Acqua magica di San Giovanni, perché porta fortuna e come si prepara

Tradizione antichissima e propiziatoria, l'acqua di San Giovanni si dice che sia magica: come si realizza

Pubblicato: 24 Giugno 2022 10:34

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Dicono che porti fortuna, ma anche che possa essere curativa e trasmettere amore e prosperità: l’acqua di San Giovanni viene preparata con un preciso rituale nella notte tra il 23 e il 24 giugno e per realizzarla servono fiori e piante. E poi va lasciata lì, durante questa notte magica, per essere utilizzata il giorno seguente.

Acqua magica di San Giovanni, come si preparara

Facilissima da realizzare, l’acqua di San Giovanni deve essere lasciata a riposare per una notte intera: nello specifico quella tra il 23 e il 24 giugno. Per prepararla servono fiori, meglio se commestibili, ed erbe, che vanno raccolti rigorosamente dopo il tramonto. Ad esempio, si possono utilizzare rose, lavanda, rosmarino e salvia, finocchio selvatico, camomilla e menta. Dopo averli sciacquati, vanno posti in una ciotola d’acqua, che verrà lasciata tutta la notte all’aperto.

Così facendo si raccoglierà anche la rugiada del primo mattino.

E nelle prime ore della mattina del 24 si dovrà utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavarsi mani, viso, braccia e sfruttare tutti i poteri – tra cui il portare fortuna –  che la leggenda narra che abbia.

Acqua di San Giovanni, perché si prepara la notte tra il 23 e il 24 giugno

L’acqua di San Giovanni si deve preparare e lasciare in infusione durante la notte del 23 e 24 giugno. Ma perché? La ragione va ricercata nel fatto che queste ore siano da sempre considerate speciali. Infatti sono legate al solstizio d’estate, ma è anche la notte che precede la nascita di San Giovanni Battista.

La miscela, che si prepara con erbe e fiori, non solo dovrebbe portare fortuna e prosperità a chi si lava utilizzandola, ma sembrerebbe essere anche un rituale propiziatorio. L’obiettivo è fare in modo che non accadano eventi che potrebbero rovinare il raccolto.

Una notte in cui le celebrazioni pagane del passato più remoto, e legate alla natura, si intrecciano con quelle della chiesa cristiana. Un mix di tradizione e ritualità che sono ancora in molti a portare avanti ancora oggi.

San Giovanni, tutte le tradizioni legate a questa data

Non solo l’acqua magica, esistono infatti anche altre tradizioni legate a questa data speciale.

Una di queste sono i falò, che spesso vengono accesi proprio in occasione di San Giovanni: fuoco inteso come purificatore ma anche come rito propiziatorio, si dice che la cenere rimasta vada gettata sul proprio capo. Come dimenticare, poi, l’erba di San Giovanni. L’iperico infatti fiorisce nel periodo di giugno e per questo il suo nome è associato a questa giornata. Si tratta di un’erba dalle tante proprietà che viene utilizzata per migliorare l’umore e, in particolare, affrontare ansia e agitazione.

Un’altra tradizione antica è la barca. Per questo rito ci sono opinioni e tradizioni diverse. C’è chi la prepara nella notte tra il 28 e il 29 giugno, per San Pietro e Paolo, e chi la fa in occasione di San Giovanni. Si realizza con un contenitore contenente dell’acqua al cui interno si pone un albume. Anche per questo rito è necessario che il composto venga lasciato tutta la notte all’aperto. Il risultato finale è una figura che ricorda una barca, il numero delle vele dovrebbe dare una lettura del futuro.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963