Selvaggi e ribelli sono i secondogeniti: lo conferma la scienza

Non è solo una sensazione, i secondogeniti sono destinati a diventare le pecore nere della famiglia e della società. Ecco i motivi spiegati dalla scienza

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Redazione

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No, quella che proviamo quando guardiamo gli atteggiamenti dei nostri secondogeniti non è solo una sensazione. Se li consideriamo più ribelli, vivaci e selvaggi, sin dalla tenera età, non è un caso: è perché lo sono davvero e probabilmente così resteranno per il resto della vita. Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, questo s’intende, ma non possiamo negare che i secondi figli sono destinati a stravolgere la vita di tutti, la nostra e quella delle persone che incontreranno.

E a confermarlo, ancora una volta, è la scienza. Non si tratta di una novità assoluta, intendiamoci. Basta parlare con le nostre mamme o con le nostre nonne per avere la conferma di questa credenza diffusa. Ma possiamo anche attingere alla nostra esperienza personale per tirare le somme, sia nel caso in cui siamo sorelle maggiori o minori.

Terribili, selvaggi e ribelli: questi sono i bambini più piccoli, quelli che amano sporcarsi le mani, camminare scalzi a ogni ora del giorno e della notte, fare i dispetti ai fratelli maggiori e disubbidire alle regole di mamma e papà prima e a quelle delle istituzioni dopo.

Tutta colpa dell’ordine di nascita che, secondo gli esperti, influisce inevitabilmente sui comportamenti sociali presenti e futuri. Perché se da una parte i primogeniti sono chiamati a ricoprire quel ruolo di responsabilità all’interno della famiglia presto, è vero anche che i più piccoli sono destinati a essere delle anime indipendenti.

A seguito di una ricerca condotta dal Massachusetts Institute of Technology, con la collaborazione dell’Università di Florida e della Northwestern University, sono emersi tutta una serie di comportamenti, con relative spiegazioni, che riguardano proprio i secondogeniti della famiglia. Più inclini ai brutti voti a scuola e ai problemi con la legge, questo è quanto affermato dagli esperti che hanno condotto lo studio.

Certo non si tratta di una verità assoluta intendiamoci, ma di una percentuale comunque significativa che confermerebbe che i secondogeniti sono per natura più ribelli e wilde, atteggiamenti che potrebbero porre fine ai sonni sereni di mamma e papà.

I motivi sono presto detti. Secondo i ricercatori, infatti, i secondi non si sentirebbero viziati come tutti credono, ma trascurati in qualche modo dai genitori. Un paradosso, è vero, che però trova la sua spiegazione nel fatto che i primogeniti sono più coinvolti attivamente nell’organizzazione familiare. I secondogeniti, invece, non trovano alcun ruolo e quindi si sentono più liberi dagli schemi. Inoltre, sempre secondo la scienza, hanno come modello da emulare i loro fratelli, che spesso sono ancora dei bambini, mentre i primi hanno avuto come punto di riferimento sempre e comunque i loro genitori.

Come placare gli animi ribelli dei secondogeniti? Una buona idea potrebbe essere quella di coinvolgere anche loro nell’organizzazione e nella gestione familiare, e diminuire il carico di responsabilità dei fratelli maggiori nei confronti dei più piccoli.

Secondo la scienza, comunque, il destino dei secondogeniti è quello di diventare le pecore nere della famiglia e della società, ma questo è davvero un male? Crediamo di no, soprattutto se la ribellione si traduce in scelte indipendenti e libere, intelligenti e creative, fuori dagli schemi. Insomma, essere fratelli minori non è sempre un male. Siete d’accordo?

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