Villa d’Este, incastonata sulle rive del Lago di Como, è un simbolo di opulenza che non ha mai perso il suo fascino. Non una semplice villa, ma una macchina del tempo che porta direttamente nei fasti dell’aristocrazia europea. Chi pensa che si tratti solo di un albergo di lusso si sbaglia di grosso: qui si respira la storia, l’ambizione, il potere di chi ha saputo lasciare il segno.
Il passato glorioso: tra cardinali e ballerine
Prima di diventare meta turistica di lusso, Villa d’Este ha attraversato secoli di trasformazioni. Dimenticate le storie di conventi e preghiere, perché è con il cardinale Tolomeo Gallio che questa dimora prende vita, con un progetto che lascia poco spazio alla modestia. Questa residenza ha subito poi l’incuria dei tempi, finendo nelle mani di gesuiti e nobili.
Fortunatamente, con l’arrivo dei Calderara, il destino della villa cambia per sempre. Vittoria Peluso, una stella del Teatro alla Scala, porta un tocco di eleganza e teatralità, alla fine del ‘700, che rimane impresso nei giardini e nelle strutture, dando alla villa quella sofisticatezza che oggi le è riconosciuta in tutto il mondo.
Il parco: lusso tra boschi e statue
Il parco di Villa d’Este, vero capolavoro a cielo aperto, è molto più di un giardino. Qui si intrecciano stili che parlano di potere, di sogni e di scenografie che nemmeno un set cinematografico potrebbe ricreare. Tolomeo Gallio, Carolina di Brunswick, Vittoria Peluso: ognuno di loro ha contribuito a modellare questo paradiso terrestre. Ponti, sentieri, fortificazioni, ninfei e statue monumentali raccontano storie di chi ha avuto il privilegio di vivere tra queste mura.
E non dimentichiamo il “Giardino dello Chef”, l’ultimo capriccio di lusso aggiunto nel 2004 per gli ospiti che non si accontentano di un semplice pasto, ma vogliono un’esperienza che coinvolga ogni senso.
Da residenza a icona internazionale
Non c’è dubbio che l’Ottocento segni un momento di rinascita per Villa d’Este. Con l’arrivo di Carolina di Brunswick, principessa di Galles, la dimora viene ribattezzata e trasformata in un angolo di paradiso per gli ospiti illustri dell’epoca. Ma è solo nel 1873 che Villa d’Este assume il suo ruolo attuale, quando si trasforma in uno degli alberghi più esclusivi del mondo. Un cambio di passo che non passa inosservato: da quel momento, la villa diventa una tappa obbligata per chiunque voglia lasciare il segno sul Lago di Como.
Oggi, Villa d’Este è il palcoscenico dove eleganza e potere si fondono. Con i suoi saloni affrescati e le opere d’arte che adornano ogni angolo, la residenza attira ospiti da ogni parte del mondo.
Qui si tengono incontri di altissimo livello, come il Forum Ambrosetti, dove politici, imprenditori e leader globali si incontrano per discutere il futuro. Quest’anno, l’evento si distingue per la presenza di ospiti internazionali di altissimo livello, con discussioni su geopolitica, economia, tecnologia e cambiamenti globali. Tra i partecipanti spiccano figure come il presidente italiano Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, il leader ungherese Viktor Orbán, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha toccato temi legati alla guerra e alla ricostruzione post-bellica in Ucraina.