Rinunciare alla compagnia del proprio felino, anche se si tratta di andare in ferie o semplicemente passare una giornata sulla spiaggia, è impensabile. Il rapporto uomo e animale domestico è ormai (quasi) come quello fra padre e figlio. Ecco allora che sapere quali sono le regole per portare il gatto al mare diventa importante per evitare cattive sorprese o esperienze spiacevoli a se stessi e a un essere vivente che non ama molto le novità e gli imprevisti.
Soprattutto quando si parte per periodi medio-lunghi è consigliabile fare un piano del viaggio dettagliato, informandosi prima su quanto siano effettivamente pet friendly i luoghi che si vogliono visitare. In Italia non esiste una legge nazionale, ma ogni Comune ha le proprie norme. Inoltre è indispensabile fare una distinzione fra spiaggia pubblica e privata. Nel primo caso comanda l’amministrazione locale, nel secondo il gestore.
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È consentito portare il gatto al mare?
La risposta secca è sì, si può portare il gatto al mare. Tuttavia è necessario approfondire l’argomento e non farsi cogliere impreparati. Ogni porta chiusa (anche se solo metaforicamente) costringe a cambiare in corsa la tabella di marcia e non è sempre detto che ci sia un’alternativa a portata di mano.
Inoltre è fondamentale conoscere i pericoli che un animale avventuroso, imprevedibile e curioso come il felino corre in luoghi aperti come le spiagge. Oltre ai rischi che dipendono dall’indole del proprio animale domestico, ecco quelli da tenere sempre in considerazione perché ‘universali’:
- I gatti non amano l’acqua e non è detto che sappiano nuotare;
- Con l’esposizione diretta al sole rischia un colpo di calore o un’insolazione;
- Sostanze tossiche possono provocare un avvelenamento;
- Gli incidenti possono essere frequenti se non si sta attenti;
- Il gatto può essere stressato o provare disagio se non ha tutti comfort del caso.
Prima di partire, è importante portare il felino dal veterinario di fiducia per verificare le sue condizioni di salute e accertarsi che sia pronto per affrontare la stanchezza psicofisica che una vacanza, per quanto piacevole, comporta. Poi è consigliato prendere delle precauzioni per ridurre al minimo gli imprevisti.
In vacanza con il gatto, le precauzioni
Posto il fatto che – al netto dei regolamenti delle singole spiagge – è certo che si possa portare il gatto al mare, se non si vogliono sorprese spiacevoli è bene sapere come è meglio agire per garantire il benessere psicologico e fisico a chi si considera famiglia nonostante non ci siano vincoli di sangue e si appartenga a specie diverse.
Il gatto è un animale che ama la routine e odia le novità. Gli esperti in etologia felina, dicono a chiare lettere che deve essere abituato gradualmente a qualsiasi cosa. L’ingresso in una nuova casa, l’arrivo di un nuovo convivente, i traslochi e gli spostamenti in generale: tutto quello che non conosce lo spaventa e lo stressa.
Ecco allora che anche l’arrivo in spiaggia e il bagno al mare devono essere affrontati un passo alla volta. Il felino deve avere il tempo di familiarizzare con il nuovo ambiente, in sicurezza. Il trasportino in una prima fase, la pettorina e il guinzaglio in una seconda possono rivelarsi degli alleati preziosi, al di là del fatto che sono obbligatori in molte strutture. Oltre all’incolumità del proprio gatto, è necessario preservare anche quella altrui.
Fra gli accessori da viaggio per cani e gatti non deve mai mancare la crema solare. Non sono solo gli esseri umani a doversi proteggere dai raggi UV, anche se per gli animali domestici si devono usare prodotti pensati appositamente per loro.
Sempre nell’ottica di contrastare il caldo, è necessario che il gatto stia all’ombra, che l’esposizione al sole sia minima e che abbia sempre a sua disposizione dell’acqua fresca e del cibo. Infine, prima di partire e durante il viaggio, fare un check veloce per accertarsi di non portare in vacanza anche pulci e zecche.
In generale ogni esemplare ha il proprio carattere e la propria soglia di sopportazione da tenere in considerazione. La regola principale è garantirgli un ambiente quanto più confortevole possibile e intervenire se si notano segni di insofferenza.
Gatto al mare: obblighi e divieti da rispettare
Come per i gatti e i cani al ristorante, non ci sono leggi nazionali e univoche. Le regole cambiano in base al Comune di appartenenza dello stabilimento balneare che si sceglie. Se poi questo è proprietà privata potrebbero vigere policy interne differenti.
Non tutti i luoghi che affacciano sulla costa permettono l’accesso agli animali domestici. In quasi tutti poi vige l’obbligo di circolare con il gatto al guinzaglio, nel rispetto della libertà e della sicurezza di tutti. Fondamentale è rispettare le norme igieniche e portare con sé il libretto sanitario con tutti i vaccini aggiornati.
Ecco perché – prima di mettersi in aereo, treno o auto – è importante visitare i siti ufficiali delle amministrazioni locali, contattare gli hotel, gli stabilimenti che si intendono frequentare e accertarsi che siano pet friendly. Per il pernottamento la prenotazione è praticamente obbligatoria, ma è consigliata anche nei lidi.
I consigli utili per una vacanza con il gatto senza sorprese
Al di là di norme e regole da rispettare, ci sono delle sane abitudini che – se rispettate – aumentano il grado di vivibilità in vacanza, vale sia per gli umani che per i loro animali domestici. Gli spostamenti per i gatti sono sempre stressanti, fare in modo che avvengano in un kennel rigido e possibilmente refrigerato ne garantisce il trasporto e il benessere.
Non solo in spiaggia, ma anche in albergo e al mare, è importante che i felini rimangano sempre idratati con acqua fresca e pulita. È importante, oltretutto, evitare di andare in spiaggia nelle ore più calde: meglio optare per la mattina presto o la sera tardi. Il sole non picchia e c’è meno confusione, entrambi possibili elementi di disturbo per il felino.
Per fare in modo che non vada in giro a distribuire cacca e pipì o a infastidire gli altri bagnanti, è consigliato – ma spesso obbligatorio – circolare con pettorina e guinzaglio. Anche durante il bagno in acqua, per evitare spiacevoli incidenti, è bene non abbassare la guardia e mettere la sicurezza al primo posto. Alla fine di ogni tuffo, poi, è importante sciacquare con acqua dolce il gatto per evitare irritazioni o che ingerisca sale (fra gli alimenti tossici) leccandosi il pelo.
Infine, per non sbagliare mai, oltre a verificare i regolamenti prima di partire, è consigliabile stare sempre attenti e leggere eventuali cartelli presenti nell’area balneare. Se ci sono zone interdette agli animali deve essere segnalato.