Cos’è la “stampella emotiva” e perché dovremmo lasciarla andare

Una strategia psicologica che può offrire un sostegno temporaneo, ma il vero equilibrio si raggiunge attraverso l'autonomia e la resilienza interiore

Pubblicato: 13 Gennaio 2024 12:25

Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Chi di noi non si è mai ritrovato in una situazione difficile, oppresso dall’ansia da prestazione o dalla paura di fallire? Siamo umani, fragili e vulnerabili, costantemente messi alla prova dalla vita. Qualsiasi sfida o ostacolo che incontriamo può sembrare un gigante insormontabile.

Eppure, come tutte le creature viventi, abbiamo sviluppato meccanismi di adattamento per sopravvivere e prosperare. Sono le cosìddette “stampelle emotive”, una sorta di puntelli che ci aiutano a sostenere il peso della nostra esistenza.
Queste strategie psicologiche sono sempre più riconosciute per la loro efficacia nel gestire situazioni di stress e per attingere a quella forza interiore nascosta dentro ognuno di noi. Ci permettono di affrontare le sfide con coraggio, resilienza e determinazione.

Tuttavia, è importante ricordare che, a volte, queste tattiche possono essere controproducenti e farci del male. È quindi fondamentale trovare un equilibrio e assicurarsi di utilizzare queste tecniche in modo sano e produttivo.

Le stampelle emotive: un sostegno per il cuore e per l’anima

Le stampelle emotive, come il loro nome suggerisce, sono strumenti che usiamo per sostenere la nostra salute mentale. Sono i nostri alleati silenziosi, i nostri rifugi sicuri, il nostro faro nel buio. Possono prendere molte forme: una canzone che ci ricorda momenti importanti, un libro che ci fa viaggiare verso mondi lontani, una lunga corsa che libera la nostra mente o l’abbraccio sincero di un caro amico.

Queste stampelle ci aiutano a navigare attraverso le acque turbolente delle nostre emozioni. Ci danno la forza per affrontare i nostri demoni interni, di liberare i sentimenti repressi e trovare la nostra pace interiore.

Che sia attraverso l’arte, la scrittura, la musica o il movimento, ci danno il permesso di sentirci, di esprimerci e di liberare ciò che è stato tenuto dentro. Ma soprattutto, ci ricordano che non siamo soli. Che è normale sentirsi sopraffatti. Che è ok non essere ok.

Dobbiamo, però, fare attenzione. Come una vera stampella, queste dovrebbero essere usate solo per sostenere, non per sostituire.

Stampelle emotive: un’arma a doppio taglio

Ma, cosa succede quando ci appoggiamo eccessivamente a queste stampelle? Cosa succede quando il sostegno diventa dipendenza? Ebbene, rischiamo di diventare prigionieri delle nostre emozioni, anziché padroni. Invece di usarle come mezzi per superare i momenti difficili, le usiamo come scudi per nasconderci o sfuggire alla realtà.

La discesa verso la dipendenza può essere tanto graduale quanto inaspettata. Potrebbe iniziare per alleviare un dolore temporaneo o per gestire uno stress momentaneo. Ma con il tempo, si può sviluppare una dipendenza, un bisogno compulsivo di ricorrere alla stampella per evitare qualsiasi disagio emotivo.

Questo passaggio è un processo graduale e subdolo, che può passare inosservato fino a quando non diventa un problema serio. Ad esempio, potremmo iniziare a dipendere sempre di più dal nostro partner, aspettandoci che risolva i nostri problemi, che ci salvi dalla nostra solitudine o che ci renda felici.

Può manifestarsi in diverse forme, come la paura di essere abbandonati, la gelosia, l’insicurezza, la necessità di costante rassicurazione e l’incapacità di prendere decisioni senza l’approvazione dell’altro. Questa forma di dipendenza non solo può danneggiare la nostra autostima, ma può anche generare relazioni disfunzionali e tossiche. Ci impedisce di crescere come individui e di costruire legami sani e appaganti.

Affrontare il problema non è facile, ma possibile. Le stampelle emotive possono essere un aiuto prezioso, ma non dovrebbero mai sostituire il lavoro interiore necessario per affrontare e superare i nostri problemi. Se senti di non riuscire a gestire questa situazione da solo, non esitare a cercare aiuto, non c’è nulla di sbagliato nel chiedere sostegno. Un professionista può fornirti gli strumenti e le strategie migliori per affrontare questo malessere e per riscoprire la tua forza interiore. Ricorda, sei più forte di quanto pensi. Non permettere alle tue emozioni di controllare la tua vita. Prendi il controllo, affronta la tempesta e scopri la bellezza che si trova dall’altra parte delle nuvole.

 

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