Violenza sulle donne: la foto di Caterina Balivo su Instagram dice tutto

Caterina Balivo ha condiviso su Instagram un post in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Pubblicato: 25 Novembre 2021 13:24

DiLei

Redazione

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Ogni anno il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: una data che purtroppo ancora oggi ci ricorda che c’è ancora tanto da fare.

E non si parla dei gesti insensati di un singolo, ma di una società, la nostra, che giustifica e normalizza la violenza. Sui social a ricordarcelo c’è, tra gli altri, anche Caterina Balivo, che ha pubblicato un post eloquente che spiega bene quanta strada c’è da fare per combattere la violenza sulle donne.

Caterina Balivo, il post su Instagram

Stesa a terra, con indosso le scarpe rosse simbolo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Caterina Balivo si mostra in uno scatto che fa emergere tutte le sue fragilità. E accompagna alla foto, già evocativa di per sé, delle parole che spiegano perfettamente quanto la nostra cultura abbia bisogno di un rinnovamento profondo, perché troppo intrisa da una violenza che spesso non viene considerata neanche da quelle istituzioni che dovrebbero proteggerci:

Per 1 italiano su 4 “schiaffeggiare la moglie non è violenza”;
Per 3 italiani su 10 “non è violenza picchiare la partner se lei ha flirtato con un altro”;
Per 1 italiano su 3 “non è violenza forzare la partner a un rapporto sessuale”.
In un Paese, il nostro, in cui i femminicidi nel 2021 sono stati 103. Un Paese in cui, quando si discute alla Camera su come contrastare la violenza sulle donne e quali interventi mettere in atto, in aula sono presenti solo in otto. Abbandono e indifferenza. Esattamente quello che provano e vivono tantissime donne, vittime di abusi e violenze, che continuano a morire, per mano di chi diceva di amarle.

Caterina Balivo non usa mezzi termini e diffonde dei dati allarmanti, che lasciano intendere quanto lavoro ci sia ancora da fare nel nostro paese – e non solo – ricordando che questa battaglia va combattuta nelle famiglie, nelle scuole, tramite l’educazione e il rispetto:

La violenza sulle donne è un crimine, inaccettabile, che va combattuto con forza, determinazione e azioni concrete. È una battaglia di civiltà e rispetto che non dobbiamo e non possiamo permetterci più di perdere.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, perché il 25 novembre

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite: in Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

L’idea è nata da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani.

Il 25 novembre ovviamente non è una data casuale: nel 1960, nella Repubblica Dominicana, furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Quel giorno, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal.

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