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Cos’è il verme solitario
Il verme solitario è un’infezione causato dalle tenie, parassiti intestinali. Le tenie si distinguono in tenie dei bovini (Taenia saginata) e tenie dei suini (Taenia solium): si tratta di parassiti che sopravvivono all’interno di altri esseri viventi, chiamati ospiti. Il verme solitario o tenia ha un corpo che può raggiungere diversi metri, suddiviso in segmenti: ogni segmento del corpo della tenia può produrre uova, che vengono poi espulse attraverso le feci.
L’infestazione avviene per contatto con feci contaminate o consumando cibi contaminati. Nel primo caso, può succedere di ingerire uova o larve di verme solitario portando le mani alla bocca, se le mani non sono pulite. Larve e uova di tenia si possono anche trovare all’interno di alcune carni, in particolare manzo e maiale: il calore della cottura distrugge sia le uova sia le larve, ma se si consumano carni crude o poco cotte, si possono ingerire uova e larve vive che determineranno l’infestazione nell’ospite.
Le cause dell’infestazione sono dunque legate a scarse condizioni igieniche personali o dell’ambiente in cui vengono lavorati gli alimenti e al consumo di carni crude, poco cotte o cotte a temperature non adeguate. Alcune persone hanno poi maggiori probabilità di contrarre il verme solitario: si tratta di persone con deficit del sistema immunitario provocato da virus, tumori, malattie croniche come il diabete. Chi ha un’importante riduzione delle difese immunitarie dovrebbe porre ancora più attenzione all’igiene ed evitare di consumare alimenti preparati o conservati in modo scorretto.
Sintomi
I sintomi di un’infestazione da tenia o teniasi possono anche non presentarsi e una persona può accorgersi della presenza della tenia solo perché trovano segmenti del parassita o uova all’interno delle feci. In altri casi le chi ha il verme solitario accusa:
- dolore addominale
- perdita di peso
- problemi digestivi
- prurito anale
Se si notano sintomi riconducibili alla teniasi occorre rivolgersi al medico che potrà diagnosticare l’infestazione attraverso esami del sangue e delle feci. Una volta diagnosticata, la tenia viene trattata con antielmintici prescritti dal medico, cioè farmaci che consentono di uccidere i parassiti e le loro uova che verranno eliminati attraverso le feci. In genere il verme solitario viene debellato dopo alcune settimane senza complicazioni; raramente, la tenia può provocare blocco intestinale o diffondersi in aree del corpo al di fuori dell’intestino e causare problemi ad altri organi.
Come prevenire il verme solitario
Come abbiamo visto, la tenia o verme solitario può entrare a contatto con l’apparato digerente dell’ospite attraverso le mani non pulite o il consumo di carne cruda o poco cotta contaminata. Di conseguenza, per prevenire l’infestazione, bisogna porre attenzione alla propria igiene, lavandosi le mani regolarmente con acqua calda e sapone soprattutto dopo aver maneggiato carne cruda o dopo aver utilizzato il bagno. Per eliminare uova e larve di tenia dalla carne, occorre cuocerla a temperature superiori a 70°C per almeno cinque minuti, eventualmente verificando la temperatura interna attraverso l’uso di un termometro da cucina. Dopo avver cotto la carne, bisognerebbe attendere circa tre minuti prima di tagliarla e consumarla. Dato che la tenia può contaminare anche l’acqua, attenzione a ciò che s beve soprattutto in viaggio, in particolare se si visitano paesi dove le condizioni igieniche scarseggiano o dove l’acqua non viene trattata in modo opportuno.
Come eliminare il verme solitario
Il verme solitario si elimina facilmente grazie a brevi terapie antielmintiche ma, quando si soffre di tenia, vengono spesso consigliati anche alcuni rimedi naturali per debellarlo. Tali rimedi includono generalmente preparazioni a base di aglio oppure oli essenziali con azione antiparassitaria, spesso da abbinare a rimedi naturali lassativi per favorire l’espulsione della tenia. Le difficoltà legate all’uso di rimedi naturali contro il verme solitario sono legate al dosaggio e alla durata del trattamento: spesso, infatti, per avere efficacia si dovrebbe assumere un dosaggio assai elevato aumentando il rischio di effetti collaterali. Un trattamento prolungato con oli essenziali o lassativi potrebbe poi essere controindicato in alcune situazioni.
Se si ha il sospetto di avere il verme solitario, la cosa migliore resta dunque quella di rivolgersi al proprio medico, che saprà valutare i sintomi e la gravità dell’infestazione e consigliare una terapia adeguata. Se il medico è specializzato in fitoterapia può dare indicazioni su eventuali integratori a base di estratto d’aglio e integratori in capsule contenenti olio essenziale di tea tree, associati a integratori dall’azione lassativa come la senna, il rabarbaro o la frangola. Tali rimedi possono essere utilizzati da soli in caso di infezioni di lieve entità oppure associati alla terapia farmacologica, come coadiuvanti. Meglio evitare il fai da te, soprattutto se non si è in possesso di una diagnosi e in situazioni particolari, ad esempio nei bambini, nelle persone anziane, in chi ha un deficit del sistema immunitario o nelle persone che presentano altre patologie o che assumono altre terapie.