Nellie Bly, la prima giornalista investigativa donna della storia

È la prima donna che si dedica al giornalismo investigativo, la stessa che compie un giro del mondo da record. Nellie riesce ad arrivare dove neanche un uomo, a quei tempi, era riuscito

Pubblicato: 12 Gennaio 2021 09:25Aggiornato: 7 maggio 2024 13:22

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Forse, a quei tempi, Nellie non poteva immaginare che la sua vita sarebbe rimasta impressa nella storia e nelle memorie di tutte noi, né tantomeno poteva sapere che avrebbe cambiato la storia. Certo, i segnali c’erano tutti, lei che con la sua intraprendenza e quel pizzico di follia è riuscita ad arrivare dove i suoi colleghi uomini non sono mai riusciti.

E poco importa che il periodo storico non era favorevole, che quella di quegli anni era una società per soli uomini perché lei l’ha fatto. Il nome di Nellie Bly, è scritto con un inchiostro indelebile anche nel libro I grandi viaggiatori che hanno cambiato la storia del mondo. Ma chi era questa intrepida avventuriera che si è guadagnata un posto d’onore proprio lì, tra i nomi di Cristoforo Colombo e i coniugi Wheeler?

Chi era Nellie Bly

Elizabeth Jane Cochran, conosciuta al mondo come Nellie Bly, è stata una giornalista statunitense, ma raccontare la sua carriera e la vita intera definendola solo una una scrittrice di notizie sarebbe assai riduttivo. È la prima donna che si dedica al giornalismo investigativo creando quello sotto copertura ed è ancora lei a compiere un’impresa incredibile, quella del giro del mondo da record, completato in soli 72 giorni, e anticipando di poco quello di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne.

Tredicesima di quindici figli del giudice e uomo d’affari Michael Cochran, sin da bambina e dopo la morte del padre, Nellie si ritrova a fare i conti con una precaria situazione finanziaria e poi con la violenza del secondo marito di sua madre. A quindici anni, Elizabeth, studia con l’obiettivo di diventare maestra, una scelta quasi costretta visto che quella, ai tempi, è una delle poche professioni aperte alle donne.

Non riuscendo a pagare la retta, inizia a cercare dei piccoli lavori adatti alla sua età, ma a quei tempi per una donna trovare un lavoro rispettabile è assai complesso. Ma poi arriva la svolta: Elizabeth lavorerà al Dispatch inventando in nome d’arte Nelly Bly.

Lavorare come giornalista, a quei tempi, poteva essere sconveniente per una donna, soprattutto per chi, come lei, utilizzava la penna per raccontare di lavoratrici sfruttate, lavoro minorile, salari e mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Quando lo stato della Pennsylvania vuole modificare le leggi sul matrimonio e sul divorzio, Nellie decide di intervistare tutte le donne che avevano divorziato.

La penna di Nellie diventa famosa in tutta Pittsburgh, ma quel riconoscimento si trasforma presto in un problema: se le inchieste continuano, il giornale non sarà più finanziato. Così Elizabeth viene relegata alle pagine di giardinaggio e di moda, finché non convince il suo capo a inviarla come corrispondente in Messico. Ma le sue inchieste non si fermano e, dopo aver raccontato storie di povertà e corruzione del Paese, viene cacciata via dal governo messicano. Nellie si ritrova, di nuovo, sulle pagine di giardinaggio del Dispatch che lascerà pochissimo dopo per trasferirsi a New York.

La storia di una pioniera

È nella città americana che la Bly diventa la pioniera del giornalismo investigativo collaborando con il New York World. È proprio in quel periodo che farà una delle più grandi inchieste della sua vita, quella sugli istituti psichiatrici che sconvolgerà lo stato di New York. Nellie si finge mentalmente disturbata per farsi ricoverare nel manicomio femminile di Blackwell’s Island. Nel suo libro In Dieci giorni in Manicomio racconterà tutti i soprusi e le violenze alle quali sono sottoposte le donne internate.

Tra arresti volontari, per raccontare le condizioni delle detenute e storie che lavorano nelle fabbriche ridotte a schiavitù, Nellie continuerà l’attività giornalistica non limitandosi mai al mero racconto. In tutte i suoi articoli emerge la sua personalità, i suoi sentimenti e le emozioni. La realtà nuda e cruda, sicuramente scomoda.

Nel 1889 Nellie Bly raggiunge l’apice della fama: dopo aver letto Il Giro del mondo in ottanta giorni, convince Pulitzer, titolare del  New York World, a finanziarle il giro del mondo per raccontare quell’esperienza tra le pagine del New York World. Il 25 gennaio 1890 alle 15:51 una folla di persone acclama e festeggia la fine del viaggio e il suo record.

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