Quando ci si impegna a migliorare la qualità della propria alimentazione, un aspetto da considerare riguarda la lotta al grasso addominale, rischioso per la salute e decisamente poco congeniale dal punto di vista estetico.
Per combatterlo è utile seguire una dieta caratterizzata dall’assunzione di fibre e dalla diminuzione dell’apporto di carboidrati. Le fibre da mettere nel piatto dovrebbero essere soprattutto quelle solubili. Le loro proprietà sono state più volte analizzate dalla scienza.
Tra gli studi più interessanti in merito è possibile citare questo lavoro del 1997, condotto da un’equipe attiva presso il Beltsville Human Nutrition Research Center (USA). Monitorando le condizioni di 17 soggetti invitati ad assumere diete caratterizzate da diverse quantità di fibre, gli studiosi hanno scoperto che l’assunzione di fibre solubili è associata a un minor assorbimento delle calorie degli alimenti.
Per dimagrire in fretta e proteggere il cuore può rivelarsi interessante la dieta WFPB (Whole Foods, Plant Based). Di cosa si tratta? Più che di una dieta bisognerebbe parlare di uno stile di vita basato sull’assunzione di alimenti integrali e di origine vegetale.
Anche in questo caso la scienza si è più volte soffermata sugli effetti che può avere tale approccio all’alimentazione. Da citare a tal proposito è questa revisione scientifica del 2016. Basata sull’analisi dei risultati di 12 studi randomizzati controllati, ha permesso di scoprire che, a un follow up medio di 18 settimane, le diete a base vegetale sono più efficaci per quanto riguarda la riduzione del peso.
Quando si parla dei trucchi per mangiare meglio, è impossibile non chiamare in causa l’importanza di tenere sotto controllo la fame. Preziose alleate a tal proposito sono le banane, straordinarie fonti di fibre e, di riflesso, utili per ottimizzare i livelli di sazietà. Come sottolineato da questo articolo scientifico del 2013 (scritto da un esperto dell’Università del Minnesota), l’assunzione di fibre è associata a un peso corporeo più basso.
Proseguendo con i consigli per mangiare bene in questi giorni di quasi primavera che ci vedono tutti a casa, ricordiamo l’importanza di assumere cibi ad alta digeribilità. Vantaggioso è anche il tè verde, che aiuta a combattere gli attacchi di fame.
In tutto questo non bisogna mai dimenticare la salute del colon, che può essere preservata dando spazio ad alimenti ricchi di fibre, calcio e vitamina D. Per quanto riguarda i benefici delle fibre per la salute del colon, ricordiamo l’importanza di uno studio del 2016, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Cell.
Condotto da un team scientifico attivo presso l’Università del Michigan e basato sul monitoraggio della condizione di alcuni topi da laboratorio ha permesso di scoprire che, a seguito di una dieta caratterizzata da deprivazione di fibre, il colon degli esemplari risultava maggiormente soggetto a infiammazione.
In ogni caso, quando si parla dei cibi che mettiamo nel piatto è bene specificare che molte delle scelte dipendono dal DNA. A sottolinearlo ci ha pensato uno studio giapponese i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Nature Human Behaviour.
Grazie a questa ricerca, che si è basata sul monitoraggio dei dati di oltre 160.000 giapponesi, è stato possibile scoprire un’associazione tra le peculiarità genetiche e ben 13 differenti abitudini alimentari.
Concludiamo ricordando che, se si punta a combattere i chili di troppo, è utile dare spazio ad arance e mandarini. Come ricordato da questo studio pubblicato sulle pagine del Journal of Lipid Research, questi agrumi sono caratterizzati dalla presenza di nobiletina, un flavonoide avente un ruolo cruciale nella riduzione della resistenza insulinica e del peso corporeo.
Tutti i consigli alimentari che abbiamo elencato in queste righe devono essere messi in atto solo dopo aver chiesto consiglio al proprio medico curante e dopo aver effettuato tutti gli esami eventualmente prescritti.