Luca Madonia festeggia 40 anni di carriera con un nuovo album, Stiamo tutti ben calmi che omaggia il suo passato – dai Denovo a Battiato – e guarda al futuro. E con una nuova versione acustica de L’alieno, brano che ricorda e omaggia la sua amicizia con un essere speciale come Franco.
Il tuo nuovo lavoro, Stiamo tutti ben calmi, è programmatico fin dal titolo. Può essere considerato un riassunto degli ultimi anni o piuttosto l’inizio di una nuova era con un messaggio ben preciso?
Con Stiamo tutti ben calmi’ volevo festeggiare quarant’anni di carriera. I titolo ha una doppia valenza: è un invito a ragionare prima di parlare ed agire in un momento storico abbastanza “sopra le righe“ e un riferimento alla musica perché, a parte tre inediti, ho riletto le canzoni della mia carriera dai Denovo ai giorni nostri con un approccio più cerebrale. Sono andato per sottrazione di suoni per dare maggiore importanza al canto e alla melodia.
Hai detto: “Abbiamo scelto un approccio musicalmente più calmo vivendo in un’epoca di isteria collettiva emersa dopo questi due anni di pandemia. L’album è un invito, attraverso la musica, a vivere il presente con la dovuta calma”. Una sorta di “album Zen”?
Più che album Zen direi un lavoro di un artista che ha raggiunto una certa consapevolezza, per lo meno me lo auguro, dopo aver attraversato tante stagioni musicali! Ringrazio Denis Marino e la sua Musicalavicarecords che ha sposato il progetto e mi ha aiutato a realizzare questo mondo sonoro. Volevamo fare un disco che si potesse ascoltare tutto come una volta, di notte, in cuffia… con calma!
Hai detto che “Il video della nuova versione acustica de L’alieno vuole sottolineare il senso di straniamento di cui parla il testo, l’esserci e non esserci in una società che non si ama, il sentirsi lontano dai luoghi comuni della vita ma soprattutto dal pensiero comune, da una omologazione che tende a farci sentire tutti uguali”. È quello che senti e provi in questo momento?
Sì, rileggendo L’alieno ho voluto sottolineare ancora questo aspetto, il sentirsi sempre un po’ estraneo rispetto al comune senso del vivere in questa società, fa parte del mio carattere, della mia esistenza.
Tra gli inediti c’è La mia ombra, di cui scrivi: “Si può sempre uscire dalle tenebre se si crede nella vita”. Ti riferisci alle tenebre collettive degli ultimi anni o a un tuo momento personale?
Mi riferisco a considerare la vita per quello che è, alla consapevolezza del fatto che dipende tutto da noi, siamo artefici del nostro destino e come dico nel brano “siamo noi la nostra vita”.
Buon umore è il brano che ha sancito la tua grande amicizia con Franco Battiato. Cosa ti trasmette oggi questa canzone?
Amo ancora tanto Buon umore perché per la sua scrittura mi sono spostato in altre “zone” io che suonavo in una rock band e anche perché ha permesso che nascesse la meravigliosa amicizia con Franco che considero ancora oggi un dono che la vita mi ha voluto fare.
Qual è l’eredità più importante che ti ha lasciato Battiato, nella musica e nella vita
Franco mi ha dato affetto, stima e mi ha fatto capire ciò che veramente conta in questa vita: essere se stessi cercando di migliorarsi rispettando sempre gli altri. La vita e la musica per un musicista sono un po’ la stessa cosa e frequentare Battiato ha arricchito la mia percezione di entrambe le cose.
Nella tua carriera hai collaborato con tanti grandi artisti, da Gianni Morandi a Patty Pravo, da Carmen Consoli ad Andrea Mirò e Grazia Di Michele (curiosità: la maggioranza sono donne!). C’è qualcuno, della nuova generazione, con cui ti piacerebbe collaborare
Onestamente non saprei dirti… la sfida nasce dopo una richiesta!
Sei molto amico di Morgan, con il quale hai scritto di recente Io che non ho sognato mai. Inevitabile chiederti cosa ne pensi dei talent musicali e, di conseguenza, del suo ritorno a XF?
Conosco Marco da tempo, abbiamo duettato insieme in “Io che non ho sognato mai “ e sono molto contento del risultato. I talent sono indubbiamente un nuovo modo di affacciarsi nel mondo musicale, un’importante vetrina per i giovani anche se sono convinto che uno come Dylan oggi verrebbe scartato subito per il suo modo di cantare! Morgan è un grande talento e ha una grande sensibilità, sono sicuro che farà molto bene a X Factor. Gli consiglierei, intellettualmente, di essere un po’ meno ondivago!
Con questo album festeggi 40 anni di carriera. C’è un consiglio che vorresti dare oggi a chi si affaccia nel mondo della musica?
Sai, i consigli lasciano il tempo che trovano!
Dove andrai in vacanza questa estate? Starai nella tua Sicilia, a Catania, è una città che ti emoziona ancora e da cui trai ispirazione?
Io vivo a Catania, per scelta. Ho imparato ad apprezzare la vitalità e le bellezze di una città che sta fra il mare e la montagna, con tutte le sue contraddizioni! L’estate si lavora in giro, per le vacanze c’è tempo…