Come è possibile conciliare asma e attività sportiva? L’asma può essere scatenata, nelle persone predisposte, da vari stimoli: allergici, infettivi o chimico/fisici come inquinamento e sforzo fisico.
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Crisi asmatiche e sport
Questi stimoli possono essere presenti anche nello stesso momento e diventano anche più potenti durante l’esercizio fisico quando gli atti respiratori diventano più frequenti e profondi. Inoltre quando usiamo la respirazione orale perdiamo la funzione di filtro del naso che permette il riscaldamento, l’umidificazione e la depurazione dell’aria. Quando una quantità maggiore di aria più fredda e più secca arriva a livello della mucosa bronchiale, provoca disidratazione della mucosa stessa e modifica la circolazione sanguigna locale. La principale conseguenza è la liberazione di varie sostanze infiammatorie che provocano il broncospasmo e sintomi asmatici anche gravi.
Quando la crisi asmatica si presenta solo sotto sforzo si può parlare di “Asma da sforzo” ma in realtà chi soffre di asma può avere crisi acute non per lo sforzo in sé ma per gli stimoli provenienti dall’ambiente in cui lo sport viene praticato (pollini all’aperto, acari nelle palestre, inquinanti irritanti ovunque).
Nel mondo vi sono moltissimi atleti affetti da asma bronchiale che riescono a vivere lo sport anche a livello agonistico senza problemi. Ed è fondamentale per tutti, ma in particolare per chi soffre di malattie respiratorie croniche, rafforzare la muscolatura toracica che ci aiuta a respirare correttamente e aumentare la capacità polmonare.
Cosa fare
Con lo specialista di fiducia è possibile studiare un piano terapeutico personalizzato per poter vivere lo sport senza sintomi ed ecco alcune regole di base:
- Scegliere lo sport giusto, nella stagione giusta. A seconda degli stimoli capaci di provocarci sintomi possiamo cambiare tipo di sport (corsa all’aperto, nuoto, palestra, etc..) in relazione alle condizioni ambientali e al periodo dell’anno.
- Prima di iniziare a fare sport dobbiamo raggiungere il perfetto controllo dell’asma a riposo: tolleranza zero verso i sintomi durante le normali attività quotidiane in cui non facciamo sport e il sonno. Se la terapia inalatoria di base azzera i sintomi a riposo è probabile che anche durante lo sport non si abbiano crisi acute.
- Comportiamoci da veri sportivi: la fase del “riscaldamento” è fondamentale per tutti. Non meno di 30 minuti
- Se necessario, in accordo con il nostro medico, utilizziamo la premedicazione: almeno 20 minuti prima dell’attività fisica assumiamo un broncodilatatore (se gareggiamo in ambito dilettantistico o professionale la prescrizione deve essere documentata da parere specialistico, con documentazione per la Federazione sportiva di appartenenza ai fini anti-doping).
L’asma bronchiale è una malattia perfettamente curabile e se non è sotto controllo significa che nell’alleanza medico-paziente qualcuno non sta facendo il suo dovere…Controlliamo la nostra asma o lei controllerà noi!