Anna Marchesini, un’attrice indimenticabile

Quel giorno di luglio non abbiamo detto addio solo a un'attrice straordinaria, ma anche a una donna immensa che per sempre resterà nei nostri ricordi

Pubblicato: 19 Maggio 2022 13:43Aggiornato: 10 aprile 2024 09:41

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Era bella, Anna, ma di una bellezza che non ha nulla a che fare con i canoni estetici di un’epoca o dell’altra. Lei era una di quelle che la vera bellezza ce l’hanno dentro, nel cuore e nell’anima. Una bellezza che conquista, affascina e rapisce ed è destinata a durare per sempre.

Ecco perché a distanza di anni dalla sua morte parliamo ancora di lei. Ecco perché quando sentiamo pronunciare il nome di Anna Marchesini gli occhi diventano lucidi e la stretta allo stomaco diventa più intensa al ricordo di quell’immensità che le apparteneva e che era rinchiusa in un corpo ormai troppo fragile.

Perché quel giorno di luglio di tanti anni fa, non abbiamo detto soltanto addio a una delle più sagaci e irriverenti attrici del panorama italiano, a una comica e a una scrittrice. Noi abbiamo detto addio a una grande donna che sempre sarà.

Tutti noi abbiamo dei giorni felici sepolti da qualche parte

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Anna Marchesini nel 2013

Anna Marchesini

È il 19 novembre del 1953 quando viene al mondo Anna Rita Marchesini. Nata e cresciuta a Orvieto sviluppa la passione per la recitazione già da giovanissima. Ma è solo dopo la laurea in psicologia conseguita all’Università La Sapienza di Roma che sceglie di iscriversi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.

Ancora studentessa di recitazione, si esibisce in diversi spettacoli mostrando il suo talento e un’attitudine naturale alla comicità e alla recitazione. Questo gli permette di realizzarsi come attrice teatrale subito dopo il diploma entrando nella compagnia Il Piccolo di Milano.

Diversi i successi collezionati da Anna Marchesini tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni 80′. Spettacoli che le consentono di stare al fianco di grandi attori e illustri registi, gli stessi che durante i quali conosce Tullio Solenghi.

Anna è intelligente, colta e curiosa, non si limita a recitare ma indaga altre forme d’arte. Negli anni ’90, infatti, è impegnata in numerosi doppiaggi come quello di Judy Garland ne Il Mago di Oz o del personaggio di Uhura della serie Star Trek. È proprio durante queste attività che conosce anche Massimo Lopez.

Il Trio

Tra Anna Marchesini, Massimo Lopez e Tullio Solenghi è amore a prima vista. I tre si conoscono e si riconoscono tra tanti, hanno in comune tante cose, tra cui quella propensione a padroneggiare una comicità surreale, spiazzante e sorprendente.

Insieme, nel 1982, fondano Il Trio ed esordiscono su Rai 2 con il programma radiofonico Helzapoppin. Dalla radio alla televisione il passo è breve e i tre si ritrovano presto a diventare i protagonisti del varietà televisivo Tastomatto insieme a Pippo Franco.

I loro sketch sono irriverenti, divertenti, mai scontati e banali. Tutti vogliono Il Trio. Anna Marchesini, Massimo Lopez e Tullio Solenghi fanno lo slalom tra le ospitate in radio e in televisioni, sono ospiti fissi di Domenica in tra il 1985 e il 1986 e salgono sul palco dell’Ariston per ben tre volte.

Al culmine del loro successo, identificato con lo spettacolo de I promessi sposi, Anna Marchesini convola a nozze con l’attore Paki Valente a Parigi. I due avranno una figlia nel 1993 ma divorzieranno qualche anno dopo.

Le gag de Il Trio continueranno ad appassionare i telespettatori italiani per tutto il periodo dei primi anni ’90. Anna Marchesini, nello specifico, darà vita ad alcuni personaggi iconici come la sessuologa Merope Generosa e la cameriera secca dei signori Montagné.

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Massimo Lopez, Tullio Solenghi e Anna Marchesini

Carriera da solista

Alla fine degli anni ’90, però, Anna Marchesini, Massimo Lopez e Tullio Solenghi non si vedono più insieme. Confermeranno il loro scioglimento solo anni dopo. Anna continuerà a lavorare ad altri spettacoli con il suo collega Tullio Solenghi per poi intraprendere la carriera da solista.

Le sue sono parodie e caricature incredibili, sorprendenti e mai scontate. Anna viene invitata a partecipare alle trasmissioni più seguite del momento come Quelli che il calcio e La posta del cuore. E torna anche sul palco dell’Ariston, questa volta da sola, affiancando la conduzione di Fabio Fazio.

Al fianco delle apparizioni televisive c’è una continua e proficua produzione teatrale, anche come solista. Ma è nel 2000 che Anna stupisce il pubblico italiano presentando il suo primo libro: Che siccome che sono cecata.

Continuerà negli anni successivi a occuparsi di doppiaggio scrittura. La sua ultima pubblicazione, postuma, è il libro È arrivato l’arrotino.

La malattia e l’addio

Anna Marchesini è stata una conquistatrice per tutta la sua vita. Lo ha fatto con i palchi dei teatri, con il piccolo schermo e anche con i nostri cuori. Attrice, comica e scrittrice, ha avuto successo in tutto ciò che ha sperimentato. La sua vita, però, è cambiata improvvisamente quando ha iniziato a soffrire di artrite reumatoide. Una malattia che l’ha consumata lentamente e che l’ha costretta più volte a sospendere i suoi spettacoli in tour.

Ha continuato a lavorare però, a scrivere a doppiare, quando il corpo glielo consentiva. Lo ha fatto con entusiasmo e con passione, con quel grande sorriso stampato in volto che non ci ha mai risparmiato, anche se diventava sempre più esile, anche se il suo corpo era giorno dopo giorno più fragile.

Il bello della morte sta nel fatto che non possiamo farci nulla; questo ci salva dalla fatica di arrabattarci a cercare una soluzione, fatica inutile, ci salva dal delirio di onnipotenza di pensare di trovarla, dalla pena di non riuscire. Arriva e pare che ci dica state pure buoni state cheti, questa volta non vi esaurite, questa volta, alla fine, non c’è niente, nessuno sforzo che vi tocca di fare, non vi date pena, non c’è niente da fare.

Poteva ritirarsi, poteva nascondere la malattia all’Italia intera, ma non l’ha fatto. Anna Marchesini ha scelto di raccontarsi generosamente anche durante gli anni della malattia. E lo ha fatto con gentilezza e mai con rabbia, senza incolpare il fato.

“Peso almeno 10 chili meno di quello che dovrei ma che ci posso fare? Non riesco a mettere un etto. Alcuni invecchiano incicciandosi, altri incartapecorendosi. Io ho preso da mamma. Ho il timore di sembrare fragile, ma non lo sono” aveva dichiarato l’attrice in un’intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2013.

Poi, alla fine, la malattia ha preso il sopravvento e la mattina del 30 luglio del 2016 tutto il mondo ha dovuto fare i conti con la notizia della scomparsa di un’attrice straordinaria, di una donna immensa. A 63 anni, Anna Marchesini, è morta, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo e nei cuori di tutti.

Sono passati anni dalla sua scomparsa, eppure siamo ancora qui a parlare di lei e probabilmente lo faremo ancora e ancora. E ci sembra quasi di immaginarla in un dialogo con la morte, mentre le dice sorridente e ironica di aver vinto, di aver trovato il modo di ingannarla continuando a vivere nei ricordi degli altri. “Virgolina, virgola, punto e virgola, punto, due punti e tié!”, così direbbe lei.

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