Sandro Ciotti, giornalista: biografia e curiosità

Sandro Ciotti è stato un grandissimo radiocronista noto in particolare per la sua voce roca. Tutto quello che c’è da sapere sul giornalista

Pubblicato: 18 Ottobre 2016 12:20Aggiornato: 28 ottobre 2024 22:55

Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo

Sandro Ciotti è stato il radiocronista italiano più noto in assoluto, in particolare per quanto riguarda il mondo dello sport. Suo marchio di fabbrica era la voce rauca che lo rendeva subito riconoscibile. Il giornalista viene definito un intellettuale prestato alla radio e un musicista sopraffino prestato al Festival di Sanremo. È stato anche un ottimo giocatore di calcio, arrivato ai piedi della serie A. Qualche infortunio e la considerazione che, come disse lui stesso, “nel mondo del pallone non circolassero troppi libri, lo portarono a cambiare strada e a dedicarsi a ciò che lo ha reso famoso e indimenticabile. Curiosità, carriera e vita privata di Sandro Ciotti.

Le origini di Sandro Ciotti

Alessandro Ciotti , detto Sandro, nasce a Roma il 4 novembre del 1928 ed è figlio del giornalista Gino Ciotti che muore prematuramente quando il ragazzo ha 15 anni. Si diploma al liceo classico e poi si unisce alle giovanili della squadra calcistica della Lazio, ricoprendo il ruolo di difensore e di mediano. Milita anche nell’Ancona e nel Forlì prima di cambiare strada anche a causa di alcuni infortuni. Nello stesso periodo in cui gioca a calcio, si iscrive all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per imparare a suonare il violino.

Al giornalismo arriva nel 1954 quando comincia a collaborare a Paese Sera, il Messaggero e Il Giornale d’Italia. Dopo aver partecipato a diverse rubriche radiofoniche, tra cui Mondorama, Voci dal mondo, Schermi e ribalte, Telescopio e Novità da vedere, nel 1956 esordisce come conduttore in “K.O. Incontri e scontri della settimana sportiva”, una delle prime trasmissioni di satira musicale e sportiva.

La carriera come radiocronista di Sandro Ciotti

Due anni più tardi, nel 1958, Ciotti diventa un inviato stabile per la Rai, per la quale realizza varie rubriche di successo come L’uomo del giorno per la trasmissione Domenica Sport, L’angolo del jazz, Il film all’italiana, Il liscio. Per otto anni consecutivi conduce con Lello Bersani la prima rubrica radiofonica interamente dedicata al cinema, Ciak. In questi anni è un prolifico narratore, soprattutto di sport e di musica, raccontando al microfono oltre 2400 partite di calcio, 14 Olimpiadi, 15 edizioni del Giro d’Italia, 9 Tour de France e ben 40 Festival di Sanremo.

Nel 1968 tiene una interminabile radiocronaca della durata di ben 14 ore in diretta sotto la pioggia alle Olimpiadi di Città del Messico. Il giorno dopo si sveglia completamente afono. L’esperienza sotto l’acqua gli causa un edema alle corde vocali non curabile senza un intervento chirurgico rischioso. Teme di dover rinunciare alla già iniziata brillante carriera come radiocronista ma continua e così la sua voce rauca diventa unica e caratteristica, grazie anche alla sua “auto-prescrizione” quotidiana di 40 sigarette americane senza filtro.

Il programma diventato iconico: Tutto il calcio minuto per minuto

Dal 1960 Sandro Ciotti è uno dei radiocronisti di Tutto il calcio minuto per minuto, programma nel quale resta fino al 1996 diventando voce storica della trasmissione. All’inizio segue principalmente Roma e Lazio. Uno dei momenti più riconoscibili è rappresentato dal celebre “Scusa Ameri!” che pronuncia quando interrompe il collega dal campo centrale per fornire aggiornamenti su un risultato o descrivere un’azione cruciale. Il 12 aprile 1970 comunica in diretta la storica conquista matematica del primo scudetto del Cagliari.

Secondo alcune fonti, quando il 20 maggio 1973 annuncia, al minuto 87, il gol vincente di Cuccureddu, calciatore della Juventus, che consegna lo scudetto ai bianconeri dopo un rocambolesco finale, la trasmissione raggiunge il picco massimo di audience per un episodio stimato in circa 23 milioni di ascoltatori.

Il 12 maggio 1996 conclude la sua ultima radiocronaca con la partita di campionato Cagliari-Parma alla fine della stagione 1995-1996. In quell’occasione ha interrotto il collega per esprimere gratitudine ai radioascoltatori con un toccante messaggio: “Scusa Provenzali, soltanto dieci secondi per dire che quella che ho appena tentato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca per la Rai. Un grazie affettuoso a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno”.

La carriera televisiva e La domenica sportiva

Nel 1970 debutta in televisione, in una particolare veste tra telecronista e disc jockey, nel programma intitolato Il Telecanzoniere. Nelle sei puntate, guida i telespettatori alla scoperta dei cantanti del panorama musicale italiano dell’epoca.  Con il suo inconfondibile e arguto stile, introduce e commenta le canzoni eseguite dal vivo sul palco e ha l’occasione di conoscere tantissimi artisti come Gianni Morandi e Patty Pravo. Nel 1976 dirige il film documentario Il profeta del gol, un ritratto completo di Johan Cruijff, offrendo riprese intime e ravvicinate del calciatore.

Nel 1986 gli viene offerta la conduzione di La Domenica Sportiva, programma che presenterà per ben otto edizioni, dal 1986 al 1991 con Maria Teresa Ruta, poi fino al 1993 con Bruno Pizzul e Simona Ventura. Il 3 settembre 1989, durante la trasmissione, annuncia la tragica morte dell’ex calciatore 36enne Gaetano Scirea, avvenuta in seguito a un incidente automobilistico in Polonia.

Tempo dopo la moglie dell’atleta, Mariella Cavanna, rivelerà di aver “appreso la notizia della sua morte da Sandro Ciotti alla Domenica Sportiva. Io ero a casa di Anna, la moglie di Zoff. Mio figlio Riccardo aveva 12 anni ed era a casa dei nonni”.

Il 18 luglio 2003 Ciotti muore a Roma, all’età di 74 anni, dopo una lunga malattia. Al funerale Sergio Zavoli ha sottolineato come Ciotti abbia elevato il mestiere di cronista a forma d’arte: “… ha sempre messo del suo. Non ha mai fatto da semplice mediatore”.

Curiosità e vita privata di Sandro Ciotti

Sandro Ciotti non si è mai sposato. Nel 1996 al settimanale Gente ha raccontato che “è stata, in qualche modo, la vita a scegliere per me, impedendomi, per varie vicissitudini, di crearmi una famiglia. Comunque, ho avuto delle storie sentimentali. Il mio primo grande amore è stato una bruciante delusione, forse determinante nelle scelte che ho fatto in seguito”.

In realtà il telecronista ha avuto varie relazioni, ma non ha mai pensato di convolare a nozze. “So di avere una scarsa vocazione per la vita di coppia – ha detto in seguito – e, inoltre, ho un forte attaccamento a un bene che considero prezioso: la mia libertà. Una moglie si sarebbe sentita, per forza di cose, trascurata e di riflesso ne avrei sofferto anch’io. Lo ripeto, l’unico vero rimpianto è quello di non aver avuto un figlio”.

Pochi sanno che il padrino di battesimo di Sandro Ciotti è stato il poeta romanesco Trilussa. Nel 1964 ha avuto anche un’esperienza come paroliere, scrivendo insieme a Enzo Jannacci la canzone “Veronica”. La celebre espressione Clamoroso al Cibali!, spesso utilizzata nel contesto calcistico per indicare un risultato inaspettato, gli è stata per anni attribuita ma non ci sono prove che l’abbia effettivamente pronunciata.

In un’intervista Ciotti ha parlato dell’edema alle corde vocali svelando di aver tenuto “di dover cambiare mestiere, invece Sergio Zavoli e Paolo Rosi mi rassicurarono, spiegandomi che la raucedine sarebbe diventata una specie di marchio di fabbrica”. Nel 1996 Ciotti ha doppiato il radiocronista della partita di pallacanestro nella versione italiana della pellicola “Space Jam”.

Con il collega Ameri c’era una certa rivalità dovuta a differenze caratteriali e al fatto che Sandro ha sempre sofferto il fatto di essere “secondo campo”, non condividendo questa gerarchia. La prima radiocronaca alle Olimpiadi di Roma nel 1960 è stata di hockey su prato, sport di cui sapeva ben poco. Ciotti era noto per non prendere appunti o prepararsi i discorsi delle dirette. Non preparava nulla ed era il più preparato di tutti.

Il radiocronista è stato amico intimo di Luigi Tenco e fu lui a dare la notizia della morte durante il festival di Sanremo contestando la tesi del suicidio portata avanti dagli inquirenti. Viveva in una bella casa a Piazza Libertà, quartiere Prati a Roma. È stato un grande corteggiatore, ma selettivo nelle frequentazioni. La sua squadra del cuore è sempre stata la Lazio, forse proprio perché vi aveva giocato nelle giovanili per alcuni anni prima di avviare la sua carriera come radiocronista. Nel 1997 ha pubblicato la sua autobiografia “Quarant’anni di parole”. Sandro Ciotti è considerato uno dei più grandi radiocronisti di sport di tutti i tempi.

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