Funerali Giulia Cecchettin, il padre di Chiara Gualzetti: “Gino verrò da te”

Vincenzo Gualzetti, padre di Chiara uccisa a 15 anni, scrive una lettera toccante a Gino Cecchettin, papà di Giulia.

Pubblicato: 5 Dicembre 2023 11:32

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Guido verrò da te, noi uniti da dolore“, questo il messaggio di Vincenzo Gualzetti, padre di Chiara uccisa a 15 anni nel 2021, contenuto nella lettera scritta a Gino Cecchettin, papà di Giulia, assassinata dal suo ex fidanzato  Filippo Turetta.

Vincenzo Gualzetti ha scritto una lettera pubblicata sul Corriere della Sera per Gino Cecchettin. Due padri uniti nel dolore della perdita delle figlie, brutalmente uccise nel fiore degli anni.

Vincenzo Gualzetti, il testo della lettera a Gino Cecchettin

“Caro Gino, oggi sarò accanto a te, al funerale della tua Giulia. Ci voglio essere e vorrei tanto abbracciarti, perché ho provato sulla mia pelle il calore di ogni singolo abbraccio quando è toccato a me essere il padre di una ragazza uccisa“.

“Fratelli di un destino simile”, così scrive Gualzetti a Gino Cecchettin, che ai funerali di Giulia davanti a migliaia di persone la ricorda con parole toccanti.

Prosegue Gualzetti: “Siamo fratelli di un destino simile, io e te. Da quando il nome e il viso di Giulia sono entrati nella mia vita mi sono sentito anch’io un po’ suo padre. Ho sperato per lei, pregato per lei, mi sono angosciato per lei, come se all’improvviso fossero tornate quelle ore di abisso vissute a casa mia, a giugno di tre anni fa”.

Poi il ricordo doloroso della morte di sia figlia Chiara: “La mia Chiara aveva 15 anni quando l’hanno trovata in un campo, ammazzata a coltellate, calci e pugni. Io l’avevo cercata per un giorno, uno solo. Mi ero arrampicato per ogni sentiero, avevo guardato dietro ogni cespuglio, ma — pensa che amara consolazione — il mio sgomento era durato appena un giorno. Non oso nemmeno immaginare cosa puoi aver vissuto tu per tutti quei giorni di buio aspettando di sapereAnch’io, come te, non ho più mia moglie, e sono sicuro che il male che se l’è portata via sia cresciuto assieme al dolore per aver perduto Chiara. Anch’io, come te, cerco di ragionare e dare un senso a quello che è successo, anche se tutta questa violenza un senso non ce l’ha. Faccio cose nel nome di Chiara, cerco di tenere vivo il suo sorriso, come sono certo che farai tu con Giulia. Sugli assassini non voglio sprecare nemmeno una parola, mi sembrano molto più importanti Chiara e Giulia“.

Poi il papà di Chiara parla del giorno in cui è stata ritrovata Giulia: “Caro Gino, il giorno che hanno trovato tua figlia io l’ho saputo da una di quelle app di notizie che ho installato sul telefonino. Ho letto le prima due righe: palavano di una coltellata alla nuca… ho spento il telefono e sono crollato. Ho preso un giorno di riposo, sono corso a casa a stendermi per provare a dormire, il solo modo che avevo per non pensare a Giulia e a Chiara, anche lei accoltellata alla nuca. Verrò da te, oggi. Per quell’abbraccio da padre a padre, se sarà possibile, ma anche per un piccolo omaggio alle Giulie e alle Chiare che non hanno mai avuto voce”.

 

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