Perché i buoni propositi falliscono sempre?

Nonostante siamo carichi di entusiasmo, e armati delle migliori intenzioni, alla fine i buoni propositi falliscono sempre. Perché?

Pubblicato: 29 Luglio 2023 13:56

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Sono due i periodi dell’anno che considero i più importanti, e sono il mese di gennaio e quello di settembre. I motivi, forse, sono facilmente intuibili: li considero i momenti perfetti per stilare, e mettere in atto, la lista dei buoni propositi, quelli fatti di abitudini sane, di pagine bianche ancora da scrivere e di sogni ambiziosi da programmare.

L’entusiasmo è tangibile e condiviso, peccato che duri poco, davvero troppo poco. Sì perché quel famoso elenco al quale tutti teniamo, che tanto si accende e ci infiamma ogni volta che accogliamo un nuovo inizio, è destinato a finire tra tutte le cose che potevano essere e che non sono state.

Nonostante tutte le buone intenzioni del caso, infatti, l’euforia dei primi giorni tende a scemare, fino a svanire completamente. Perché tanto poi lo sappiamo che i buoni propositi falliscono sempre. Il motivo? Scopriamolo insieme.

Anno nuovo e buoni propositi

Gennaio è l’emblema dei nuovi inizi, e così lo è anche settembre, considerato un capodanno anticipato. Si ritorna dalle ferie e delle vacanze alla routine quotidiana con un po’ di energia in più e molta voglia di fare, di cambiare vita, o comunque di renderla migliore. Ed ecco che per rendere più concrete le intenzioni ci affidiamo alla lista dei buoni propositi.

Questi hanno a che fare con delle abitudini che vogliamo abbandonare o migliorare, con degli obiettivi personali o professionali e con dei nuovi progetti. Ma se, come abbiamo anticipato, l’entusiasmo è ai massimi livelli nel momento stesso in cui compiliamo la famosa lista dei buoni propositi, questo tende a svanire completamente nel giro di qualche settimana. Confermate?

I motivi sono tanti e diversi e spesso hanno a che fare con l’incapacità di portare a termine quei piccoli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ma perché questo accade? Il primo motivo è da ritrovarsi nella pianificazione stessa dei buoni propositi che, troppo spesso, manca di un’analisi attenta e concreta della realtà. Insomma, non basta soltanto dire “Voglio dimagrire” o “Voglio cambiare lavoro”, ma occorre mettere in chiaro il traguardo, ma soprattutto il percorso che intendiamo intraprendere per raggiungerlo.

Per farlo possiamo affidarci a quella spinta di ottimismo e di positività che ci invade proprio con i nuovi inizi, a patto di non far prevalere l’entusiasmo che, troppo spesso, sa essere accecante e privo di razionalità.

Perché i buoni propositi falliscono

Nonostante le motivazioni e le intenzioni, alla fine, i buoni propositi falliscono sempre. Quando ci accorgiamo dopo poche settimane che quelle promesse non sono state mantenute, ci facciamo sopraffare dall’ansia, dai dubbi e dalle insicurezze, da tutte quelle sensazioni intense che minano il nostro benessere, e anche la motivazione. Così alla fine ci rinunciamo, ci arrendiamo alla solita routine e a tutte quelle abitudini che abbiamo reiterato nel tempo e che non siamo riusciti a modificare. Ma non è così che deve andare.

Spesso, inoltre, la causa del fallimento dei buoni propositi sta nelle aspettative, le nostre e quelle degli altri. Dobbiamo ricordarci che quella lista differisce dagli obiettivi che ci siamo preposti, perché è più reale e immediata. Al massimo può essere d’aiuto al raggiungimento dei traguardi, a patto che sia ben allineata con questi. Come fare, quindi, a mantenere vivi i buoni propositi?

 

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