Morbillo in gravidanza: cause, sintomi e cura

Cosa fare quando si contrae il morbillo in gravidanza? Ecco cause della malattia, sintomi e rimedi

Pubblicato: 8 Gennaio 2017 01:43

DiLei

Redazione

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Durante la gravidanza alcune malattie infettive possono essere particolarmente pericolose, fra queste c’è senza dubbio la varicella e la rosolia, mentre il morbillo, nonostante le opinioni più comuni, non causa particolari problemi. I rischi sono presenti ovviamente, ma non sono così alti come nel caso delle altre malattie. Inoltre la maggior parte delle donne contrae il virus del morbillo durante l’infanzia, divenendo di fatto immune dalla malattia.

Contrarre il morbillo in gravidanza

Nonostante queste premesse il morbillo in gravidanza va sempre curato e tenuto sotto controllo. Sin da quando si manifestano i primi sintomi della malattia, sarà indispensabile sottoporsi ad una serie di esami e ad un trattamento a base di immunoglobuline.

Rischi del morbillo durante la gravidanza

Le donne che contraggono il morbillo in gravidanza non rischiano particolari problemi nè per la propria salute nè per quella del bambino. Nel caso di questa malattia infatti è molto difficile che il virus riesca ad arrivare al feto, sorpassando la barriera protettiva costituita dalla placenta. Nonostante ciò esiste pure sempre una piccola percentuale di rischio che il morbillo possa arrivare al feto, provocando un aborto spontaneo.

La possibilità che il piccolo contragga il morbillo è maggiore se la donna contrae la malattia nelle ultime tre settimane di gravidanza, in questo caso il bambino dopo la nascita potrebbe addirittura ammalarsi di polmonite, una complicazione molto seria che provoca un alto tasso di mortalità nei neonati.

Recenti studi hanno dimostrato come il morbillo contratto durante la gravidanza possa provocare nel nascituro il morbo di Crohn. Si tratta di una particolare patologia dell’intestino che si manifesta intorno ai 20 anni e provoca problematiche non mortali, ma comunque debilitanti.

Cura del morbillo in gravidanza

Le donne incinta che sono state contagiate dal morbillo durante la gravidanza dovrebbero contattare il proprio medico. Solitamente l’esperto provvederà a prescrivere una serie di trattamenti con immunoglobuline da fare entro 72 ore dal contagio. Per quanto riguarda le donne che partoriscono durante il periodo di incubazione oppure quando la malattia è in fase acuta (il momento più pericoloso) dovrebbero stare lontane dal bambino per un primo periodo. In caso di morbillo del fratello minore, il nato da madre recettiva è opportuno che venga trattato con immunoglobuline.

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