Maggio è il mese ideale per celebrare i matrimoni e così in Germania si è festeggiato il royal wedding del principe Ludwig di Baviera, futuro capo della casa reale, con la borghese Sophie-Alexandra Evekink.
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La proposta di matrimonio
Nessuno ha ancora scoperto dove sia avvenuto il primo incontro tra i due innamorati, ma la cosa certa è che il principe Ludwig ha chiesto a Sophie-Alexandra di sposarlo regalandole un anello con uno smeraldo. Il verde, colore della pietra, è la tonalità preferita dalla sposa. Secondo la rivista inglese Town & Country, la proposta di matrimonio è avvenuta all’inizio dell’estate del 2022, a Berchtesgaden, una città delle Alpi bavaresi.
Il matrimonio civile segreto alla vigilia di Natale
A poche ore dal matrimonio religioso, il magazine bavarese TZ ha rivelato che Ludwig e Sophie-Alexandra si sono sposati in segreto il 24 dicembre 2022. Il matrimonio civile è stato celebrato dal sindaco di Geltendorf presso il castello di Kaltenberg, la casa del principe Luitpold, padre dello sposo. Un matrimonio con i soli genitori degli sposi presenti, tutti rigorosamente in costume tradizionale bavarese.
La chiesa del royal wedding
San Gaetano di Monaco di Baviera – più conosciuta con il nome di Theatinekirke – è la chiesa scelta dagli sposi per scambiarsi la promessa. Fu costruita nel XVII secolo in occasione della nascita del principe Massimiliano Emanuele di Baviera. Nella chiesa sono sepolti diversi esponenti del casato Wittelsbach, la famiglia dello sposo. La tomba del re Massimiliano II si trova in una cappella lungo la navata, mentre nella cripta ci sono circa cinquanta altri illustri membri della famiglia, tra cui l’imperatore Carlo VII del Sacro Romano Impero, il re Ottone I di Grecia, Rupprecht di Baviera e sua figlia Irmingard, rispettivamente bisnonno e nonna dello sposo.
L’imprevisto alla cerimonia
Secondo ChristinZ, royal watcher tedesca, la cerimonia nuziale ha avuto un imprevisto. In un post su Twitter, confermato poi da vari testimoni e dalla stampa, ha raccontato che la sposa ha avuto un mancamento durante la messa e i paramedici sono dovuti intervenire per darle un bicchiere d’acqua. “La sposa è caduta all’indietro, lo sposo l’ha presa. La damigella d’onore si è precipitata, i paramedici le hanno portato dell’acqua. Si è sentita subito bene”.
Niente carrozza ma una macchina unica
Dopo la cerimonia religiosa, gli sposi hanno lasciato la chiesa non in una carrozza trainata da cavalli ma in un’auto d’epoca: un prototipo di BMW 505 Pullman limousine degli anni ’50, che non è mai stato prodotto in serie. L’auto era stata progettata come alternativa alla limousine Mercedes dell’allora cancelliere Konrad Adenauer, ma alla fine del giro di prova il cappello del cancelliere rimase impigliato nella macchina e lui scelse di rimanere fedele alla Mercedes.
Il ricevimento di nozze
La sposa, lo sposo e gli invitati si sono diretti al castello di Nymphenburg, l’antica residenza estiva dei re di Baviera. Franz, l’attuale duca di Baviera, ha messo il suo immenso palazzo a disposizione degli sposi. Il banchetto di nozze si è svolto nella Steinernen Saal del castello. Il cibo offerto era biologico e la torta nuziale è stata preparata dal Café Luitpold di Monaco secondo una ricetta tradizionale della famiglia reale, con pistacchi e ricoperta di glassa azzurra e bianca, i colori della Baviera.
La serata di gala. Dress code: cravatta bianca
Per concludere la giornata è stata organizzata una serata di gala alla quale hanno partecipato numerosi ospiti. La festa si è svolta al Castello di Schleissheim. Ancora una volta, gli sposi hanno voluto coniugare tradizione e modernità. In questa occasione, le donne sposate o principesse di nascita sono state invitate a indossare le tiare e gli uomini le insegne dei vari ordini cavallereschi. Per quanto riguarda il menu, invece, lo chef stellato Jan Hartwig ha rotto con la tradizione ideando piatti vegetariani. Per la serata la sposa ha indossato un abito off the shoulder realizzato in morbido tulle.
Gli ospiti
Circa 700 invitati: l’intero Gotha tedesco era presente al matrimonio. Hanno presenziato il primo ministro bavarese, molti membri del governo ed esponenti di famiglie reali e nobili europee, tra le quali: il principe reggente del Liechtenstein con la consorte Sofia di Baviera, i reali di Romania, i reali del Portogallo, il principe Jean-Christophe Napoléon, l’arciduca Paul Georg d’Asburgo, ambasciatore d’Ungheria a Parigi. Molti degli invitati provenivano da famiglie che avevano regnato durante l’impero tedesco o nel Sacro Romano Impero. Erano presenti membri dei casati di Baden, Hannover, Assia, Sassonia e Prussia, il principe Albert II Thurn und Taxis e sua sorella Elisabeth, la principessa Viktoria-Luise e il principe Ferdinand di Leiningen e il conte Leopold Fugger.
Lo sposo
Il Principe Ludwig, anno 1982, è figlio del Principe Luitpold e di Beatrix Wiegand. Ha lavorato nella cooperazione per lo sviluppo in Africa per quasi 10 anni e nel 2015 ha lanciato Learning Lions, un programma di potenziamento digitale per i giovani dell’Africa orientale. Il Principe Ludwig, che ha studiato scienze politiche e giurisprudenza all’Università di Gottinga, specializzandosi in diritti umani, è stato insignito dell’Ordine al Merito dello Stato di Baviera per il suo lavoro sociale. Attualmente aiuta anche il padre, noto imprenditore, a seguire la tenuta di famiglia e il famoso birrificio di loro proprietà, il König Ludwig.
La sposa
Sophie-Alexandra Evekink, oggi principessa Sophie-Alexandra di Baviera, è cittadina canadese e olandese ed è nata a Singapore nel 1989. Dopo la laurea ha lavorato per otto anni presso le Nazioni Unite, nello specifico per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, vivendo tra Ginevra e New York. Laureata in scienze politiche, attualmente sta conseguendo un dottorato di ricerca in criminologia presso l’Università di Oxford.
L’abito da sposa
La principessa Sophie-Alexandra ha scelto il marchio Reem Acra, stilista libanese arrivata negli Stati Uniti negli anni Ottanta. “La combinazione di tradizione ed estetica moderna, importante per gli sposi, si riflette nell’abito da sposa”, spiega la Casa di Baviera.
Sophie-Alexandra ha fatto cucire nell’abito un fazzoletto blu creato con una stoffa appartenuta alla nonna, così la tradizione che la sposa indossi qualcosa di blu è stata rispettata, come anche quella di avere qualcosa di prestato.
Il diadema di famiglia
Il diadema floreale è stato prestato alla sposa dalla famiglia del marito. La tiara è quella indossata dalla nonna del Principe Ludwig, la Principessa Irmingard di Baviera, al suo matrimonio nel 1950 con il cugino di primo grado, il Principe Ludwig di Baviera. La tiara ha una storia molto antica, proviene dai gioielli degli Arenberg, ed è in oro e argento con diamanti e zaffiri.
Il velo, un omaggio all’Ucraina
La sposa ha voluto sottolineare il suo impegno a favore dell’Ucraina indossando un velo disegnato dal marchio ucraino Woná. Alcuni mesi fa gli sposi si sono recati al confine ucraino per coordinare i progetti di aiuto umanitario gestiti dalla Fondazione Nymphenburg. Il lungo velo di tulle ricamato da Woná è realizzato in tessuto organico, con motivi bavaresi, canadesi e olandesi per ricordare anche le origini di Sophie-Alexandra. Tra i simboli: il leone bavarese, il tulipano olandese e la foglia d’acero canadese.
Niente regali per gli sposi ma beneficenza
“Visto l’eccezionale interesse suscitato dal nostro matrimonio, abbiamo deciso di organizzare una grande e bella festa, in parte pubblica, ma vogliamo cogliere l’occasione per chiedervi di contribuire a due cause umanitarie”, ha spiegato lo sposo. Le donazioni andranno alla Fondazione Bavarian Aid, gestita dal duca di Baviera. Il principe Ludwig fa parte del consiglio di amministrazione di questa fondazione che promuove il benessere, la cooperazione allo sviluppo e il sostegno alle persone in difficoltà. Metà del denaro sarà destinato al programma istituito dalla sposa per aiutare le persone che sono fuggite da zone di conflitto e si sono stabilite in Baviera, mentre l’altra metà sarà destinata al programma Learning Lions del principe in Kenya.
La storia del casato
La famiglia Wittelsbach ha governato la Baviera dal 1180 al 1918. Lo sposo, il principe Ludwig è il pronipote dell’ultimo re di Baviera ed è terzo in linea di successione. Il suo antenato omonimo, re Ludwig III, regnò dal 1913 al 1918. Perse il trono alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando l’impero tedesco fu dissolto e fu creata la repubblica di Weimar, con l’abolizione di tutte le monarchie tedesche. Oggi i discendenti sono solo “pretendenti” al trono e hanno il compito di rappresentarne la storia.
Ludwig dovrebbe diventare un giorno il capo della famiglia. Suo padre, il Principe Luitpold di Baviera, è cugino di primo grado dell’attuale duca di Baviera Franz. Il duca Franz vive con il compagno ed è stato uno dei primi nobili a fare coming out. Poiché Franz non ha mai avuto figli, gli succederà il fratello, il principe Max di Baviera, che ha cinque figlie ma non ha figli maschi e quindi, in base alla legge salica ancora vigente (la successione solo per linea maschile) il titolo passerà al principe Luitpold e poi al principe Ludwig e ad eventuali futuri eredi maschi.
I due esponenti più famosi: Sissi e Ludwig II
I due esponenti più famosi del casato Wittelsbach sono sicuramente l’imperatrice d’Austria e regina di Ungheria Elisabeth, conosciuta come Sissi e il cugino Ludwig II, re di Baviera. Sissi è stata una delle figure dell’Ottocento più amata e ricordata, sposò Francesco Giuseppe e dalla Baviera arrivò a Vienna stregando tutti con la sua bellezza ed eleganza. Ludwig II è stato un personaggio molto controverso e viene ricordato come il re dei castelli: ne fece costruire ben tre e quello di Neuschwanstein è diventato il simbolo della Baviera ed è conosciuto in tutto il mondo perché Walt Disney si ispirò proprio al maniero per disegnare il castello delle favole per eccellenza.
È così che dal castello delle favole arriviamo alla fiaba di Ludwig e Sophie-Alexandra, i William e Kate della Baviera, una storia moderna che ha raggiunto l’apice con la celebrazione del royal wedding facendo sognare tutti, un’evasione della mente in una realtà tanto lontana quanto affascinante.