Esistono alcune storie che meritano di essere raccontate, anche se non hanno nulla a che fare con le favole della buonanotte. In queste, infatti, non ci sono lieto fine, streghe da sconfiggere e principesse da salvare, né ci sono principi in sella a un cavallo bianco. Ma ci sono vicende che parlano di coraggio, di indipendenza e di potere, che parlano di umanità, di persone e di donne che hanno cambiato il mondo. E per questo meritano di essere conosciute.
Un’assistente di volo, una farmacologa, un’imperatrice, un’attivista e una paleontologa, oggi vogliamo raccontarvi le storie di cinque donne brillanti che hanno lasciato un segno profondo nella società, che hanno cambiato la storia ma che sono rimaste per troppo tempo nell’ombra.
Neerja Bhanot, Frances Kelsey, Wu Zetain, Margaret Sanger e Mary Anning appartengono alla folta schiera di figure femminili che, nonostante i loro successi, sono state ingiustamente dimenticate. Le loro gesta, quelle che hanno cambiato il mondo, sono state celate dalle figure degli uomini, dal patriarcato e dagli stereotipi di genere. Le loro storie, però, meritano di essere raccontate e conosciute, ieri esattamente come oggi. Scopriamole insieme.
Indice
Neerja Bhanot: un’eroina in volo
Neerja Bhanot, impiegata come assistente di volo per aerei internazionali, è considerata una vera e propria eroina indiana. Perse la vita il 5 settembre 1986 nel tentativo di salvare i passeggeri e l’equipaggio del volo della Pan Am n. 73 da un attentato terroristico.
La donna, infatti, riuscì ad aprire un portellone dell’aereo – sequestrato all’aeroporto di Karachi, in Pakistan, da quattro uomini armati – e invece di scappare e di mettersi in salvo fece evacuare ben 359 persone delle 379 totali a bordo. Il suo gesto coraggioso, che permise a molte persone di salvarsi, le costò la vita. Neerja Bhanot fu infatti colpita alle spalle da un proiettile fatto esplodere da uno dei terroristi.
Frances Oldham Kelsey: la scienziata che sfidò il sistema
Frances Oldham Kelsey fu una scienziata e farmacologa canadese, assunta dalla FDA (Food and Drug Administration), che osò sfidare il sistema negando l’autorizzazione alla commercializzazione della talidomide sul mercato statunitense.
Nonostante il farmaco fosse stato approvato in Canada e in 20 nazioni europee e africane, e nonostante le pressioni della Richardson Merrell, la casa farmaceutica responsabile della richiesta, la donna non convinta della sicurezza del prodotto rifiutò l’approvazione. I suoi dubbi si rivelarono fondati quando fu dimostrato che le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti.
Wu Zetain, la grande imperatrice
Wu Zetain fu la protagonista di un’incredibile storia, quella dell’ascesa femminile al potere in Cina. Durante la dinastia Tang, in un momento storico in cui le donne potevano godere di una libertà parziale, riuscì a farsi largo grazie alla sua intelligenza, alla sua abilità politica e alla sua astuzia nell’intessere strategie.
Da concubina, prima dell’imperatore cinese Taizong e, alla morte di quest’ultimo, del successore Li Zhi, riuscì a imporsi su quest’ultimo e a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nella politica. Dopo la morte di Li Zhi, divenne imperatrice – l’unica donna cinese a farlo – e riuscì a governare per circa vent’anni.
Margaret Sanger: attivista e pioniera della contraccezione
Margaret Sanger era un’infermiera statunitense. Trascorse la sua intera vita a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti riproduttivi e la contraccezione. Diffuse per la prima volta, all’interno del mondo anglosassone, il termine “controllo delle nascite” e fondò a Brooklyn la prima clinica per la pianificazione familiare. Per i suoi pensieri, che raccolse in diversi libri, fu perseguitata e censurata e dovette lasciare per un periodo il suo Paese per trasferirsi in Gran Bretagna.
Mary Anning: la grande paleontologa
Mary Anning è stata una paleontologa britannica, nonché la più proficua raccoglitrice di fossili nel 1800. Fu autrice di diversi ritrovamenti importanti nel campo dei fossili marini dell’epoca giurassica, tra cui i primi scheletri di ittiosauro e plesiosauro. Le sue scoperte rivestirono un’importanza fondamentale nel mondo scientifico, anche se ottenne scarsissimi riconoscimenti in vita e il merito dei suoi ritrovamenti, per un certo periodo, fu attribuito ad altri.