A sei mesi di vita il colore degli occhi è definitivo?

Il colore degli occhi dei neonati non è quello definitivo, ma cambia nei primi mesi in base alla produzione di melanina. Ecco alcune considerazioni ed alcuni consigli della pediatra per proteggerli.

Pubblicato: 21 Marzo 2024 13:20

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Il colore definitivo degli occhi dei nostri figli è spesso oggetto di scommesse tra le famiglie coinvolte. C’è chi intravede una pagliuzza azzurra, perché una lontana zia aveva gli occhi chiari e chi, armato di pazienza, attende il passare dei mesi evitando pronostici inutili!

Sì, perché anche se non si rivela subito alla nascita, il colore degli occhi dei bambini/bambine è in realtà già deciso e scritto nei geni trasmessi dai genitori al momento del concepimento. Quello che, quindi, vedremo all’inizio, potrebbe non avere nulla a che fare con il loro colore definitivo. In questo articolo approfondiremo perché cambia e quando il colore degli occhi dei bambini/e diventa definitivo, perché, e come proteggerli.

Il colore degli occhi nei neonati

Il colore definitivo degli occhi risente della melanina, pigmento che, come sappiamo in quanto è lo stesso che influenza la nostra abbronzatura, viene prodotto con l’esposizione ai raggi ultravioletti. Come possiamo ben immaginare, il raggi solari non raggiungono il bambino/a nella sua vita uterina, per questo il suo colore cambierà successivamente. Ecco, quanto ci dice la dottoressa Giulia Giacomini, pediatra, a proposto del variare del colore degli occhi nei bambini/e.

“Si chiama iride il tessuto colorato dell’occhio. Nei primi mesi di vita il suo colore può variare, ma, generalmente, diventa definitivo intorno all’età di 6-9 mesi. La modifica del colore degli occhi è legata alla presenza di melanina, un pigmento prodotto dalle cellule dell’iride. Nei primi mesi di vita la produzione della melanina varia molto pertanto è possibile assistere ad un cambiamento del colore degli occhi rispetto alla nascita. Alcuni bambini nascono con gli occhi più chiari perché producono meno melanina, mentre altri possono nascere con occhi scuri e poi schiarirli gradualmente”.

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Quando e perché cambia il colore degli occhi dei neonati

Come capire se mio figlio avrà gli occhi azzurri

Proprio a causa del colore iniziale, molto chiaro, alcuni genitori fremono dalla voglia di sapere quale sarà il colore definitivo degli occhi dei propri figli/e. Alcuni considerano tutte le sfumature dei colori chiari, un plus per la bellezza dei piccoli, in quanto meno comuni di quelli scuri. Altri, invece, prediligono la maggiore profondità ed intensità di quelli scuri. Ma siamo certamente in un campo assai soggettivo e, sul quale, pur volendo, non possiamo intervenire, per fortuna!

Se un genitore ha gli occhi chiari e l’altro scuri, il figlio ha le stesse probabilità di ereditare l’una o l’altra caratteristica, come del resto, potrebbe capitare che il colore sia quello dei nonni. A decidere sono i geni trasmessi e lo hanno fatto ben prima che potessimo incrociare per la prima volta gli occhi di nostro figlio/figlia.

Nell’iride esistono due diversi tipi di pigmento: quello profondo e quello superficiale. Il primo si caratterizza per una scarsa quantità di melanina e dà un colore azzurro; nel secondo, la melanina è più concentrata e determina i colori più scuri come il marrone, il verde o il grigio. Sarà, in definitiva, responsabile degli occhi scuri, una forte concentrazione di melanina, mentre la scarsità di questa sostanza sarà alla base di tutti i colori molto chiari.

Per conoscere cosa i geni hanno deciso per i nostri figli, sarà necessario attendere anche l’anno. Come detto dalla dottoressa, in genere, il colore degli occhi diventa definitivo intorno ai 6-9 mesi, ma qualche variazione può avvenire anche più tardi.

Occhi chiari: sono più sensibili?

Lo abbiamo certamente sentito dire: gli occhi chiari sono più sensibili di quelli scuri. Abbiamo chiesto alla dottoressa Giacomini se si tratta di una leggenda o se questa asserzione risponde al vero.

“Il colore degli occhi non determina direttamente maggiore o minor sensibilità agli stimoli esterni. Tuttavia, è noto che le persone con occhi più chiari possono essere più sensibili alla luce intensa rispetto a coloro che hanno occhi scuri, poiché hanno meno pigmento per assorbire la luce”.

Del resto, se ci pensiamo bene, questa sensibilità alla luce, legata al colore chiaro degli occhi, è la stessa che riguarda coloro che hanno una pelle più chiara. Alla base di tale caratteristica vi è ancora una volta la percentuale di melanina. Non c’è nulla di allarmante, basta, per quanto riguarda gli occhi, proteggerli con degli occhiali da sole, non solo se siamo al mare, in estate, come del resto facciamo con la pelle dei bambini con apposite creme.

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Quando e perché cambia il colore degli occhi dei neonati

Come proteggerli e quando la prima visita

A proposito di protezione, al di là del fototipo, è importante prendersi cura degli occhi dei bambini. Ecco cosa ci suggerisce Giacomini.

“Per prendersi cura al meglio degli occhi dei bambini è importante mettere in campo alcune precauzioni. Tra queste le più importanti sono quella di evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore di punta, e utilizzare cappelli e occhiali da sole quando il bambino è all’aperto”.

Non dobbiamo trascurare la vita cittadina o la stagione invernale: gli occhi, come la pelle, sono soggette ai raggi, anche in città o in presenza di nuvole. Quindi cerchiamo di prevenire i danni derivanti da un’esposizione non filtrata, dei raggi solari.

In un’ottica preventiva, è sempre meglio fare anche una vista oculista non dopo i 5 anni di età e, poi, come suggerito dagli specialisti, in assenza di patologie che potrebbero richiedere terapie e dunque controlli ravvicinati, continuare a farne una l’anno.

È proprio con l’inizio della scuola primaria, con i primi esercizi da svolgere, con la necessità di guardare e leggere alla lavagna, che i piccoli si accorgono di avere mal di testa, di far fatica a mettere a fuoco. Per questo, averli sottoposti ad una vista oculista ci aiuta a capire come agire.

Inoltre, si consiglia una visita oculistica neonatale, quando c’è una familiarità con alcune patologie dell’occhio. Mentre, in tutti gli altri casi, l’associazione Internazionale per la Riabilitazione Visiva dell’Infanzia consiglia addirittura di farla a sei mesi di vita.

Parlando invece di occhiali da sole, quando andremo ad acquistarli, non trascuriamo la qualità delle lenti, in favore di un design accattivante per i bambini. In commercio, è possibile trovare un buon compromesso tra stile e qualità, senza dover accontentarsi di prodotti che potrebbero non essere all’altezza della protezione promessa e comunque necessaria. Confrontiamoci con il nostro/a pediatra in caso di dubbi.

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