Come realizzare una casa a prova di ladro, e perché così vale di più

Dalla porta blindata all'impianto d'allarme, ecco tutti gli accorgimenti per mettere in sicurezza la propria abitazione

Pubblicato: 10 Ottobre 2018 15:23Aggiornato: 11 luglio 2022 12:25

DiLei

Redazione

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Il tema della sicurezza, tra le mura domestiche, è sempre attuale. Chiunque decida di acquistare casa o di ristrutturarla, pone grandissima attenzione alla questione: come rendere sicura la propria abitazione? Quali accorgimenti adottare e su quali dispositivi puntare?

Forse non tutti sanno, però, che una casa più sicura è anche una casa che vale di più: a rivelarlo è Immobiliare.it, che rivela come l’affitto di abitazioni sicure costi il 21% in più rispetto a quelle di case non messe in sicurezza, mentre il prezzo di vendita è più elevato 7%. Tuttavia, solamente una casa su tre è dotata di porta blindata (prevalentemente in Lombardia, Lazio e Piomente), una su sette di videocitofono e una su dieci di impianto d’allarme. Ma come si mette in sicurezza una casa?

La porta blindata

Il primo elemento utile a fare di una casa una casa sicura è la porta blindata. Robusta e corazzata, è realizzata con materiali ultra-resistenti dalle proprietà anti-effrazione. I modelli della migliore qualità hanno una lamiera in acciaio interna (che può essere spessa fino a 4 millimetri) e l’esterno rivestito in legno o in altri materiali esteticamente pregevoli. Più la lamiera interna è spessa, più la porta saprà resistere ad eventuali tentativi di scasso e di manomissione dell’esterno.

Ci sono anche alcune normative europee, in tema di porte blindate, che le suddividono in 6 classi di sicurezza: le porte in classe 1 resistono alla sola forza fisica, in classe 2 agli attacchi esterni con attrezzi semplici (come le tenaglie o i cacciaviti), in classe 3 agli attacchi con piede di porco, in classe 4 agli attacchi con scalpelli e trapani elettrici (ma anche con martelli, asce, cesoie e seghetti a mano), in classe 5 agli attacchi con trapani potenti e seghe elettriche, in classe 6 agli scassinatori esperti che utilizzano attrezzi elettrici ad alta potenza.

Fonte: Bertolotto
Porte blindate collezione Fortezza | Fonte: Bertolotto

La spranga

C’è però un’alternativa, alla porta blindata. Si può anche “blindare” la porta di ingresso che già abbiamo installando una spranga di sicurezza, che consenta di mantenere così il proprio infisso (una scelta fatta spesso da chi ha una porta antica, o da chi non se la sente di affrontare la spesa per l’acquisto di una blindata). Le spranghe universali aumentano la resistenza della porta e contrastano i tentativi di scasso, aggiungendo una serratura a quella già esistente (e raddoppiando così il tempo e la fatica per la loro apertura), incrementando i punti di chiusura che ostacolano lo sfondamento e mantenendo in posizione la porta anche se dovesse venire scardinata (in quanto si ancora alle pareti e/o al pavimento).

Fonte: Viro
Spranga di sicurezza Viro | Fonte: Viro

L’impianto d’allarme

Pere rendere sicura un’abitazione, estremamente efficace è il sistema d’allarme. Tuttavia, il mercato è talmente complesso e talmente ricco d’offerte che orientarsi può diventare difficile. Come scegliere il giusto impianto? Innanzitutto, considerando la grandezza della casa, il numero di stanze, la quantità di ore in cui rimane vuota e la presenza o meno di animali domestici. E fissando poi un budget. In linea di massima, gli impianti d’allarme sono di due tipologie: ci sono quelli wireless, che non necessitano di canalizzazioni per il passaggio dei fili in fase di installazione (e sono quindi più facili e più veloci da installare), e sono quindi particolarmente indicati quando non vi è una predisposizione o quando non si vuole effettuare lavori “invasivi”; e ci sono quelli cablati, o con fili, che non dipendono da onde radio né batterie e rimangono dunque i più affidabili e i più sicuri.

Ci sono poi gli antifurti con sistema misto, che utilizzano una centralina a filo all’interno delle mura della casa e sensori wireless all’esterno, e gli antifurto con supporto GSM, che sono dotati di una SIM e prevedono l’invio di una telefonata o di un messaggio a numeri preimpostati per avvertire di un’avvenuta infrazione (ma anche per avvisare, ad esempio, che la batteria è scarica). Infine, ci sono gli allarmi collegati 24 ore su 24 con la Centrale Operativa (delle Forze dell’Ordine o della vedetta), che ricevono un segnale in caso di intrusione e che intervengono anche quando il proprietario di casa non c’è.

 

Fonte: BTicino
Impianti di allarme BTicino | Fonte: BTicino

Adottando questi sistemi, la propria casa ne guadagnerà in sicurezza. E, in caso la si voglia poi vendere o affittare, si potrà puntare ad un maggior prezzo di vendita o di locazione.

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