Wicca: che cosa c’è sull’altare del praticante

Scopriamo quali sono gli oggetti tradizionali che fanno parte dell’altare dei praticanti Wicca, dalla bacchetta fino al calderone

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Redazione

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La Wicca è una religione che affonda le sue radici nei culti pagani pre-Cristiani e non disdegna l’utilizzo di oggetti e strumenti che possano in qualche modo omaggiare e rendere grazie alle divinità. Entrando nella casa di chi pratica la Wicca, non è raro trovare quello che viene comunemente definito altare, ovvero un ripiano – che può anche essere una cassettiera – su cui vengono apposti tutti gli strumenti per i rituali e le offerte per ringraziare le divinità ovvero, nel caso della Wicca, il Dio e la Dea.

L’altare è un piccolo luogo di culto che viene normalmente installato nella casa dei praticanti, in un luogo luminoso e sempre a portata di mano. L’obiettivo è quello di avere un luogo sicuro, piacevole alla vista, dove la mente può rilassarsi e contemplare i valori della religione Wicca sentendosi a casa. L’altare è un luogo sacro e, se normalmente viene collocato in un posto fisso, potrebbe anche essere itinerante e spostarsi per tutta l’abitazione: pensiamo ad esempio a un praticante che conviva con inquilini curiosi. L’altare è un processo creativo e dev’essere vissuto: non esiste un altare “finito” proprio perché esso si evolve, cresce e si modifica in armonia con le stagioni e con il proprio legame alle divinità Wicca. A volte l’altare è meno evidente di quanto non si pensi, e viene abilmente camuffato all’interno dell’arredamento perché l’occhio non allenato non possa riconoscerlo.

Ma che cosa c’è su uno di questi altari? Partiamo dal presupposto che ognuno è libero di vivere la Wicca come meglio desidera, e che l’altare non è un’abitudine circoscritta solo ai seguaci della stessa. Ogni altare è diverso, unico, personalizzato e descrive chi lo ha creato attraverso la scelta degli oggetti e dei colori utilizzati.

Non esiste un elenco specifico di elementi che compongono un altare proprio perché ognuno, nella sua interpretazione religiosa, è libero di mettere sull’altare ciò che meglio desidera. Anche le cose più impensabili, come i dischi musicali, i fumetti o vecchi ricordi. Elenchiamo però alcuni degli oggetti che, normalmente, sull’altare non mancano proprio mai, e che vi permetteranno di riconoscere a vista un seguace della religione Wicca in tutte le sue declinazioni moderne.

Oltre a questi elementi importanti, non possiamo dimenticare le candele decorate e le offerte, che vengono spesso rinnovate e rappresentano i doni e i piccoli pensieri che il credente rivolge alla sua religione nel quotidiano. Le offerte spaziano molto e possono essere molto diverse tra loro: dai sassi alle piume fino al vino, alle erbe, fiori, sale, miele o quant’altro. L’importante è che essi siano una manifestazione del rispetto del praticante nei confronti del suo credo.

In poche parole, l’altare Wicca ha un nome altisonante e può, in molti casi, avere un aspetto misterioso. La realtà è che l’altare è un posto semplice, almeno per chi lo ha costruito, dove ogni singolo oggetto svolge una funzione precisa e ha un significato specifico, chiarissimo e importante, che collabora a materializzare l’idea che il praticante si è fatto del suo legame con la Wicca.

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