Gustoso e versatile in cucina, il radicchio rosso è il protagonista di numerose ricette e anche di molte diete che promettono di sgonfiare la pancia e pulire il colon e intestino.
I radicchi appartengono alla Famiglia delle Asteraceae (Compositae), sottofamiglia Cichorioideae, senere Cichorium. La specie Cichorium Intybus L. raggruppa una serie di piante a crescita spontanea, nota anche come cicoria selvatica. Il radicchio rosso è una verdura tipica del periodo autunnale e invernale ma è facilmente reperibile tutto l’anno.
La sua caratteristica che lo contraddistingue è il suo gusto amarognolo, rendendolo particolarmente delizioso.
Indice
Valori nutrizionali
Questo alimento è ricco di proprietà nutritive ed è l’ideale per tornare in forma con gusto. Il radicchio rosso, infatti, contiene pochissime calorie (100 grammi apportano solamente 15kcal) ed è ricco di sostanze nutritive benefiche per l’organismo. Poche proteine, grassi e carboidrati, moltissimo potassio, zinco, ferro, fosforo, sodio, magnesio, calcio e vitamine del gruppo B e vitamine A, C, E e K, trasformano il radicchio in un vero e proprio concentrato di benessere.
È però doveroso dire che calcio e ferro contenuti sono scarsamente biodisponibili sia per la forma chimica – ferro non biodisponibile – sia per la presenza di fibre e antinutrienti – acido fitico e ossalico, che ostacolano l’assorbimento del calcio.
Le varie tipologie
Esistono numerose varietà di radicchio, alcune selvatiche, altre coltivate. L’aspetto e anche il sapore cambiano in base alla tipologia e alla regione di provenienza. Le foglie possono essere di diversi colori che spaziano tra il rosso intenso al viola, verde e varie sfumature di rosa e bianco. Alcune varietà possono avere anche foglie multicolori con striature o sfumature. Anche la forma e la dimensione possono variare a seconda della varietà ma, in genere, assomiglia a una piccola palla o a una testa di lattuga molto compatta. Anche la consistenza delle foglie può variare da croccante a tenera a seconda proprio della varietà e di come e dove viene coltivata. Alcune varietà sono più amarognole, mentre altre più dolci, ma quasi tutte sono abbastanza croccanti.
Molti di questi prodotti hanno conquistato l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) in quanto rappresentano un patrimonio culturale che va valorizzato e tutelato a livello europeo.
Tra le molteplici varietà si contraddistinguono il Radicchio Rosso di Treviso IGP che arriva dai 24 comuni del Veneto tra Treviso, Venezia e Padova. Quello Tardivo prende questo nome perché si trova a partire da novembre, ha una forma lanceolata, un gusto amarognolo ed è croccante. Il Precoce, invece, si raccoglie già a settembre ed è meno croccante e amaro.
Le diverse tipologie di radicchio si suddividono in radicchio rosso, variegato e radicchio verde o bianco. Esiste il Radicchio di Chioggia IGP con la caratteristica forma di palla, compatta e con foglie rotondeggianti molto aderenti e di colore rosso più o meno intenso e solcate da nervature centrali e secondarie bianche. Ha un sapore dolce leggermente amarognolo e la consistenza croccante.
Quello di Verona ha le foglie di un rosso scuro intenso che si stringono compatte tra di loro formando un cespo a forma di grumolo. Il cuore è croccante mentre le foglie sono tenere. In questo caso, la versione tardiva risulta essere più croccante della versione precoce.
Anche il radicchio rosso di Treviso si distingue in precoce e tardivo e si differenziano principalmente nell’aspetto. Quello precoce ha una taglia grande a forma allungata e compatta. Le foglie hanno una nervatura principale accentuata, di colore bianco che si dirama in molte piccole nervature molto preponderanti nel rosso intenso delle foglie esterne. Ha un sapore tendenzialmente dolce ma anche leggermente amarognolo e la consistenza è abbastanza croccante.
Il radicchio variegato di Castelfranco IGP, invece, è un incrocio che risale alla fine dell’Ottocento tra la scarola e il radicchio di Treviso. Ha la forma a cespo con le foglie aperte simili ai petali di una rosa con screziature rosso scuro o viola. Il sapore è tra il dolce e l’amarognolo, ma molto gradevole e delicato.
Benefici
Abbiamo già anticipato che il radicchio vanta la presenza di numerosi e importanti Sali minerali e vitamine che lo rendono un alimento prezioso per la salute oltre che per le diete.
Ma vediamo nel dettaglio cosa rende speciale questo ortaggio e tutti i benefici che vanta.
Ideale per le diete
Il poco sodio presente e l’alta percentuale di acqua (pari al 94%) lo rendono un alimento con un elevato potere diuretico e depurativo.
La presenza di antociani combatte la fragilità capillare e, proprio per questo motivo, il radicchio rosso è utile in caso di cellulite, varici ed emorroidi. Le antocianine, inoltre, aiutano in caso di ritenzione idrica e prevengono la formazione di edemi.
Soprattutto l’alto contenuto di fibre alimentari, pari al 3% del suo peso, favorisce il senso di sazietà e quindi è un ottimo alleato quando si cerca di tenere a bada il senso di fame soprattutto nelle diete. Il radicchio, inoltre, favorisce il transito intestinale, pulisce il colon e migliora il benessere dell’apparato digerente, favorendo la digestione.
Le fibre sono di due tipi: quelle solubili e quelle insolubili. Il 20% circa delle fibre contenute nel radicchio sono di tipo solubile (soprattutto l’inulina) che creano un gel che modula l’assorbimento nutrizionale sia diminuendo la velocità di assorbimento dei glucidi, riducendo quindi l’indice glicemico insulinico del pasto, sia ostacolando l’assorbimento e il riassorbimento dei grassi, tra cui il colesterolo e i succhi biliari. Ecco quindi che, per trarre i benefici soprattutto a livello di abbassamento dei livelli di zuccheri nel sangue, è consigliabile consumarlo a crudo prima di iniziare un pasto.
Definito “alimento funzionale” dagli esperti, il radicchio rosso è un’ottima fonte di fitosteroli e polifenoli, dei potenti antiossidanti che tengono sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
Il suo gusto amarognolo è determinato da una particolare classe di composti: i guaianolidi che hanno proprietà antinfiammatoria, vasoprotettiva e con azione coleretica, con effetti depurativi e epatoprotettivi e quindi è un alimento adatto per tutti quei momenti in cui ci si sente sovraccarichi e si ha bisogno di una depurazione dell’organismo anche in concomitanza di una dieta o anche solo al cambio stagione per preparare il fisico all’arrivo del freddo.
Ecco perché il radicchio viene spesso consigliato in caso di sovrappeso, di problemi intestinali, malattie cardiovascolari e degenerative, anemia e diabete.
Contrasta l’insorgere del diabete
Come appena spiegato, il contenuto di fibre rallenta l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e questo porta a un controllo del livello ematico di glucosio (glicemia) dopo i pasti e, di conseguenza, dei livelli di insulina. Proprio per questo motivo il radicchio è uno di quegli alimenti che viene consigliato a chi soffre di diabete di tipo 2. Le fibre solubili permettono di ottenere un carico glicemico inferiore di un piatto a base di carboidrati andando a ridurre la velocità di assorbimento proprio dei carboidrati con indice glicemico elevato. Ecco, quindi, che un piatto di pasta o di risotto condito con un sugo a base di olio e radicchio (e magari anche di una fonte proteica) terrà a bada il picco glicemico.
Rafforza le difese immunitarie
Il radicchio è un alimento utile ad aumentare le difese immunitarie e aiuta a combattere l’influenza e il mal di gola. Questo per la presenza abbondante di antociani che svolgono una azione antinfiammatoria.
Il suo elevato apporto di vitamina C è particolarmente utile per perseguire questo fine oltre ad essere anche un ottimo antiossidante.
Il potassio presente sostiene il cuore e i muscoli, regolarizzando la pressione in sinergia con calcio e ferro che, combinati insieme, sono fondamentali per il benessere delle ossa.
Un aiuto per gli occhi e pelle
Essendo ricco di antiossidanti, il radicchio è particolarmente benefico agli occhi grazie alla presenza di luteina e zeaxantina che contribuiscono a proteggerli da eventuali malattie degenerative.
Anche la pelle trae beneficio dall’assunzione di questo prezioso alimento in quanto gli antiossidanti e la vitamina C favoriscono la sintesi del collagene e promuovono l’elasticità cutanea.
In caso di psoriasi, l’alimentazione gioca un ruolo molto importante in quanto questa condizione consiste in una infiammazione cronica dell’epidermide e può avere anche cause psicosomatiche. Il radicchio e la sua vincente combinazione di sapore amaro e contenuto di fibre, risulta essere estremamente disintossicante, contrastando così il processo ossidativo dell’organismo e quindi portare notevoli benefici.
Coadiuvante del sonno
La presenza di triptofano, il precursore della serotonina, rende il radicchio leggermente sedativo in quanto va a rilassare il sistema nervoso. È quindi utile consumarlo la sera per trarne beneficio e per migliorare la qualità e la durata del sonno. Infatti, la serotonina stessa è un precursore della melatonina, l’ormone che regola la qualità e la durata del sonno.
Abbassa il colesterolo nel sangue
La fibra solubile può influenzare anche il riassorbimento dei trigliceridi. Il radicchio contiene fitosteroli, sostanze molto simili al colesterolo animale sia dal punto di vista strutturale che funzionale e che non vengono assorbite a livello intestinale se non in minima parte e sono in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue riducendone l’assorbimento enterico.
I flavonoidi e l’alto contenuto di potassio conferiscono al radicchio un potere ipotensivo.
Antinfiammatorio
I polifenoli presenti sotto forma di antocianine, che donano al radicchio il colore rosso-viola, sono potenti antiossidanti e sono estremamente protettive e anti-invecchiamento per l’intero organismo, agendo principalmente sul sistema cardio-circolatorio con anche proprietà antinfiammatorie e antiaggreganti delle piastrine.
Come togliere l’amaro del radicchio
Pur essendo la sua principale caratteristica, il sapore amaro del radicchio non a tutti può piacere. Se si desidera alleggerirlo un po’ è sufficiente metterlo a bagno in acqua fredda, aggiungere qualche goccia di aceto e lasciarlo in ammollo. Si può anche usare in alternativa qualche goccia di limone che, essendo un antiossidante, aiuta anche a mantenere il colore brillante del radicchio.
Una valida alternativa è quella di scegliere una tipologia di radicchio meno amaro: il Radicchio variegato di Lusia (detto anche radicchio bianco) ha infatti un sapore dolce. La sua forma è sferica e le foglie sono verde chiaro, con qualche variegatura viola.
Il radicchio nella dieta e in cucina
La versatilità di questo alimento lo rende l’ingrediente adatto per molte ricette. Lo si può veramente utilizzare in tutte le diverse portate del pasto: dall’antipasto al dessert. Il sapore amarognolo permette la ricerca di combinazioni anche fuori dal comune e che permettono di dare vita a piatti gustosi e salutari. Il radicchio si può gustare sia crudo che cotto, lessato, al vapore, al forno, in padella, alla griglia. L’ideale per non disperdere il contenuto di vitamina C è consumarlo a crudo, in insalata o pinzimonio. Si accompagna anche bene a tartine e bruschette e può dare una marcia in più alla polenta scottata alla griglia o in padella. Ottimo per la preparazione di sughi per la pasta, lasagne o cannelloni, ma anche per il famigerato risotto accompagnato dal gorgonzola ed eventualmente noci.
Una volta acquistato (o per i più fortunati raccolto dall’orto) si conserva in frigorifero, chiuso in un sacchetto per alimenti o, ancora meglio, avvolto in un telo da cucina. Può restare alcuni giorni anche se dipende dalle varietà.
Controindicazioni
Il radicchio non presenta controindicazioni se non quello che, se ad assumerlo è una donna durante la gravidanza, va lavato accuratamente per ridurre il rischio di presenza di batteri o parassiti che potrebbero mettere a rischio la futura mamma e il nascituro. È comunque consigliabile non farne un uso eccessivo durante la gravidanza in quanto potrebbe stimolare le contrazioni uterine. È comunque consigliabile consultare il proprio medico cluterà anche in base alle condizioni della persona.
Inoltre, se si soffre di problemi gastrointestinali come gastriti, coliti, calcoli colecistici o di ulcere gastroduodenali, bisogna fare attenzione e, anche in questo caso, è sempre consigliabile consultare il proprio medico.
Infine, il radicchio rosso contiene nichel ed è quindi da tenere in considerazione qualora si sia allergici.