Dieta, le migliori della settimana dal 15 al 21 aprile

L'estate si avvicina, è tempo di pensare alla dieta (e alla prova costume): scopriamo quali sono i migliori consigli dei nostri esperti in fatto di alimentazione

Pubblicato: 21 Aprile 2024 10:30

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Questo è il momento giusto per iniziare una buona dieta: dopo le vacanze di Pasqua, abbiamo bisogno di depurarci dagli eccessi e magari di perdere qualche chiletto di troppo in vista dell’estate (e della famigerata prova costume). Quale programma alimentare possiamo scegliere, per far fronte alle esigenze del nostro organismo senza rischiare pericolose carenze? Ecco i consigli dei nostri esperti.

I benefici della dieta Maco

Sappiamo già che è molto importante scegliere un percorso dimagrante quanto più possibile personalizzato, per far sì che la nostra alimentazione sia adeguata alle esigenze del nostro organismo. La dieta Maco può venirci in aiuto: ideata dalla biologa nutrizionista Elisabetta Macorsini, promette di farci perdere i chili in eccesso con un regime alimentare modellato su misura. Sebbene ci si basi sui gusti, le condizioni di salute e lo stile di vita di ciascuno di noi, ci sono delle linee guida generali da seguire. Di che cosa si tratta?

Al mattino, la colazione deve essere salutare e abbondante: una tazza di caffè, un bicchiere di latte e uno yogurt magro sono l’ideale, da alternare con una fetta di torta casalinga o un frutto fresco. Gli spuntini di metà mattina e di metà giornata sono l’occasione giusta per consumare ancora frutta fresca o una porzione di frutta secca, calorica ma ricca di sostanze nutritive importanti. A pranzo, si può mangiare un piatto di pasta integrale con verdure. Mentre a cena c’è spazio per una pietanza proteica, a scelta tra carni magre e pesce, con un’abbondante porzione di verdure. Bisogna inoltre assumere almeno 2 litri d’acqua al giorno.

Tè Sencha: tutte le proprietà

Avete mai sentito parlare del tè Sencha? Si tratta di un tipo di tè verde coltivato in Giappone, particolarmente ricco di sostanze preziose per l’organismo. Preparato con le foglie intere della pianta Camellia sinensis, ha un sapore delizioso e molto rilassante, che cambia a seconda della varietà scelta. Quali sono i suoi benefici? Il tè Sencha è ricco di antiossidanti, tra cui i polifenoli: sono molto utili per combattere lo stress ossidativo e ridurre i danni dei radicali liberi. Queste sostanze, inoltre, proteggono la salute del cuore e tengono sotto controllo la pressione.

Il tè Sencha contiene poi le catechine, associate a numerosi benefici: hanno proprietà antimicrobiche, migliorano la salute orale e proteggono la pelle dall’invecchiamento. Insieme alla caffeina, inoltre, stimolano il metabolismo e potrebbero aiutare a dimagrire. La stessa caffeina, in abbinamento con la L-teanina, promuove l’attenzione, la concentrazione e le funzioni cognitive. Infine, il contenuto di vitamina C rafforza il sistema immunitario e, grazie alla sua azione antiossidante, riduce il rischio di sviluppare alcuni tumori.

Dieta idrica, cos’è e come funziona

Fare solo pasti liquidi per perdere peso: la dieta idrica è ormai un vero e proprio trend, l’ideale per velocizzare il dimagrimento e aiutare a disintossicare l’organismo. Purché venga adottata con criterio, ovvero facendola solamente un giorno alla settimana e inserendola in un contesto di alimentazione leggermente ipocalorica. Che cosa significa? Se nel giorno della dieta possiamo consumare solamente cibi liquidi, il resto della settimana dobbiamo mangiare normalmente, facendo attenzione a non esagerare con le calorie.

Quali sono gli alimenti consentiti dalla dieta idrica? Nel giorno scelto (a nostro piacimento) per seguire l’alimentazione liquida, possiamo consumare 500 kcal attraverso frullati, zuppe, creme, vellutate, minestre e tutto ciò che può essere semplicemente passato al mixer. Via libera quindi a frutta e verdura di stagione, per fare il pieno di vitamine e sali minerali, ma anche ai legumi per integrare le proteine. Come spuntino, possiamo scegliere tra tisane, yogurt e purea di frutta, concedendoci anche una tazza di tè o di caffè.

Il test che ti dice se sei a rischio

Tutti abbiamo sentito parlare di dieta mediterranea e dei suoi innumerevoli benefici e ne conosciamo, più o meno, i principi base. Ma quanto la rispettiamo davvero? Ora è disponibile online un test di autovalutazione che ci permette di capire se la nostra alimentazione segue le regole di quello che è considerato dagli esperti uno dei regimi dietetici più salutari al mondo. Non solo: rispondere al questionario ci rivela se la nostra salute è a rischio, principalmente per quanto riguarda i problemi di tipo cardiovascolare.

Il test si basa sulla ricerca condotta da Antonio Moschetta, ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Bari, e pubblicata su Nutrients. Le domande riguardano non solamente i cibi che vengono consumati quotidianamente, ma anche gli orari dei pasti, l’eventuale assunzione di alcol e altre abitudini alimentari. Tutto ciò per capire se siamo più a rischio di sviluppare adiposità addominale, che è ben più di un mero fattore estetico. Si tratta infatti di un problema sia dal punto di vista metabolico che per il nostro cuore.

Quali sono le sostanze obesogene

Esistono davvero delle sostanze obesogene, in grado di aumentare il rischio di sovrappeso e obesità? Ce lo rivela un nuovo studio pubblicato su Biomolecules: secondo gli esperti, alcune sostanze chimiche avrebbero un impatto sul nostro sistema endocrino, contribuendo allo sviluppo di disturbi metabolici. È il caso ad esempio degli ftalati, interferenti endocrini presenti nella plastica: hanno effetti debolmente estrogenici e anti-androgenici, e un elevato livello nelle urine è stato correlato ad alcuni marker di malattia cardiometabolica e obesità.

Un’altra sostanza da tenere sotto controllo è il glutammato monosodico, che viene normalmente impiegato nella preparazione di prodotti come snack salati e salse. Diversi studi hanno dimostrato che un suo consumo eccessivo è legato ad un più elevato rischio di sovrappeso. Anche il bisfenolo A (BPA) è considerato una sostanza obesogena: interagendo con i recettori dell’estradiolo, influenza la funzionalità di diversi organi, inclusa anche l’omeostasi del glucosio.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963