La dieta dei cibi più ricchi di ORAC

Ciò che portiamo in tavola può contribuire sensibilmente a rallentare l’inesorabile processo di invecchiamento

Pubblicato: 24 Febbraio 2020 08:00Aggiornato: 10 Febbraio 2021 16:36

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Il grande mondo della nutrizione sta cambiando: negli ultimi anni, grazie alle scoperte sulla genomica nutrizionale, si è visto come le molecole contenute nei vari cibi siano in grado di dialogare attivamente con il nostro DNA. Queste scoperte hanno permesso di scegliere la dieta più giusta per mantenere giovane e in salute il nostro organismo. Giovane, sì, perché la durata della vita si sta sempre di più allungando e avere un corpo fresco e florido è divenuto indispensabile. E se fermare l’invecchiamento, anche quello cutaneo, è impossibile, rallentarlo si può. 

Gli antiossidanti ORAC

Tra i maggiori alleati per riparare la cute danneggiata dal passare del tempo, gli antiossidanti sono le molecole più attive. Queste sostanze, maggiormente contenute nei vegetali, hanno la capacità di catturare i radicali liberi e proteggere le nostre cellule del danno ossidativo causato dall’invecchiamento. Per verificare la capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno è stato creato l’indice ORAC (Oxygen Radicals Absorbance Capacity). Più un alimento ha un indice ORAC elevato, maggiore è la sua azione anti age.

Numerose ricerche hanno evidenziato che il quantitativo minimo di ORAC da assumere ogni giorno affinché la lotta contro l’invecchiamento sia precoce è pari a 2000 unità. “Rispettare tale indicazione permette di aumentare fino al 25% il potere antiossidante del sangue umano”, svela la professoressa Pucci Romano, presidente Skineco, autrice del libro “Un’amica per la pelle” (Giunti). “Ogni antiossidante ha il potere di neutralizzare una particolare classe di radicali liberi: ad esempio, il pomodoro contro l’ossigeno singoletto O2, che è un radicale ossia una molecola molto cattiva, e tutti insieme agiscono in modo sinergico. Ecco perché un’alimentazione naturale nel suo complesso è più efficace di un singolo alimento antiossidante”. Basti pensare che un riso integrale con polpettine di ceci, che comprende anche erbe aromatiche, cipolla, peperoncino, pomodoro e vino può appirtare fino a 24.000 unità ORAC.

Cosa portare in tavola?

Cereali integrali; legumi; ortaggi di color rosso o diversamente colorati; vegetali con foglie verdi scuro come gli spinaci, i cavoli o i broccoli; acidula; semi oleosi e oli spremuti a freddo; aglio e cipolla; pochissima carne; pesce in abbondanza. “Una dieta di questo tipo – scrive la prof.ssa Romano – rappresenta una strategia efficace per proteggerci dai radicali liberi. Gli alimenti di origine animale contengono minori, in alcuni casi trascurabili, quantità di antiossidanti. Mentre piccole dosi di spezie possono far aggiungere la dose necessaria per mantenere il nostro sistema antinvecchiamento sempre ben bilanciato e competente. Basti pensare che solo 2 g di prezzemolo fresco apportano ben 1473 unità ORAC”!

Gli alimenti da preferire 

Infine, via libera anche ai semi oleosi come noci, nocciole, mandorle, pinoli, sesamo, girasole purché non salati. 

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