Quando è nato pesava 420 grammi. Oggi è un bimbo sano e bellissimo

Curtis Means è nato a 21 settimane e 1 giorno: oggi ha più di un anno e sta bene. La sua storia è entrata nel Guinness World Record

Pubblicato: 12 Novembre 2021 11:40

DiLei

Redazione

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Tanto piccolo da stare su una mano. Un pugno d’amore da 420 grammi appena, Curtis Means, il bambino più prematuro al mondo che ha superato l’anno grazie alla sua voglia di vivere e alle cure – attente – che gli sono state prestate in Alabama, dov’è nato. Un Guinness World Record, il suo, raggiunto dopo la nascita record a 21 settimane e 1 giorno di gestazione, che sa di riscatto. E di vita.

Curtis Means, la storia del bimbo più prematuro

L’incredibile viaggio di Curtis inizia il 4 luglio 2020, quando sua madre – Michelle Butler – è entrata in travaglio. I tempi per il parto non erano di certo maturi, ma i gemelli che portava in grembo sono nati ugualmente. C’Asya, purtroppo, era troppo debole per sopravvivere ed è morta all’indomani dalla nascita. Curtis si è invece attaccato all’unica, flebile, speranza data dai medici. Si è tenuto a quell’1% di possibilità di farcela, con tutte le sue forze. Ed è sopravvissuto.

Dopo 3 mesi di terapia intensiva, i più difficili, il piccolo è stato dimesso dall’ospedale ad aprile 2021, dopo 275 giorni di ricovero e tutto l’amore possibile delle infermiere che l’ha tenuto al mondo: “Ci sono stati giorni in cui non eravamo sicuri che sarebbe sopravvissuto”, ha dichiarato Sumita Grey, tra le più impegnate nelle cure prestate a Curtis, “Era il bambino più piccolo con cui avessimo mai lavorato, ma sapevamo di avere le risorse e le competenze per supportare Curtis e sua madre. Eravamo determinati a vederlo tornare a casa”.

Curtis Means un anno dopo

Spazzati via tutti i pronostici, Curtis ha superato l’anno ed è in salute. Ha ancora bisogno di cure, di ossigeno e di un sondino per l’alimentazione ma si può considerare fuori pericolo. La soddisfazione più grande è quella di sua madre, che ha lottato con tutte le sue forze per poterlo portare a casa dai suoi fratelli: “Essere riuscita a portare finalmente a casa Curtis e sorprendere i miei figli più grandi con il loro fratellino è un momento che ricorderò per sempre”.

La nascita e i primi mesi di vita di Curtis hanno sorpreso anche i medici che hanno assistito a tutto, come ha dichiarato il neonatologo dell’Università dell’Alabama, il dottor Brian Sims: “Faccio questo lavoro da quasi 20 anni, ma non ho mai visto un bambino così giovane forte come lui”.

L’incredibile voglia di farcela di Curtis Means ha stracciato il Guinness World Record precedente che si era stabilito in Canada, 34 anni fa, con il bambino più prematuro del mondo nato a 21 settimane e 5 giorni.

Quella di Curtis è la storia di tanti bambini nati prematuri e che, con una tenacia incredibile, sono riusciti a farcela. È la vita di tanti genitori che combattono per quel respiro in più e per quel battito che li può portare fuori da un incubo. Sono tanti quelli che ce l’hanno fatta e se, la storia di Curtis ha qualcosa da insegnarci è proprio questa: mai perdere la speranza.

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