Dopo un’estate davvero rovente, l’autunno è finalmente arrivato: le temperature sono scese drasticamente in tutta Italia e c’è già chi pensa ad accendere i riscaldamenti, per rendere l’ambiente più piacevole e rilassante. Ma, come ben sappiamo ormai, c’è una normativa da rispettare in merito all’accensione dei termosifoni, la quale è volta a limitare i consumi di gas e a ridurre il loro impatto sull’ambiente. Il nostro Paese è suddiviso in 6 zone climatiche, per ciascuna delle quali sono previste regole particolari. Scopriamole insieme.
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Riscaldamento in casa: cosa prevede la legge
Per chi possiede il riscaldamento autonomo in casa, la legge italiana prevede alcune regole da seguire per la sua accensione. Non è infatti possibile avviare i termosifoni prima di una certa data, che varia a seconda delle fasce climatiche in cui è stato suddiviso il nostro Paese. L’obiettivo è quello di bilanciare l’esigenza di riscaldare casa (in base alle temperature medie che si registrano stagionalmente in ogni località) con quella di ridurre i consumi di gas e l’impatto ambientale che l’uso dei caloriferi comporta. Naturalmente, il regolamento riguarda anche il riscaldamento condominiale – che tuttavia non viene gestito dai singoli condomini, quindi non è di solito motivo di preoccupazione.
Vediamo innanzitutto quali sono i criteri generali in merito all’accensione dei caloriferi in Italia, per poi passare ai dettagli. Secondo il regolamento, l’attivazione del riscaldamento può avvenire nella fascia compresa tra il 15 ottobre e il 1° dicembre 2024, in base alla zona climatica in cui si vive. Lo spegnimento dei termosifoni, invece, è previsto – sempre in base alle fasce climatiche – tra il 15 marzo e il 15 aprile 2025. I singoli comuni possono tuttavia derogare a queste disposizioni in caso di eventi eccezionali, come temperature particolarmente rigide o, al contrario, un improvviso innalzamento nella colonnina di mercurio. La temperatura massima che si può impostare per il riscaldamento è di 19°C, con una tolleranza di ± 2°C. Anche in questo caso, i singoli comuni possono prevedere delle deroghe eccezionali.
Le sei zone climatiche d’Italia
Passiamo ora alle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia, in base alle temperature medie che si registrano nelle varie città e province prese in considerazione. È importante individuare in quale fascia si rientra, così da sapere con precisione quali sono le date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti e quante sono le ore giornaliere in cui si può usufruire dei caloriferi. Ecco la suddivisione.
- Zona climatica A: Linosa, Lampedusa e Porto Empedocle;
- Zona climatica B: province di Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria;
- Zona climatica C: province di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Benevento, Salerno, Napoli, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Sassari, Oristano, Cagliari, Imperia, Latina e Ragusa;
- Zona climatica D: province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Massa e Carrara, Livorno, Grosseto, Lucca, Firenze, Pistoia, Pisa, Prato, Siena, Teramo, Pescara, Chieti, Genova, La Spezia, Savona, Roma, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Foggia, Forlì-Cesena, Isernia, Matera, Nuoro, Terni e Vibo Valentia;
- Zona climatica E: province di Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Lecco, Milano, Varese, Sondrio, Pavia, Bologna, Ferrara, Piacenza, Modena, Parma, Ravenna, Rimini, Reggio Emilia, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Rieti, Frosinone, Bolzano, Campobasso, Enna, L’Aquila, Perugia, Potenza e Arezzo;
- Zona climatica F: province di Cuneo, Belluno e Trento.
Le date d’accensione del riscaldamento 2024
Scopriamo infine quali sono le date di accensione e di spegnimento del riscaldamento per il 2024, suddivise in base alla zona climatica in cui si abita.
- Zona climatica A: il riscaldamento può essere acceso dal 1° dicembre 2024 al 15 marzo 2025, per massimo 6 ore al giorno;
- Zona climatica B: il riscaldamento può essere acceso dal 1° dicembre 2024 al 31 marzo 2025, per massimo 8 ore al giorno;
- Zona climatica C: il riscaldamento può essere acceso dal 15 novembre 2024 al 31 marzo 2025, per massimo 10 ore al giorno;
- Zona climatica D: il riscaldamento può essere acceso dal 1° novembre 2024 al 15 aprile 2025, per massimo 12 ore al giorno;
- Zona climatica E: il riscaldamento può essere acceso dal 15 ottobre 2024 al 15 aprile 2025, per massimo 14 ore al giorno;
- Zona climatica F: non sono previste limitazioni.