Mio padre mi ha abbandonata quando avevo 8 anni. Dovrei cercarlo?

Come si deve comportare una figlia che è stato abbandonata per anni dal suo papà? Deve provare a ricucire il rapporto o andare avanti e dimenticare?

Pubblicato: 22 Giugno 2022 09:00

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Sono figlia di genitori divorziati. Non vedo mio padre da quando ho 8 anni, oggi ne ho esattamente 20 in più. Se n’è andato di casa ha lasciato me e mia madre, almeno questo è quello che mi hanno sempre raccontato. Quest’anno è tornata dal Canada, dove si è trasferita moltissimi anni fa, una mia zia paterna. Ha fatto visita a casa mia, e ho sentito una conversazione tra lei e mia madre dalla quale ho capito che le cose non sono andate esattamente così. Nel senso, lui e mia madre erano in crisi e avevano deciso di lasciarsi, ma la parte materna della mia famiglia avrebbe spinto fortemente perché lui chiudesse del tutto i ponti con noi. Oggi che sono adulta mi chiedo: dovrei cercarlo?

L’assenza di un padre, nella vita di un figlio, è qualcosa che pesa come un macigno che va a diventare insopportabilmente pesante quando cresciamo, quando diventiamo grandi. Non mi stupisce che, proprio ora, tu ti stia interrogando sulla possibilità di incontrare l’uomo che ti ha messo al mondo, lo stesso con il quale hai costruito i tuoi primi ricordi di vita che ora sono forse sbiaditi e confusi.

Sai, le separazioni fanno sempre male, indipendentemente dai motivi e dalle scelte che le regolano. Quando c’è una famiglia di mezzo, poi, queste sono vissute dalle persone come dei veri e propri fallimenti. C’è la sofferenza e il dolore, ci sono i rimpianti e i rimorsi, e ci sono tutte quelle domande destinate a restare senza risposta. E quando ci si ritrova ad affrontare tutte queste emozioni, che stravolgono e stordiscono, è davvero molto facile commettere degli errori.

Un errore che forse ha commesso il tuo papà, allontanandosi da sua figlia, e che forse ha commesso anche la tua mamma creando quella distanza infinita che ora c’è tra te e lui.

Ora sei una donna, e in quanto tale ti appartiene quella capacità di comprendere che i genitori, prima di essere tali, sono esseri umani e possono sbagliare. Entrambi, dopo la separazione, si sono ritrovati ad affrontare un cambiamento importante: hanno dovuto ricostruire la loro vita e persino se stessi. Certo, tu non avresti mai dovuto pagare le conseguenze di ciò che è stato, ma è andata così e il passato non si può cambiare.

Quello che puoi fare, invece, è cambiare il tuo presente perché è tuo il diritto di farlo. Quindi sta soltanto a te decidere se vuoi che tuo padre faccia parte della tua vita oggi e domani. E no, se te lo stai chiedendo non è troppo tardi per recuperare quel legame. È vero, forse oggi il filo che vi unisce è più sottile che mai, ma sono certa che se lo volete potete dargli la robustezza e la resistenza che merita, con il vostro amore, affinché questo vi tenga uniti come non ha fatto mai. La scelta è solo tua.

Metti da parte tutto ciò che gli altri ti hanno detto, se puoi. Silenzia i dubbi, le paure e i risentimenti e mettiti all’ascolto del tuo cuore. Lui non mente mai.

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