestre, in quanto la malattia può causare anche un aborto spontaneo.

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Orecchioni in gravidanza: cause, sintomi, cura, secondo il ginecologo

Orecchioni in gravidanza: rimedi

Che si tratti di una malattie infettiva come quelle elencate in alto o di una febbre stagionale, prima di prendere qualsiasi tipo di farmaco, è importante confrontarsi con il/la ginecologo/a. In base al nostro stato, avendo be presente il nostro quadro clinico, potrà offrici il miglior consiglio e provvedere alle necessarie e specifiche prescrizioni.

Abbiamo chiesto a Laganà, come si possano curare gli orecchioni in gravidanza, ma ovviamente  l’indicazione generale che ci ha fornito non sostituisce il confronto necessario da avere con il proprio professionista.

“In gravidanza è possibile utilizzare gli antipiretici che hanno anche una parziale azione antidolorifica. Si raccomanda il riposo e si consiglia, nella fase acuta, di non consumare alimenti solidi o aspri, che possono provocare dolore, a causa delle parotidi infiammate”.

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